Prototipografo (Gernsheim, Assia, tra il 1420 e il 1430 - Magonza tra la fine del 1502 e gli inizî del 1503), attivo a Magonza. Dapprima calligrafo (nel 1449 lavorava a Parigi per la Sorbona), apprese [...] nel 1457, forse coi tipi provenienti dalla officina di Gutenberg, il famoso Psalterium Moguntinum, primo libro recante il colofone e la marca tipografica. Seguirono altre edizioni, tra le migliori del primo periodo della stampa; tra queste: Canon ...
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Pensatore greco (sec. 6º-5º a. C.), massimo rappresentante della scuola eleatica. Il nome di P. è legato alla teoria dell'essere unico, immobile e indivisibile, quale venne più tardi accreditata dalla [...] , secondo una tradizione che la storiografia moderna ha spesso messo in dubbio e talvolta rovesciato, di Senofane di Colofone, elaborò, nel suo poema Intorno alla natura, la dottrina eleatica dell'essere, di importanza capitale nella storia del ...
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Poeta giambico greco (seconda metà sec. 6º a. C.), di Efeso. Per aver preso parte alla lotta contro i tiranni della sua città, dovette esulare a Clazomene, dove passò il resto della sua vita. La tradizione [...] metro più frequente è il coliambo, o giambo zoppo, detto anche scazonte o ipponatteo. I. ebbe molta fortuna presso i comici, e nell'età ellenistica presso Fenice di Colofone, Callimaco, Eroda; in Roma, tra i neoteroi, presso Calvo, Cinna e Catullo. ...
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BERLINGHIERI, Francesco
Angela Codazzi
Geografo umanista fiorentino del sec. XV. La famiglia dei Berlinghieri è ripetutamente ricordata nella storia di Firenze fino dai primi anni del Duecento.
Nel [...] carta dentro ad un circolo; c) il titolo è sul verso come nella variante a), ma il volume presenta il registro ed il colofone: Impresso in firenze per Nicolò Todescho|& emendato con somma dili|gentia dallo auctore; d) il titolo è in rosso e sul ...
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CAFA, Pietro
Giuseppe Dondi
L'ipotesi che questo modesto stampatore dell'inizio, del sec. XVI fosse di origine giudaica, oltre che essere sostenuta dal nome (Capha, Cefa, "pietra"), sembrò trovare, [...] abbia imparato o quanto meno si sia perfezionato nell'arte della stampa, perché la prima volta che il suo nome compare nel colofone di un'opera - il De situ orbis di Pomponio Mela, uscito a Pesaro "per Petrum Capha, in domo Hieronymi Soncini, 1510 ...
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GIOVANNI ANDREA da Bosco (de Boscho, de Boschis)
Arnaldo Ganda
Figlio di Giovanni, si ignora la sua data di nascita, collocabile sicuramente nella seconda metà del secolo XV forse a Bosco (l'attuale [...] Johann Manthen, apparsa intorno al 1480: IGI, 1401) e si sottolinea anche la presenza di un indice analitico. Inoltre nel colofone G. e Garaldi ossequiano il duca di Milano, Ludovico Sforza. Ripeterono tale lode venti giorni dopo, il 24 dicembre, nel ...
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Orafo e prototipografo (Magonza tra il 1394 e il 1399 - ivi 1468), membro della famiglia patrizia dei Gensfleisch (il nome G. ha origine da un possedimento avito, "Höfe zum Gutenberg"), riconosciuto come [...] il Salterio, il primo testo datato, stampato coi tipi che provenivano dalla officina di G. Il nome di G. non compare nel colofone di nessun libro: è quindi dubbio che gli si possa attribuire, come si faceva un tempo, una serie di paleotipi magontini ...
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GIORGI (de Georgiis, Georgius), Stefano (Stephanus, Steffaninus)
Arnaldo Ganda
Si ignora la data di nascita di questo stampatore, avvenuta probabilmente intorno alla metà del Quattrocento a Pavia o [...] è premessa la lettera del milanese Giovanni Luigi Toscani allo stesso Pavini. Il volume fu pubblicato in due parti, con rispettivi colofoni: la prima vide la luce il 19 luglio 1485 (cc. 1-13r) la seconda, con le Decisiones, sive Conclusiones veteres ...
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GIULINI, Giorgio
Stefano Meschini
Luca Conti
Figlio primogenito del conte Giuseppe e di Angela Sadarini, di nobile famiglia novarese e già vedova del conte Diego Gera, nacque a Milano nel palazzo di [...] morte di un gatto, uscita nel 1741 per iniziativa di G. Passeroni; con lo pseudonimo di Calocero Cococero da Colofone partecipò, con P. Verri e G. Parini, alla redazione della Borlandaimpasticciata, scherzo maccheronico pubblicato a Milano nel 1751 ...
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BUTRICI (de Butricis), Massimo
Giuseppe Dondi
Le pochissime notizie che riguardano questo tipografo pavese, attivo a Venezia nel 1491-1492, derivano dai colofoni di sette delle nove edizioni a lui attribuite. [...] da K. Burger (The printers and publishers of the XV century, Berlin 1926, p. 365), che riferì al Driadeo di Luca Pulci il colofone del Buovo dAntona. II Catalogue of books printed in the XVth cent. now in the British Museum (London 1924, p. 502) ne ...
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colofone
colofóne s. m. [dal lat. tardo colŏphon, gr. κολοϕών «estremità, righe finali»]. – 1. Formula che si trova alla fine dei più antichi libri a stampa (sec. 15°-16°), o anche alla fine di libri moderni che abbiano pretese artistiche,...
colofonia
colofònia s. f. [dal lat. colophonia, gr. κολοϕωνία, propr. «resina di Colofone (antica città dell’Asia Minore)»]. – Residuo solido, noto anche col Nome di pece greca, della distillazione delle resine di varie conifere (pini, abeti,...