CALOGERÀ, Angelo (al secolo Domenico Demetrio)
Cesare De Michelis
Nacque a Padova il 7 sett. 1696 da Liberale, gentiluomo di Corfù, e Giustina Labarvellon, di origine francese.
Il padre che al comando [...] , nel solco della grande tradizione maurina, edizioni delle opere di s. Bernardo e di altri padri e ancora aiutando Bonifazio Collina nella preparazione di un'edizione del Tasso. Ai giovanili amori per il teatro ci riconduce invece il progetto di una ...
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DANERI, Luigi Carlo
Maristella Casciato
Nacque il 20 maggio 1900 a Borgo Fornari (frazione di Ronco Scrivia in provincia di Genova) da Francesco e da Virginia Sanguineti. Dopo aver concluso il biennio [...] Anguissola, 1963, pp. 306 s.). Si aggiunsero a questa esperienza due gruppi di case a gradoni realizzate sulla acclive collina di Quinto (1952-1955); un complesso di abitazioni signorili a Genova-Lido (1952-1955) segnate dai lunghi fronti terrazzati ...
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FENZI, Emanuele Orazio (Emanuelino)
Laura Tomassoli
Nacque a Firenze il 12 marzo 1843 da Orazio ed Emilia Della Gherardesca. Perse i genitori giovanissimo e venne educato nella casa del nonno, il banchiere [...] il catalogo delle nuove piante da lui introdotte. Fondò poi uno stabilimento orticolo, collocandolo nel giardino della sua villa sulla collina di Montarioso, che ufficializzò con il nome di "Montarioso Nursery" e successivamente trasformò tutta la ...
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GALLUZZI, Antonio (Antoniolo)
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna poco dopo il 1230 da Gerardo di Alberto Gallo. Ignoti sono il nome e il casato della madre.
La famiglia, che aveva tratto origine e denominazione [...] zone più centrali destinate a sedi di scuole, e numerosissimi fondi rustici, concentrati in alcune località della vicina collina e ad Anzola, in pianura. Non disdegnò l'attività feneratizia, mascherandone tuttavia alcune operazioni con l'ausilio di ...
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LANDESCHI, Giovanni Battista
Fabrizio Vannini
Nacque nel 1721 a Firenzuola, in Mugello, da Francesco; il nome della madre è ignoto. Ebbe almeno altri due fratelli, Angiol Michele e Gaetano, quest'ultimo [...] , il 25 giugno 1753 D. Rigoli, economo della curia, nominò il L. parroco della chiesa di S. Angelo a Montorzo, sulle colline che da San Miniato degradano verso Empoli, con la cura di circa trecento anime. Assunse così per quasi trent'anni il ruolo e ...
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GIUSEPPE
Tommaso di Carpegna Falconieri
Nacque presumibilmente alla fine del sec. IX. Figlio del conte Gottifredo "de ducato Spoletino" (m. nel 920 circa), a sua volta figlio di Giuseppe, vassallo imperiale, [...] padre morto da poco tempo, donò al vescovo di Rieti beni valutabili 40 lire, ricevendo in cambio la terza parte della località Collina. Nel novembre 941 è ricordato in un atto privato con il titolo di duca e rettore di Sabina. Questo significa che in ...
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BOCCINI, Giuseppe
Giacomo Piccardi
Nacque a Firenze il 13 nov. 1840 da Placido, capo sezione al ministero degli Esteri del granducato di Toscana, e da Agnese Pini.
Frequentò le Scuole Pie, poi l'istituto [...] Ernesto Rossi, per il quale aveva trasformato radicalmente la villa cinquecentesca a Montughi. A Firenze, sulla collina di Arcetri, progettò l'osservatorio astronomico e meteorologico. Lo "sventramento" dell'antico centro dette la possibilità ...
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CAPRA, Enrico
Gino Benzoni
Nato a Vicenza alla fine del sec. XVI o all'inizio del XVII dal nobile Giambattista di Carlo e da Chiara Memmo, la sua vita risulta quasi totalmente assorbita da impegni militari, [...] dell'artiglieria, tra cui la "colobrina" e un "cannone", per fortuna ormai "creppato"; si dirigono quindi verso un'altra "collina, ov'erano le genti pontificie, di barche armate et altre", le quali, precedute da "li morlachi e vilici" già scappati ...
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GUARCO, Isnardo
Riccardo Musso
Nacque, probabilmente a Genova, verso il 1330 da Montanaro; non è noto il nome della madre.
L'omonimia col figlio del fratello maggiore Nicolò (doge tra il 1378 e il 1383), [...] sua compagnia nel Genovesato, scendendo dal Piacentino nella Val Bisagno, a oriente della città, e pose i propri quartieri sulla collina di Albaro, nel bel mezzo di una ricca campagna densamente occupata da ville, orti e vigneti. Il doge, sollecitato ...
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BIANCHINI, Bartolomeo
Fabia Borroni
Nacque a Firenze il 6 genn. 1634, da Matteo, orologiaio, e da Cristina Renard. Allievo di Simone Pignoni, cominciò a dipingere quadri con minute figurine, "con grande [...] a lavorare in quadri storici e religiosi, fra cui un S. Donato per la famiglia Soldani (chiesa di S. Donato in Collina) e una Flagellazione per la Compagnia di Pianfranzese, e in ritratti, specie per gli Alamanni e i Ricasoli, "molto ben rifiniti ...
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collina
s. f. [lat. tardo collīna, propr. femm. di collinus, agg. di collis «colle»]. – 1. Elevazione del terreno, piuttosto estesa e prolungata; in geografia fisica, rilievo poco elevato su un piano, per lo più alluvionale, costituito da...