FARINA, Modesto
Giovanni Luigi Fontana
Nacque ad Oria Valsolda (od. prov. di Como), sul lago di Lugano, il 18 marzo 1771 da Iacopo, figlio di Domenico di Urio, e da Maria di Giovanni Battista Casanova [...] papale e di piena sottomissione a tutte le costituzioni deipontefici sul giansenismo, dopo di che fu preconizzato da crescente il ginnasio vescovile vennero riuniti dal F. nel collegiodei nobili, soppresso nel '40 per eliminare i permanenti attriti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ferdinando Ughelli
Adelisa Malena
Nell’Europa confessionale dei secc. 16°-18°, lo studio e l’insegnamento della storia delle Chiese assunsero un’importanza decisiva, in primo luogo come efficaci strumenti [...] 1621 e il 1623 completò il proprio corso di studi presso il Collegio Romano della Compagnia di Gesù, dove ebbe come docenti di filosofia , opera della pietà, arsenale dei dogmi cattolici, sede deipontefici, genitrice di imperatori, nutrice delle ...
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JACOVACCI (Jacovazzi, Jacobacci, Giacovazzi, de Jacobatiis), Domenico
Rotraud Becker
Nacque a Roma, probabilmente il 2 luglio 1444, da Cristoforo, di famiglia nobile residente nel rione S. Eustachio, [...] soltanto che l'11 genn. 1527 divenne camerlengo del Collegiodei cardinali, succedendo a Scaramuccia Trivulzio. Pare che sia come possibili motivi di accusa non un delitto comune del pontefice, bensì soltanto l'eresia, la simonia, la fomentazione ...
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FELICI, Periele
Riccardo Burigana
Nacque il 1ºag. 1911 a Segni, in provincia di Roma, primogenito di Luigi, geometra agrimensore, e di Anna Roscioli, casalinga. La sua fanciullezza fu segnata dalla [...] conciliare e gli ambienti romani si riconoscevano. Il nuovo pontefice Paolo VI riconfermò il F. in tutte le sue 1963) Paolo VI creò un nuovo organo (collegiodei moderatori) per la direzione dei lavori conciliari che si distinse subito per il ...
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FASOLO (Faseolo, Faseoli), Angelo
Paolo Cherubini
Nacque a Chioggia (Venezia) nel 1426 da Giovanni, notaio e procuratore della cattedrale di Chioggia, città di cui la famiglia era originaria. Non si [...] diritto e si addottorò a Padova, dove venne aggregato al collegiodei canonici della cattedrale.
Il 16 febbr. 1457, in seguito episcopali della propria sede in diverse occasioni. Ma il pontefice lo chiamò presto a Roma, dove riteneva che la sua ...
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FAVORITI, Agostino
Rosario Contarino
Nacque a Sarzana (La Spezia) il 3 genn. 1624 da Giacomo, giureconsulto, e da Elisabetta Casoni, entrambi esponenti di famiglie localmente eminenti.
Recatosi a Roma, [...] alla segreteria del S. Collegio a causa della "tempesta" sollevata contro di lui dai cardinali filogesuiti. Tuttavia conservò fino alla morte quella della congregazione concistoriale, insieme con la benevolenza deipontefici seguenti fino a Innocenzo ...
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GIOANNETTI (Giovannetti) Andrea
Simone Bonechi
Nacque a Bologna il 6 genn. 1722 da Baldassarre Francesco e da Pellegrina Zanoni, in una famiglia della nobiltà bolognese, comitale dal XVI secolo e dal [...] combatterne le false asserzioni. Ai vescovi, seguendo la mente deipontefici Clemente XIII e Pio VI, spettava il compito di 'esilio in Francia, fu per qualche tempo nella città ospite del collegio di Spagna, come lo era stato già nel 1782 nel viaggio ...
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FANTUZZI (Elefantucci, Elephantutius), Gaetano
Guido Fagioli Vercellone
Nato nell'avita villa di Gualdo presso Savignano sul Rubicone, in territorio riminese, il 1° ag. 1708, da Antonio conte di Primaro, [...] dalla madre fino ai dodici anni. Nel 1720 entrò nel collegiodei nobili di S. Carlo in Modena, dove rimase per . della Casanatense cit.); J. de Novaes, Elementi di storia de' sommi pontefici, XV, Roma 1822, p. 28; A. Theiner, Histoire du pontificat de ...
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GRASSI, Paride
Massimo Ceresa
Nacque a Bologna, tra il 1450 e il 1460, da Baldassarre, di antica famiglia bolognese nobile e colta, proprietaria di uno dei più antichi palazzi della città, e da Orsina [...] però l'ufficio di cerimoniere, almeno come praesidens del collegiodei cerimonialisti, e continuò a risiedere a Roma, visitando la il 1509 il G. compilò un'opera sulle udienze politiche del pontefice. Sebbene il punto di vista del G. fosse, come ...
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Cornelio, santo
Manlio Simonetti
Il Liber pontificalis, nr. 22, lo dice romano, «ex patre Castino». Fu eletto vescovo di Roma in un giorno imprecisato di marzo o aprile 251, dopo aver percorso, come [...] inviate da Cartagine a Roma furono indirizzate al Collegiodei presbiteri, del che C. ebbe a lamentarsi con tomba di C. fu oggetto di particolari cure da parte deipontefici romani. Damaso soprattutto, come anche descritto in un epigramma ...
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collegio
collègio s. m. [dal lat. collegium, der. di collega; propr. «insieme di colleghi»]. – 1. Corpo di persone unite dall’esercizio di una medesima professione o dall’essere investite di una stessa carica: c. degli avvocati, dei medici,...
pontefice
pontéfice s. m. [dal lat. pontĭfex -fĭcis, che tradizionalmente si ritiene comp. di pons pontis «ponte» e tema di facĕre «fare»: inizialmente il termine designava forse colui che curava la costruzione del ponte sul Tevere]. – 1....