LANCENI (Lanzeni, Lanzani), Giovan Battista
Veronica Ghizzi
Nacque a Verona nel 1659 da Giacomo di Pietro, lavorante di filatoio (Guzzo, 1990-91, cui, se non altrimenti indicato, si fa riferimento per [...] , Villafranca, Verona 1965, p. 60; L. Marchesini, La pieve di San Floriano, Verona 1968, p. 67; G.P. Marchini, Il collezionismod'arte a Verona nel Settecento, in Studi storici veronesi in onore di Luigi Simeoni, 1980-81, nn. 30-31, p. 241; Id., Per ...
Leggi Tutto
Arte e architettura
Ambiente di forma allungata destinato a servire come elemento di comunicazione fra ambienti contigui, oltre che a particolari funzioni.
Nelle chiese bizantine e preromaniche una g., [...] il nome di g. passò a indicare anche il complesso di ambienti destinati a contenere opere d’arte. Nella storia del collezionismo, il costituirsi delle g. (17°-18° sec.) rappresenta un momento di grande rilievo: in Italia, le g. genovesi (Spinola ...
Leggi Tutto
D'ORSI, Achille
Luciana Soravia
Nacque a Napoli il 6 ag. 1845 da Giovanni e Giovanna Feola. Nel 1857 si iscrisse al Reale Istituto di belle arti di Napoli, dove frequentò la scuola di scultura allora [...] periodo si ricordano soprattutto: AFrisio (Roma, Galleria nazionale d'arte moderna), presentato all'Esposizione internazionale di Nizza e a quella di Torino nel 1884; Piccolo pescatore (Napoli, collezione del Banco di Napoli), presentato a Londra nel ...
Leggi Tutto
Arte
Disegno, pittura, scultura che riproduce più o meno fedelmente un’opera d’arte.
Il complesso fenomeno della c., legato alla fortuna di un artista o di un’opera, rientra nella storia del gusto e del [...] periodo ellenistico, parallelo al sorgere di collezioni come quelle di Pergamo e di certa libertà in vari dettagli.
Nel Medioevo come nell’arte moderna, la c. è stata mezzo di divulgazione vere e proprie reinterpretazioni; d’altra parte c. coeve di ...
Leggi Tutto
D'ENRICO, Antonio, detto Tanzio da Varallo
Giovanni Romano
Figlio di Giovanni il Vecchio del "Riale di Alagna" in Valsesia (cfr. in questo Dizionario la voce D'Enrico, famiglia), se ne ignora la data [...] 1973], pp. 60-66; E. Bertoldi, Per il collezionismo milanese tra Sei e Settecento: i D'Adda, in Arte lombarda, XIX (1974), pp. 198 s.; E. Borea, Caravaggio e la Spagna: osserv. su una mostra, in Boll. d'arte, LIX (1974), pp. 50 s., 52 n. 27; L. Mallè ...
Leggi Tutto
COLLEZIONISMO
K. Pomian
A partire dalla formazione dei regni barbarici sui territori dell'Impero romano e per gran parte dell'epoca medievale le uniche collezioni di cui si abbia testimonianza sono [...] 1364, la cui figura segna la trasformazione del tesoro principesco in collezione privata e quella del proprietario del tesoro stesso in collezionista. Attento raccoglitore di preziose opere d'arte fin da giovane, nel 1369 fu costretto a inviare la ...
Leggi Tutto
Arte e tecnica dello scolpire, cioè di raffigurare il mondo esterno, o meglio di esprimere l’intuizione artistica per mezzo di materiale opportunamente modellato; con valore concreto, l’opera stessa. Nella [...] schematici, e il marmo fu adoperato nell’arte mesopotamica insieme con la diorite, il calcare Cividale; porte bronzee di Aquisgrana; sbalzi d’argento di Costantinopoli, di Milano, di ’, che diviene oggetto di collezionismo. Nuovo sviluppo assume la ...
Leggi Tutto
Arte
Composizione di raccolte più o meno sistematiche di oggetti, specialmente quelli che offrano un particolare interesse per la storia, la scienza, l’arte, o presentino caratteristiche di originalità [...] , ma anche di reliquie, particolarmente ricercate e commerciate. Federico II, amante di opere d’arte e di curiosità scientifiche, diede inizio a quel tipo di collezioni enciclopediche che sarebbe durato fino all’età moderna. Tra le prime raccolte di ...
Leggi Tutto
Ogni intervento su monumenti, architetture, opere d’arte e altri oggetti di valore artistico, storico o antropologico successivo al completamento dell’opera. La logica e la finalità di questi interventi [...] ormai come disciplina autonoma.
Nel periodo attuale l’opera d’arte è considerata sia come testimonianza dello sviluppo della cultura di .
Scultura. La scultura antica, precoce oggetto di collezionismo, dal 16° sec. fu spesso sottoposta a ...
Leggi Tutto
Collezionista, conoscitore e mercante d’arte antica. Nell’antichità l’a. è chi coltiva e insegna la lingua classica e la scrittura, mentre nel Medioevo è definito anche a. l’amanuense che copia testi antichi. [...] e rivalutazioni anche commerciali, sia ad aspetti sociali, come l’immissione sul mercato di oggetti e opere d’arte provenienti da collezioni nobiliari o da dimore prestigiose, l’interesse crescente della borghesia verso l’a. come arredo di elevato ...
Leggi Tutto
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
amatore
amatóre (ant. amadóre) s. m. (f. -trice) [dal lat. amator -oris]. – 1. Chi o che ama; che ha amore, inclinazione, trasporto verso un determinato oggetto: a. dell’onestà; a. degli studî, delle arti; a. della campagna, della vita semplice....