MANFREDI, Eustachio
Ugo Baldini
Nacque a Bologna il 20 sett. 1674, da Alfonso, notaio, originario di Lugo, e Anna Maria Fiorini. Prima di lui era nata Maddalena (1673-1744); vennero poi Teresa (1679-1767), [...] p. 112]). Tornato, per istanza del cardinale Neri Corsini, sul computo pasquale, subì critiche dai gesuiti del Collegioromano. Nel 1731 trattò Della maniera più propria di uniformare le lunazioni ecclesiastiche alle astronomiche (Bologna, Università ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Osservatori, laboratori e orti botanici
Mara Miniati
Alessandro Tosi
Osservatori, laboratori e orti botanici
Osservatori e laboratori
di [...] la riforma del calendario, da lui fortemente voluta. Nel 1610 Galilei presentò a lui e agli altri docenti del CollegioRomano le scoperte realizzate con il telescopio. Clavio, che fu anche in corrispondenza con Galilei, osservò e confermò l'esistenza ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Strumenti scientifici
Mara Miniati
Nei secc. 16° e 17° la produzione italiana di strumenti era tra le più ricche e varie d’Europa. Fu un periodo caratterizzato da una ricerca affannosa di strumenti [...] in musei e in collezioni private, o come il tedesco Adam Heroldt (1580 ca.-1650 ca.), abile costruttore presso il Collegioromano.
Nell’area bergamasca emerge il nome di Falco (o Falcono o Falconi; attivo nella prima metà del Cinquecento), del quale ...
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CASONI, Lorenzo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Sarzana, in Lunigiana, il 17 ott. 1645 da Nicolò, conte di Villanova. Incerte sono le notizie sulla sua formazione. Secondo alcuni (Capece Galeota; Dubruel, [...] 1914, p. 283) egli sarebbe giunto a Romaall'età di quattordici anni per studiare al CollegioRomano; secondo un'altra testimonianza (Proc. Dat.)seguì i corsi utriusque iuris dell'università di Parma interrompendoli prima di conseguire la laurea. Si ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Ordini religiosi e scienza
Federica Favino
Lo studio della scienza negli ordini religiosi in età moderna è stato a lungo trascurato. La storiografia di matrice illuminista e positivista, che ha contribuito [...] Vincent (1584-1667), noto per i suoi studi sulla quadratura del cerchio e come precursore del calcolo infinitesimale. Fu allievo al Collegioromano dal 1605 al 1612, e a sua volta professore di matematica ad Anversa (dal 1618 al 1620, dove creò anche ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Alchimia, iatrochimica e arti del fuoco
Antonio Clericuzio
L’incerto statuto dell’alchimia
Con alchimia si indica un insieme di pratiche tra loro molto differenti, quali la trasmutazione dei metalli, [...] la chimica medica sono oggetto di studio di vari membri dell’ordine, tra cui Athanasius Kircher, che al Collegioromano allestisce nel suo celebre museo un laboratorio chimico. Nel Mundus subterraneus (1665) Kircher condanna l’alchimia trasmutatoria ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La scienza nelle università
Michele Camerota
L’assetto istituzionale
Alla fine del Cinquecento, in Italia erano attive ben sedici sedi universitarie (Grendler 2002): Torino, Pavia, Padova, Parma, Ferrara, [...] di cui abbiamo appena parlato si sottraggono le scuole degli ordini religiosi (si può citare il gesuita Collegioromano), in cui il dominio delle tematiche teologiche condizionava pesantemente la trattazione delle questioni di filosofia naturale.
Com ...
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PIRANESI, Giovanni Battista
Mario Bevilacqua
PIRANESI, Giovanni Battista (Giambattista). – Nacque il 4 ottobre 1720 a Venezia da Angelo e da Laura Lucchesi. Venne battezzato l’8 novembre nella parrocchia [...] , probabilmente elaborato con la collaborazione di diversi eruditi (tra cui sicuramente i padri Contucci e Oderico del Collegioromano), ribadisce il ruolo delle civiltà egizia ed etrusca per la formazione dei caratteri più creativi e tecnicamente ...
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NINFEI E FONTANE (νυμϕαῖον, nymphaeum; κρήνη, fons)
S. Meschini
Il termine n. indica, letteralmente, un luogo o santuario dedicato alle ninfe (v.). Solo per l'età ellenistica e romana è stato applicato [...] ; "Minerva Medica": G. Caraffa, La cupola della sala decagona degli Horti Liciniani, Roma 1944; Lavacrum Agrippae: E. Sjöqvist, Studi arch. e topografici intorno alla piazza del CollegioRomano, in Op. Arch. Ist. Rom. Regni Sueciae, 1946, pp. 94-115. ...
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MAUROLICO, Francesco
Rosario Moscheo
– Nacque a Messina da Antonio Mauroli e da Penuccia il 16 sett. 1494, quintogenito di sette fratelli e una sorella.
La famiglia era di origine greca; le fonti riportano [...] di Palermo, per trasferirsi poco dopo a Roma, dove fu medico di Ignazio di Loyola e lettore di matematiche nel collegioromano. Nuovi contatti con Commandino risultano intorno al 1557, attestati da una minuta di lettera di quest’ultimo al M. non ...
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collegio
collègio s. m. [dal lat. collegium, der. di collega; propr. «insieme di colleghi»]. – 1. Corpo di persone unite dall’esercizio di una medesima professione o dall’essere investite di una stessa carica: c. degli avvocati, dei medici,...
CD-ROM
〈čiddì-ròm; all’ingl. sidì-ròm〉 (o CD-Rom, cd-rom) s. m. – Sigla dell’ingl. Compact Disc Read Only Memory «compact disc con memoria a sola lettura», che indica un compact disc di 12 cm di diametro contenente una grande quantità di dati...