D'ENRICO, Antonio, detto Tanzio da Varallo
Giovanni Romano
Figlio di Giovanni il Vecchio del "Riale di Alagna" in Valsesia (cfr. in questo Dizionario la voce D'Enrico, famiglia), se ne ignora la data [...] 1973], pp. 60-66; E. Bertoldi, Per il collezionismo milanese tra Sei e Settecento: i D'Adda, in Arte lombarda, XIX (1974), pp. 198 s.; E. Borea, Caravaggio e la Spagna: osserv. su una mostra, in Boll. d'arte, LIX (1974), pp. 50 s., 52 n. 27; L. Mallè ...
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COLLEZIONISMO
K. Pomian
A partire dalla formazione dei regni barbarici sui territori dell'Impero romano e per gran parte dell'epoca medievale le uniche collezioni di cui si abbia testimonianza sono [...] 1364, la cui figura segna la trasformazione del tesoro principesco in collezione privata e quella del proprietario del tesoro stesso in collezionista. Attento raccoglitore di preziose opere d'arte fin da giovane, nel 1369 fu costretto a inviare la ...
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Arte e tecnica dello scolpire, cioè di raffigurare il mondo esterno, o meglio di esprimere l’intuizione artistica per mezzo di materiale opportunamente modellato; con valore concreto, l’opera stessa. Nella [...] schematici, e il marmo fu adoperato nell’arte mesopotamica insieme con la diorite, il calcare Cividale; porte bronzee di Aquisgrana; sbalzi d’argento di Costantinopoli, di Milano, di ’, che diviene oggetto di collezionismo. Nuovo sviluppo assume la ...
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Arte
Composizione di raccolte più o meno sistematiche di oggetti, specialmente quelli che offrano un particolare interesse per la storia, la scienza, l’arte, o presentino caratteristiche di originalità [...] , ma anche di reliquie, particolarmente ricercate e commerciate. Federico II, amante di opere d’arte e di curiosità scientifiche, diede inizio a quel tipo di collezioni enciclopediche che sarebbe durato fino all’età moderna. Tra le prime raccolte di ...
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Ogni intervento su monumenti, architetture, opere d’arte e altri oggetti di valore artistico, storico o antropologico successivo al completamento dell’opera. La logica e la finalità di questi interventi [...] ormai come disciplina autonoma.
Nel periodo attuale l’opera d’arte è considerata sia come testimonianza dello sviluppo della cultura di .
Scultura. La scultura antica, precoce oggetto di collezionismo, dal 16° sec. fu spesso sottoposta a ...
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Collezionista, conoscitore e mercante d’arte antica. Nell’antichità l’a. è chi coltiva e insegna la lingua classica e la scrittura, mentre nel Medioevo è definito anche a. l’amanuense che copia testi antichi. [...] e rivalutazioni anche commerciali, sia ad aspetti sociali, come l’immissione sul mercato di oggetti e opere d’arte provenienti da collezioni nobiliari o da dimore prestigiose, l’interesse crescente della borghesia verso l’a. come arredo di elevato ...
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(fr. Paris) Città capitale della Francia (10.900.952 ab. nel 2018, considerando l’intera agglomerazione urbana). È situata sulle rive della Senna, al centro dell’Île-de-France, e alla confluenza nella [...] 1947 al museo di Jeu de Paume e, dal 1986, sono parte del Musée d’Orsay, dedicato al 19° sec., con sede nella ristrutturata Gare d’Orsay. Dal 1939 le collezionid’arte moderna sono state sistemate al Palais de Tokyo, dal 1977 rimasta sede del Musée ...
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Insieme di documenti prodotti, ricevuti o comunque acquisiti da un soggetto produttore (ente, istituzione, famiglia, individuo) per fini pratici di autodocumentazione. Per la sua individuazione sono indifferenti [...] culturale proprio dell’erudizione storica del tempo, rinvigorito dalla passione per il collezionismo che in quegli anni dava vita a raccolte di oggetti e musei d’arte. Proprio la considerazione dell’importanza storica dei documenti spinse il granduca ...
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È, in generale, la scienza dell'antichità, quando per antichità s'intenda non il patrimonio letterario di un determinato popolo antico, non la sua storia, ma la sua documentazione monumentale, data essenzialmente [...] nel 1844 offrì modestamente in dono la sua collezione al Muséum d'histoire naturelle di Parigi, ma per il momento studio di qualsiasi monumento della civiltà classica, sia un capolavoro d'arte, sia un umile prodotto dell'industria corrente, si deve ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Roberto ALMAGIA
Mario DI LORENZO
Giovanni SPADOLINI
Arnaldo BOCELLI
Giulio Carlo ARGAN
Alberto PIRONTI
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Confini e area. - Secondo gli accordi [...] rapido sviluppo, specialmente nell'Italia settentrionale, del collezionismo e di un attivo mercato artistico collegato con i maggiori centri europei e americani del commercio d'arte. L'arte contemporanea diventava anche materia di studio scientifico ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
amatore
amatóre (ant. amadóre) s. m. (f. -trice) [dal lat. amator -oris]. – 1. Chi o che ama; che ha amore, inclinazione, trasporto verso un determinato oggetto: a. dell’onestà; a. degli studî, delle arti; a. della campagna, della vita semplice....