CARAFA, Antonio
M. Gabriella Cruciani Troncanelli
Nato il 25 marzo 1538 da Rinaldo e Giovannella Carafa, ed imparentato con il pontefice Paolo IV, venne chiamato alla sua corte all'età di 15 anni, col [...] biografia apologetica di Paolo IV (pubblicata postuma a Colonia nel 1612 col titolo di De Vita Pauli IV . 1585: ad essa lasciò per testamento un cospicuo numero di codici greci e latini (Vat. lat. 3454-3553; Vat. gr. 1218-87). Durante il pontificato ...
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CODAZZI, Agostino
Francesco Surdich
Nacque a Lugo (Ravenna) il 12 luglio 1793 da Domenico e Costanza Bartolotti, entrambi lughesi. Pare abbia avuto sei fratelli, ma si hanno notizie solo della sorella [...] , che dislocò nella regione di Aragua, fondando la colonia di Tobar, dal nome di colui che gli offrì e del Venezuela: A. C. di Lugo, in Le Vie d'Italia e della-America Latina, I (1924), pp. 1315-1320; A. Jahn, Discurso pronunciado con motivo de la i ...
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FRACCAROLI, Giuseppe
Piero Treves
Nacque a Verona da Gabriele e da Antonia Bettini il 5 maggio 1849, in una antica e culta famiglia (era suo congiunto l'egregio scultore Innocenzo). Dopo aver frequentato [...] . Verona si avviava infatti a divenire una "colonia" carducciana, per merito di Lidia, la signora il suo archivio.
Fonti e Bibl.: Necr. di C. Pascal, in Riv. delle nazioni latine, III (1918), pp. 336 s., e di C.O. Zuretti, in Riv. di filologia ...
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GIOVANNI da Montecorvino
Luigi Canetti
Nulla di certo sappiamo sulla sua famiglia d'origine e sui primi anni di vita: da una sua lettera, datata 8 genn. 1305, risulta che in quella data G. era già un [...] raggiunto, soltanto nel 1304, dal confratello Arnoldo di Colonia, anche se, come auspicava rivolgendosi ai destinatari e di ambasciatori, in Lo spazio letterario del Medioevo, I, Il Medioevo latino, I, 2, Roma 1993, pp. 580-583; L. Pellegrini, I ...
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BOSIO, Antonio
Nicolar Parise
Figlio illegittimo di Giovanni Ottone, ricevitore e poi vicecancelliere dell'Ordine gerosolimitano, nacque alla Vittoriosa nell'isola di Malta nel 1575. Trascorsa la fanciullezza [...] progetto del B. era di scrivere la Roma sotterranea in latino; ne è prova un frammento conservato sempre alla Vallicelliana nel Pubblicata nel 1651, l'opera dell'Aringhi fu ristampata a Colonia e Parigi nel 1659, e ad Arnheim e Amsterdam nel ...
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PANNARTZ, Arnold
Massimiliano Albanese
PANNARTZ, Arnold. – Nacque forse a Praga; sono ignoti la data di nascita e i nomi dei genitori.
All’inizio degli anni Sessanta del Quattrocento, insieme con Conrad [...] Sweyn-heym sono menzionati come clerici, rispettivamente delle diocesi di Colonia e di Magonza. Per superare la crisi, furono ristampate le luce alcune novità: l’editio princeps della traduzione latina di Polibio e dei Rudimenta grammatices, entrambe ...
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ALBERTI, Leandro
Abele L. Redigonda
Nacque a Bologna il 12 dic. 1479 da Francesco, di famiglia oriunda da Firenze. Decenne, fu affidato per gli studi umanistici al retore bolognese G. Garzoni. Nel novembre [...] , che è la più bella e stimata, ne seguirono dal 1551 al 1631 altre dieci a Venezia, e due a Colonia (1566 e 1567) nella traduzione latina di G. Kyriander Hoeninger. Da notarsi che, nell'edizione veneta del 1561, si aggiungono per la prima volta le ...
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CASTIGLIONI, Giannino
Giovanna Rosso Del Brenna
Figlio di Giacomo e Piera Bergamaschi, nacque a Milano il 4 maggio 1884. Studiò scultura con E. Butti all'Accademia di Brera. Il padre era direttore dello [...] opera di scultura che gli procurò una notevole fama nell'America latina: il basamento dell'antenna monumentale in bronzo (su progetto dell'architetto Gaetano Moretti) offerta dalla colonia italiana alla città di Buenos Aires a ricordo della visita ...
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Tribuno della plebe romano (154-121 a.C.), figlio di Tiberio Sempronio Gracco, console nel 177 e nel 163, e di Cornelia, figlia di Scipione l'Africano. Ideò leggi che miravano al ristabilimento della sovranità [...] impellente, G. propose che fosse concessa la cittadinanza ai Latini e la latinità agli Italici, ma per l'opposizione di un tribuno decisivi che culminarono nella dichiarazione degli indovini che la colonia di Cartagine era infausta, sì che il senato ...
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Nome sotto cui è noto il certosino J. Gerecht, latinizz. Johannes Justus (Landsberg, Baviera, 1489 - Colonia 1539). Studiò a Colonia, fu priore alla certosa di Vogelsang presso Jülich (1530-34), si ritirò [...] poi nuovamente a Colonia (1535) dove fu eletto vicario (1538). Maestro di grande pietà e dottrina, autore di sermoni, meditazioni e trattati. Nelle Insinuationes divinae pietatis (1536) offre la prima traduzione latina - commentata - delle ...
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latinita
latinità s. f. [dal lat. latinĭtas -atis]. – 1. a. L’essere latino, cioè l’appartenenza (e il sentimento di appartenenza) alla nazione, alla tradizione, alla civiltà, alla cultura, alla lingua latina: l. di un popolo, di una regione;...
colon1
còlon1 s. m. [propr., sost. neutro lat., dal gr. κῶλον «membro»] (pl. còla). – 1. a. Nella metrica classica, serie ritmica caratterizzata dall’avere una maggiore estensione rispetto al metro, che è l’unità minima, e dal fatto che può...