Chimico tedesco (n. Amsterdam 1880 - m. 1938). Si occupò particolarmente di chimica colloidale. A lui si deve l'indice di K. in ematologia. ...
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Chimico (n. Berlino 1887 - m. presso Strasburgo 1932); allievo di E. Fischer, insegnò chimica fisiologica a Basilea ed effettuò varie ricerche concernenti la chimica colloidale, gli equilibrî di membrana, [...] ecc.; a lui si deve la scoperta del piramidone ...
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Medico (Vienna 1885 - ivi 1934); primario medico nel Kaiser-Franz-Josef Spital di Vienna. È noto soprattutto per aver ideato la reazione di labilità colloidale del siero del sangue che va sotto il suo [...] nome ...
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Chimico (Gladbach, Renania, 1895 - Lugano 1950); allievo di F. R. Schenck, prof. a Münster, a Greifswald (1930), poi (1935) a Stoccarda; si occupò particolarmente di chimica colloidale e di ricerche sulla [...] struttura cristallina di varî idrossidi metallici, sulle proprietà termodinamiche del berillio. È autore di Hydroxyde und Oxydhydrate (1937) ...
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Chimico (Londra 1890 - ivi 1974), prof. (1950) al King's College e all'Imperial College di Londra; è noto per importanti ricerche nel campo delle proprietà di superficie dei sistemi chimici (chimica colloidale, [...] catalizzatori, tensione superficiale, ecc.). Autore di Cathalysis in theory and practice, in collab. con H. S. Taylor (1919) e di Surface chemistry (1926) ...
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Chimico (Vienna 1865 - Gottinga 1929); prof. all'univ. di Gottinga. Compì ricerche fondamentali nel campo della chimica dei colloidi. I suoi primi lavori furono relativi agli smalti dei vetri (nel 1897 [...] , insieme a H. F. Siedentopf, ideò (1903) l'ultramicroscopio, che permise di mettere in evidenza le particelle colloidali, arrivando così a dimostrare la natura eterogenea di tali soluzioni. Ideò anche filtri a membrana e ultrafiltri. Sotto il ...
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Chimico tedesco (Glogau 1868 - New York 1944), allievo di W. Ostwald; fu prof. al politecnico di Karlsruhe fino al 1933; nel 1940 si trasferì negli USA. È particolarmente noto per ricerche sull'azione [...] catalitica del platino e sull'avvelenamento dei catalizzatori, oltre che per un metodo originale di preparazione dei metalli allo stato colloidale. ...
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Chimico (Glasgow 1805 - Londra 1869); allievo di T. Thomson, docente di chimica a Glasgow e quindi a Londra (1837-55); membro della Royal Society dal 1836. Effettuò notevoli ricerche sui fenomeni diffusionali [...] di combinazioni chimiche tra gas e metallo. Per questi lavori e per i suoi contributi alla conoscenza dello stato colloidale, con la distinzione delle sostanze in colloidi e cristalloidi (intuita qualche anno prima anche da F. Selmi) è considerato ...
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ARNALDI, Carlo
Mario Crespi
Nacque a Recco (Genova) il 10 maggio 1860. Avviatosi allo studio della medicina, al IV anno di corso dovette interrompere gli studi per la improvvisa morte del padre, farmacista [...] affermò che lo stato di malattia, insorgente a livello delle cellule come una rottura dell'equilibrio colloidale, sarebbe determinato da una autointossicazione condizionata soprattutto da disfunzioni intestinali e da abitudini di vita non igieniche ...
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colloidale
agg. [dall’ingl. colloidal]. – 1. Di colloide, relativo a colloide: soluzione c., proprietà c., equilibrio c.; stato c., lo stato che può essere assunto, più o meno facilmente, da gran parte delle sostanze se disperse, con opportuni...
colloide
collòide agg. e s. m. [dall’ingl. colloid, comp. del gr. κόλλα «colla1» e -oid «-oide»]. – 1. agg. Propr., simile a colla: sostanza c. (o colloide s. f.), in fisiologia, sostanza gelatinosa presente nelle vescicole, o follicoli, della...