Merry Del Val, Rafael
Ecclesiastico di origine spagnola (Londra 1865-Roma 1930). Studiò al Pontificio collegio scozzese, poi alla Pontificia accademia dei nobili ecclesiastici; ordinato nel 1888, fu [...] tra il papato e lo Stato italiano, ruppe con la Francia per aver il presidente Loubet fatto visita al re al Quirinale. Si tenne in disparte dopo l’elezione di Benedetto XV, ma conservò notevole influenza nella politica interna della Chiesa ...
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Pietro Barbo (Venezia 1417 - Roma 1471). Divenuto cardinale prete del titolo di S. Marco (1440) per volontà dello zio materno Eugenio IV, godette di una posizione influente sotto Nicolò V e Callisto III, [...] potere del papa a vantaggio del Sacro Collegio e impegnava il papa a una sollecita convocazione del concilio generale. Benché avesse a cuore la questione della crociata, non seppe giovarsi né di Luigi XI diFrancia, col quale era in contrasto per la ...
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Monaco cisterciense (n. probabilmente Bieda - m. Roma 1118), al secolo Raniero. Il pontificato di P. è rimasto famoso soprattutto perché esso coincise col momento forse più drammatico delle lotte fra Papato [...] di S. Clemente (le condizioni politiche di Roma impedirono che l'elezione potesse aver luogo a S. Pietro o al Laterano), senza che fossero presenti tutti i membri del Collegiodi vassallaggio per i feudi della corona. Con Filippo I diFrancia si ...
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Uomo politico (Sella di Mosso, Biellese, 1827 - Biella 1884). Laureatosi in ingegneria a Torino (1847), prof. di geometria applicata alle arti nell'Istituto tecnico di Torino (1852), poi di matematica [...] 1860 entrò nella vita politica come deputato della destra del collegiodi Cossato (Biella). Più volte ministro delle Finanze (1862; Francia contro la Prussia (1870), dopo la sconfitta di Napoleone III fu tra i più accesi sostenitori della presa di ...
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Ordine emanato da un’autorità; norma, provvedimento di carattere legislativo o amministrativo.
Diritto
Diritto pubblico
Nello Stato assoluto, riassumendosi nel sovrano ogni potere dello Stato, il potere [...] causa (art. 177) ed è riproponibile al collegio se la controversia è di sua competenza e non del tribunale in funzione del re) Gli atti pubblici emanati dal re diFrancia aventi carattere di portata generale e, come tali, distinti dalle dichiarazioni ...
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Storico e uomo politico francese (Verneuil, Seine-et-Oise, 1805 - Cannes 1859), tra i maggiori esponenti del liberalismo ottocentesco. Autore di studi sulla democrazia e sulla società americane (De la [...] review, pubblicò il saggio Political and social condition of France (1836). Dopo lunga e faticosa stesura, apparve finalmente libertà politica. Eletto alla Camera dei deputati per il collegiodi Valognes (1839), T. vi fu confermato nelle elezioni ...
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Uomo politico inglese (Broadlands, Hampshire, 1784 - Brocket Hall, Hertfordshire, 1865). Deputato tory, poi vicino ai liberali di G. Canning, come ministro degli Esteri sostenne i movimenti liberali europei [...] . Eletto ai Comuni (1807) per i tories nel collegiodi Newton (is. di Wight), fu con S. Perceval (1809) ministro della inglese in Cina, ma non riuscì a evitare che la Francia traesse vantaggio dall'indipendenza italiana. Con il suo appoggio agli ...
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ZANARDELLI, Giuseppe
Aldo Romano
Uomo politico, nato a Brescia il 29 ottobre 1826 da Giovanni e Margherita Caminada, morto a Maderno il 26 dicembre 1903. Fece i primi studî nel collegiodi Santa Anastasia [...] Fu eletto deputato il 25 marzo 1860, per il collegiodi Gardone (soppresso questo, fu poi deputato di Iseo). Nel 1866, annesso il Veneto, fu inviato più alla Francia (accordi italo-francesi del 1902).
Bibl.: Oltre ai Discorsi parlamentari di G. Z ...
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VALERIO, Lorenzo
Mario Menghini
Uomo politico, nato a Torino il 23 novembre 1810, morto a Messina il 26 agosto 1865. Direttore di una casa manufatturiera di sete, simpatizzante per le idee liberali, [...] a Vienna e per conto di un suo zio materno viaggiò a scopo di commercio per la Germania, la Francia, l'Ungheria e parte per il collegiodi Casteggio, che gli fu fedele nelle successive legislature fino alla VI. Schieratosi nel partito di sinistra, il ...
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Felice Peretti (Grottammare 1520 o 1521 - Roma 1590), di umile famiglia, originaria di Montalto Marche, entrò (1534) nell'ordine dei minori conventuali. Addottoratosi in teologia a Fermo nel 1548, fu predicatore [...] disparte durante il pontificato di Gregorio XIII, nel 1585, pur non facendo parte dei partiti dominanti nel collegio cardinalizio, fu eletto : la crisi della Francia, disputata tra il partito cattolico, alleato a Filippo II di Spagna, e il partito ...
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starmeriano agg. Del politico britannico Keir Starmer; relativo ai suoi programmi, posizioni e comportamenti sulla scena politica. ◆ Già, Corbyn. Come l’hanno presa i suoi? Il gruppo più vicino all’ormai ex leader, Momentum, guidato da Jon Lansman,...
gettonista s. f. e m. Medico che presta la propria opera su chiamata delle strutture sanitarie pubbliche e viene remunerato in proporzione alle presenze. ◆ A riprova della pesante accusa lanciata, Boioli [Faustino, assessore alla Sanità della...