GALLI BIBIENA
Anna Coccioli Matroviti
Famiglia di architetti e scenografi, pittori e quadraturisti originari di Bibbiena nel Casentino, attivi anche in ambito europeo tra il XVII e il XVIII secolo. [...] sia per problemi di ordine economico, sia perché ritenuto troppo innovativo. L'architetto elaborò pertanto cura di D. Lenzi, Bibbiena 1997; V. Mariani, in Enc. dello spettacolo, II, coll. 472-480; Diz. encicl. di architettura e urbanistica, I, pp ...
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GENGA, Gerolamo
Monica Grasso
Figlio di Bartolomeo, nacque a Urbino nel 1476 (Vasari; Pungileoni).
Il suo percorso artistico rimane ancora oggi in parte oscuro, poiché la fonte principale per ricostruirne [...] e sono oggi smembrati tra diversi musei, secondariamente perché la critica ha ravvisato nel ciclo anche la Giovannino e s. Antonio da Padova della Pinacoteca di Siena; Madonna con Bambino del Museo civico di Colle Val d'Elsa; Sacra Famiglia del ...
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GIANNICOLA di Paolo
Paola Mercurelli Salari
Figlio di Paolo di maestro Giovanni, agiato barbiere e cerusico, e di una possidente di terreni originaria della vicina Deruta, nacque a Perugia (e non a [...] il suo altare nella chiesa di S. Maria dei Servi sul colle Landone, trasferito dopo il 1540 in S. Maria Nuova di Porta nel 1516, e a quelli della cappella dell'Annunziata in S. Pietro, ultimati nel 1521 da Caporali perché troppo a lungo trascurati da ...
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FRANCESCO di Benedetto Cereo da Borgo San Sepolcro (Francesco del, di Borgo; Franciscus Burgensis)
Pier Nicola Pagliara
Figlio di Benedetto di Antonio di Matteo del Cera, nacque a Borgo San Sepolcro [...] alla sua morte fu imprigionato perché accusato di abusi compiuti nell' insolita veduta di Roma dal colle vaticano, particolarmente innovativa e precisa a Firenze, in Roma, centro ideale della cultura dell'antico nei secoli XV e XVI (Convegno ...
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COSTOLI, Aristodemo
Carol Bradley
Nacque a Firenze il 6 sett. 1803 da Francesco e dalla volterrana Anna Masoni.
Il padre Francesco, figlio di Gaetano, fiorentino, pittore in scagliola, fu impiegato [...] dell'Accad. di belle arti, filza 39A, ins. 5; filza 39B, ins. 99). Tra il 1851 e il 1856 le commissioni del C. rimanevano incompiute, ma a questo proposito egli fece ricorso all'Accademia perché of the S. H. Kress Coll., European Sculpt. XIV-XIX Cent ...
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D'ENRICO, Antonio, detto Tanzio da Varallo
Giovanni Romano
Figlio di Giovanni il Vecchio del "Riale di Alagna" in Valsesia (cfr. in questo Dizionario la voce D'Enrico, famiglia), se ne ignora la data [...] centro l'effigie della miracolosa Madonna del Colle nella collegiata di Pescocostanzo (provincia dell'Aquila), che per Si può essere più precisi sul conto della Processione del sacro chiodo in S. Lorenzo a Cellio, perché il vescovo Volpi vide la tela ...
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GIOVANNI ANTONIO da Brescia
Alessandro Serafini
Non si conosce la data di nascita di questo incisore, di cui nessuna fonte cinquecentesca menziona il nome e sul quale non esistono riferimenti documentari. [...] perché mostra relazioni profonde con modelli diversi da quelli fino ad allora sperimentati. Oltre a quella di Dürer, difatti, si possono riconoscere influenze ora dell'arte fiorentina, in particolare delle situato ai piedi del colle Quirinale - cui G. ...
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GHERARDI, Cristofano, detto il Doceno
Monica Grasso
Nacque a Borgo Sansepolcro nel novembre del 1508 da Guido di Francesco, a detta di Giorgio Vasari (pp. 214, 243) di famiglia nobile e agiata.
Fonte [...] del Colle e Stefano Veltroni, nell'allestimento degli apparati per l'ingresso di Carlo V. Nel mese di maggio dello stesso a Roma, da dove non lo raggiunse a Napoli, perché trattenuto dal fratello Bernardino che voleva coinvolgerlo in un viaggio in ...
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PASTORINI, Pastorino
Gabriele Fattorini
PASTORINI, Pastorino. – Nacque verso il 1508 a Castelnuovo Berardenga (borgo chiantigiano della Repubblica di Siena) da Giovanni Michele d’Andrea Pastorini, calzolaio [...] s.); iniziò pure la vetrata per il finestrone della nuova abside (mai realizzata perché l’apertura fu subito tamponata per ragioni strutturali; che, a suo dire, «cangerebbe volentieri il Po coll’Arno» (ma a Ferrara Pastorino troppo male non doveva ...
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CASTELLAZZI, Giuseppe
Giuseppe Miano
Figlio di Giulio e di Giovanna Costa, nacque a Verona il 10 ag. 1834. Completò la propria educazione frequentando l'università di Padova, dove conseguì la laurea [...] o medioeve", il C. ribatteva che quelle parole esprimevano un "ardito concetto, troppo ardito..., perché l'indole di quel materiale differisce da quello delle pietre colle quali, crude o cotte, si è fatto fino ad oggi l'architettura" (I manuali di ...
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collo1
còllo1 s. m. [lat. cŏllum]. – 1. a. Nell’uomo e in altri vertebrati, la parte superiore, ristretta, del tronco, su cui s’articola la testa, e che racchiude organi importantissimi ed essenziali alla vita: c. grosso, fino, sottile; c....
piangina s. m. e, più raramente, f.; inv. o regolare al pl. Nel linguaggio familiare o nello stile brillante dei giornali, persona che si lamenta e recrimina di continuo | Anche agg. con pl. regolare, lamentoso, piagnucoloso. ◆ Certo che se...