Nuclide che presenta radioattività, sia naturale sia indotta artificialmente. I r. naturali con numero atomico Z maggiore di 83 sono tutti radioattivi. Altri elementi naturali con Z<83 presentano una [...] ) sia organi compatti, i r. possono essere collocati in sito con diverse modalità o iniettati sotto forma di soluzione colloidale. Infine possono essere applicati sulla superficie esterna di un organo (per es., l’occhio); in tal caso si preferiscono ...
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NUCLEARE, MEDICINA
Antonio Centi Colella
. Negli ultimi 20 anni si è delineata una nuova branca della medicina, che riguarda l'impiego degl'isotopi radioattivi a fini diagnostici e terapeutici in forma [...] dinamico-funzionale e da quello morfo-funzionale.
Nel primo caso vengono impiegati isotopi radioattivi in forma colloidale, quale per es. il solfuro colloidale marcato con 99mTc, e sostanze coloranti marcate come il rosa-bengala 131I. Lo studio è ...
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OLOGRAFIA
Deni Gabor
. L'o. è un metodo di fotografia in luce coerente in cui un'onda luminosa emessa da un oggetto è, per così dire, "congelata " con le sue informazioni di fase e di ampiezza in un'emulsione [...] opposti (fig. 14). In questo modo si produce un insieme di onde stazionarie nell'emulsione e i grani di argento colloidale precipitano nei punti dove il vettore elettrico è massimo, in strati spaziati uno dall'altro di circa mezza lunghezza d'onda ...
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RADIOLOGIA medica
Carissimo BIAGINI
La radiologia medica, intesa come campo di applicazione all'uomo di sorgenti di radiazioni ionizzanti a scopo diagnostico o terapeutico, ha compiuto negli ultimi [...] vescica sono stati adoperati il Na-24, il Br-92, il Co-60 in soluzione acquosa; per la vescica anche l'Au-198 colloidale e il Co-60 solido.
Come sostituto del radio in terapia intratessutale ha particolare importanza il Co-60, il quale - a parte il ...
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LATERITE
Luigi COLOMBA
. Questo nome, dato anticamente da Buchanan a una varietà di lehm argilloso usato in India per la fabbricazione di laterizî, è attualmente adoperato per indicare alcuni particolari [...] delle cause alteratrici, avendosi quindi la separazione della silice allo stato di quarzo o di silice colloidale e la formazione d'idrossidi colloidali di ferro e di allumina che in parte, per quanto riguarda questi ultimi, si trasformano poi ...
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OCCLUSIONE
Giorgio DIAZ DE SANTILLANA
. Fenomeno così definito per la prima volta nel 1867 da Th. Graham: "si riconosce in certi metalli la proprietà di assorbire al calore rosso idrogeno e di trattenerlo [...] posto a parte, assorbendo quantità eccezionali d'idrogeno allo stato di spugna, e quantità ancora maggiori allo stato colloidale. Ricerche recenti di W. Frankenstein e K. Mayrhofer (1929) hanno chiarito il meccanismo d'assorbimento dell'idrogeno da ...
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PONTREMOLI, Aldo
Leonardo Gariboldi
PONTREMOLI, Aldo. – Nacque a Milano il 19 gennaio 1896, figlio di Alfredo Pontremoli e Lucia Luzzatti.
Il nonno materno, Luigi Luzzatti, fu una figura molto influente [...] in moto e ideò un apparato strumentale che vedeva l’impiego dell’efflusso da capillari di soluzioni di ferro colloidale Bravais, una sostanza che Corbino impiegava per lo studio del campo magnetico degli elettromagnetici e delle sue anomalie (La ...
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Fenomeno, detto anche fenomeno di ereditarietà, per cui il valore istantaneo di una grandezza che è determinata da un’altra dipende non soltanto dal valore di questa allo stesso istante, ma anche dai valori [...] di isteresi.
Biologia
In citologia, i. protoplasmatica, disidratazione dei colloidi protoplasmatici, con diminuzione della dispersione colloidale.
Tecnica
In meccanica, motore a i. è un tipo di motore asincrono sincronizzato, generalmente di ...
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Il problema è stato studiato in questo ultimo decennio specialmente dal punto di vista fisiologico e chimico-biologico. La maggior parte delle ricerche è stata eseguita su uova di Echinodermi. Le già ricordate [...] combinato in un symplex con un'altra sostanza di elevato peso molecolare, verosimilmente una proteina (con funzione di supporto colloidale o di trasportatore principale); all'esterno dell'uovo il symplex è unito con una terza sostanza, anch'essa di ...
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STOMACO (gr. στόμαχος "stomaco" [anche γαστήρ]; lat. stomachus [lat. sc. ventriculus]; fr. estomac; sp. estómago; ted. Magen; ingl. stomach)
Carlo FOA'
Enrico Emilio FRANCO
Mario DONATI
È la sezione [...] complessi a tipo di polipeptidi elevati che vanno sotto il nome di albuminosi e peptoni, nei quali il carattere colloidale va progressivamente perdendosi.
Il presame, che qualcuno vorrebbe identificare con la pepsina, agisce a un grado di acidità ...
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colloidale
agg. [dall’ingl. colloidal]. – 1. Di colloide, relativo a colloide: soluzione c., proprietà c., equilibrio c.; stato c., lo stato che può essere assunto, più o meno facilmente, da gran parte delle sostanze se disperse, con opportuni...
colloide
collòide agg. e s. m. [dall’ingl. colloid, comp. del gr. κόλλα «colla1» e -oid «-oide»]. – 1. agg. Propr., simile a colla: sostanza c. (o colloide s. f.), in fisiologia, sostanza gelatinosa presente nelle vescicole, o follicoli, della...