Chimico (Vienna 1865 - Gottinga 1929); prof. all'univ. di Gottinga. Compì ricerche fondamentali nel campo della chimica dei colloidi. I suoi primi lavori furono relativi agli smalti dei vetri (nel 1897 [...] , insieme a H. F. Siedentopf, ideò (1903) l'ultramicroscopio, che permise di mettere in evidenza le particelle colloidali, arrivando così a dimostrare la natura eterogenea di tali soluzioni. Ideò anche filtri a membrana e ultrafiltri. Sotto il ...
Leggi Tutto
cristallo
cristallo [Der. del lat. crystallus, dal gr. kry´stallos "acqua gelata, ghiaccio"] [FSD] Porzione di materia, chim. e fisicamente omogenea, che ha forma poliedrica naturale dotata di simmetria [...] di traslazione: v. cristallo. ◆ [FSD] C. bidimensionale: v. cristallo: II 51 a. ◆ [FML] C. colloidale: v. soluzioni colloidali: V 412 f. ◆ [FSD] C. covalente: c. tenuto insieme da legami covalenti: v. vibrazioni reticolari: VI 530 f. ◆ [FSD] C. di ...
Leggi Tutto
Nella pratica utilizzazione dei bitumi ha notevole importanza il diverso comportamento che essi possono assumere in relazione al grado di aromaticità dei malteni ed alla natura, alla costituzione ed alla [...] di +1: essi presentano elasticità e tixotropia in buona misura. Questo gruppo di b., per la loro particolare struttura colloidale, sono chiamati "gel" o "soffiati", poiché di questo gruppo fanno parte il maggior numero dei bitumi soffiati.
I b ...
Leggi Tutto
Chimico tedesco (Glogau 1868 - New York 1944), allievo di W. Ostwald; fu prof. al politecnico di Karlsruhe fino al 1933; nel 1940 si trasferì negli USA. È particolarmente noto per ricerche sull'azione [...] catalitica del platino e sull'avvelenamento dei catalizzatori, oltre che per un metodo originale di preparazione dei metalli allo stato colloidale. ...
Leggi Tutto
Chimica
La separazione da una soluzione di una sostanza, sotto forma di solido insolubile, già in essa disciolta o formata a seguito di una reazione chimica; nel primo caso la p. si ottiene modificando [...] del volume del solvente per evaporazione, variazione della temperatura della soluzione, coagulazione di una soluzione colloidale per riscaldamento ecc.), nel secondo può essere provocata mediante aggiunta di opportuni reattivi.
Per i composti ...
Leggi Tutto
emulsionatore
emulsionatóre [agg. (f. -trice) e s.m. Der. di emulsionare, da emulsione "che determina un'emulsione"] [CHF] Dispositivo o apparecchio per produrre un'emulsione. Ve ne sono di molti tipi. [...] (a palette, a elica, ecc.) sufficientemente veloce; per altre sostanze, un tipo molto efficace è il cosiddetto mulino colloidale, costituito da un cilindro velocissimamente rotante entro un cilindro fisso coassiale e di raggio di poco maggiore; le ...
Leggi Tutto
Fenomeno elettrocinetico, che in biochimica costituisce una metodica indispensabile per lo studio delle macromolecole biologiche (proteine, acidi nucleici), consistente in un movimento unidirezionale di [...] il movimento avvenga verso l’anodo (particelle negative) o verso il catodo (positive). A seconda del tipo di particella considerata, colloidale di alto peso molecolare o ionica, si parla di e. vera e propria o di ionoforesi (➔).
Origine del fenomeno ...
Leggi Tutto
La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Lo sviluppo della biochimica
Claude Debru
Lo sviluppo della biochimica
Scienza interdisciplinare nata dall'interazione tra la biologia [...] fenomeno ottico osservato da John Tyndall (1820-1893), che ha dimostrato l'eterogeneità di fase delle soluzioni colloidali. Graham propose di chiamare 'colloidi' quelle sostanze dotate di scarsa diffusibilità che, una volta idratate, assumevano una ...
Leggi Tutto
irreversibile
irreversìbile [agg. Comp. di in- neg. e reversibile] [LSF] Di ciò che non può essere invertito rispetto all'evoluzione temporale, all'azione esercitata, al flusso di energia, ecc.; è l'opposto [...] di cloro e idrogeno, in rapporto molare 1:1, esposta alla luce). (b) Di sistema colloidale che, una volta coagulato, non dà più soluzioni colloidali anche se rimesso in acqua o nel solvente originario. ◆ [MCC] Cinematismo, o meccanismo, i.: quello ...
Leggi Tutto
Chimico (Glasgow 1805 - Londra 1869); allievo di T. Thomson, docente di chimica a Glasgow e quindi a Londra (1837-55); membro della Royal Society dal 1836. Effettuò notevoli ricerche sui fenomeni diffusionali [...] di combinazioni chimiche tra gas e metallo. Per questi lavori e per i suoi contributi alla conoscenza dello stato colloidale, con la distinzione delle sostanze in colloidi e cristalloidi (intuita qualche anno prima anche da F. Selmi) è considerato ...
Leggi Tutto
colloidale
agg. [dall’ingl. colloidal]. – 1. Di colloide, relativo a colloide: soluzione c., proprietà c., equilibrio c.; stato c., lo stato che può essere assunto, più o meno facilmente, da gran parte delle sostanze se disperse, con opportuni...
colloide
collòide agg. e s. m. [dall’ingl. colloid, comp. del gr. κόλλα «colla1» e -oid «-oide»]. – 1. agg. Propr., simile a colla: sostanza c. (o colloide s. f.), in fisiologia, sostanza gelatinosa presente nelle vescicole, o follicoli, della...