Soluzione acquosa, non irritante, da instillare nel sacco congiuntivale dell’occhio. In genere contiene disciolte sostanze farmacologicamente attive (antibiotici, cortisonici, vasocostrittori ecc.). al fine di prevenire o curare manifestazioni patologiche oculari ...
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timololo Farmaco betabloccante usato sotto forma di collirio nella terapia del glaucoma, per la sua capacità di ridurre la produzione di umore acqueo, esercitando così un’efficace azione ipotensiva oculare. ...
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(XI, p. 130). -Le congiuntiviti, oltre che da cause batteriche, tossiche, fisiche e meccaniche, possono essere sostenute da determinati virus nonché da cause allergiche.
Fra le forme da virus è da annoverare [...] modo speciale con la penicillina. I sulfamidici possono essere usati somministrandoli per via orale e parenterale come pure per via locale, in collirio, in pomata o in polvere. Fra gli antibiotici è di particolare valore la penicillina, da usarsi in ...
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Nome con il quale si indica comunemente il trinitrofenolo, di formula C6H2(OH)(NO2)3, acido forte, che si ottiene per solfonazione e successiva nitrazione del fenolo. Si presenta sotto forma di cristalli [...] e cheratoplastica (eccita cioè la cicatrizzazione delle lesioni di continuo superficiali) quando sia applicato localmente in opportuna soluzione satura, è usato in medicina nel trattamento delle ustioni e come collirio in alcune affezioni oculari. ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Oftalmologia
Emilie Savage-Smith
Oftalmologia
Lo studio e il trattamento delle malattie degli occhi furono al centro dell'interesse degli autori dell'Islam medievale, [...] erano mantenuti separati con un tampone di ovatta imbevuto in una mistura di cera disciolta in olio di rose (o con il collirio 'bianco' o con quello chiamato 'basilicon'). Il tracoma era ben noto sia ai medici greco-romani sia a quelli del mondo ...
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Malattia oftalmica dovuta ad aumento della tensione endoculare (10-21 mmHg) per ostacolo al deflusso dei liquidi endoculari con progressivo danneggiamento a carico delle fibre nervose del nervo ottico. [...] Tali obiettivi vengono perseguiti attraverso trattamento topico, con colliri medicati, o sistemico (per es., diuretici inibitori durante una procedura rapida e indolore (preceduta da collirio anestetico). L’intervento laser riesce a ottenere una ...
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GUAITA, Luigi
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Nato a Bergamo il 1° marzo 1851, compì nella sua città gli studi secondari, segnalandosi subito per diligenza e valore: nell'ultimo anno di liceo, 1868, fu premiato al concorso Maccarani [...]
Del G. meritano ancora di essere ricordati alcuni studi di fisiopatologia, di clinica e di indagine strumentale oftalmologica: Il collirio di eserina nelle cheratiti e nel glaucoma, ibid., IX (1880), pp. 1-23; Le collyre d'ésérine dans leskératites ...
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OCULISTICA (XXV, p. 166; App. II, 11, p. 438)
Giovanni Battista Bietti
Lo studio dell'o. si è andato sempre più arricchendo di mezzi destinati all'esplorazione dell'apparato oculare e al trattamento [...] o stimolanti i ricettori alfa o beta. Una certa diffusione hanno trovato soprattutto come ipotensivo oculare il propanololo in collirio (betabloccante), e la clonidina.
Da un punto di vista teorico è interessante notare che tutte le sostanze alfa o ...
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ZAFFERANO (lat. scient. Crocus sativus L.; fr. safran; sp. azafan; ted. Safran; ingl. safron)
Fabrizio Cortesi
Pianta tuberosa perenne della famiglia Iridacee, con tubero solido ravvolto da tuniche scariose, [...] amara (detta anche amaro di zafferano): vi è anche olio etereo.
La droga in farmacia serve alla preparazione del collirio astringente giallo, del laudano del Sydenham e della tintura di zafferano; inoltre serve a colorare le paste alimentari e i ...
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PENICILLINA
Massimo ALOISI
. È il più conosciuto e studiato antifiotico (v. in questa App.) ed è anche quello più largamente usato in terapia umana. La scoperta della penicillina fu comunicata dal batteriologo [...] endomuscolare), sia con iniezioni intermittenti, sia per iniezione continua a gocce; b) per applicazione locale (irrigazioni, collirî, polveri, pomate) o iniezioni in cavità chiuse naturali o neoformate (rachide, articolazioni, ascessi, ecc.); c) per ...
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collirio
collìrio s. m. [dal lat. collyrium, gr. κολλύριον, «unguento, collirio»]. – Forma particolare di medicamento, usata sin dall’antichità contro le affezioni oculari: c. liquido, per istillazione a gocce nel sacco congiuntivale; c. molle,...
gel
gèl (non com. gèlo) s. m. [da gel(atina)]. – 1. In chimica fisica, in contrapp. a sol, la fase semisolida di un sistema colloidale, nella quale il soluto costituisce la fase continua e il solvente la fase dispersa, e la cui formazione...