BORELLI, Giacinto
Giuseppe Locorotondo
Nato l'11 settembre 1783 a Demonte (Cuneo) dal protomedico di quella fortezza, Ignazio, conseguì la laurea in giurisprudenza all'università di Torino il 12 giugno [...] del conte Molé, gran giudice ministro della Giustizia, che notificava il proposito di rendere "à la première occasion un compte di includerlo nella cerchia dei suoi più stretti collaboratori. Insignito, il 2 nov. 1847, della dignità di ministro di ...
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BOMBERG, Daniel
Alfredo Cioni
Nacque ad Anversa non prima del 1483, primogenito di un Cornelius, ricco mercante di quella città. Come era consuetudine nelle famiglie dell'alta borghesia fiamminga e [...] nel 1515. Nel 1519 il B. si assicurò infatti la collaborazionedi Bārūk Adelkind e dei suoi figli, egregi compositori e correttori. fu terminata nel 1554. Contro ogni legge e giustizia agli eredi del B. furono sequestrati e implacabilmente distrutti ...
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IMBRIANI, Vittorio
Giuseppe Izzi
Secondo di sette figli, nacque a Napoli il 27 ott. 1840 da Paolo Emilio e da Carlotta Poerio, figlia di Giuseppe e sorella di Alessandro e Carlo. Il suo nome completo, [...] e F. Fiorentino, il Giornale napoletano di filosofia e lettere, collaborò dal 1872 a Il Calabro e al Corriere di Roma, dal 1876 ai giornali della giustizia e l'abolizione della pena di morte. Questo intreccio difficilmente districabile di critica e di ...
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Poesia latina
Edoardo D'Angelo
L'età sveva può essere definita, per l'Italia meridionale, l'età del trionfo definitivo della latinità, nel suo secolare incontro-scontro con le altre civiltà e lingue [...] da Eboli (m. 1220). Medico personale e collaboratoredi Enrico VI e Federico II, è uno dei poeti di versi ritmici, per un totale di oltre mille), dal titolo Cur Deus homo: l'argomento è quello della contraddizione in Dio tra misericordia e giustizia ...
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BRANCACCIO, Cesare
Roberto Zapperi
Nacque a Napoli verso il 1515 e doveva far parte della famiglia Brancaccio, fra le più cospicue della città. Studiò legge, si addottorò in utroque iure, conseguendo [...] erano evidentemente più che sufficienti per indurre la giustizia a procedere direttamente contro il B. che dovette dei più intimi e fedeli collaboratori. I saldi legami col Carafa avevano del resto nei rapporti di parentela intercorrenti tra i ...
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CORONATA, Bartolomeo
Giovanni Nuti
Nacque a Genova verso il 1520 da Giovanni, ricco mercante ascritto all'"albergo" dei Pallavicino, e da Peretta, figlia di Nicolò Grimaldi Cebà, appartenente ad una [...] fece arrestare i principali parenti e collaboratori del C. istruendo contro di lui un processo, probabilmente lasciato cadere Genova 1974, pp. 165-235; R. Savelli, Potere e giustizia. Documenti per la storia della Rota criminale a Genova alla fine ...
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RIGHETTI
Chiara Teolato
– Famiglia originaria di Rimini, dove alcuni componenti esercitarono cariche pubbliche. Nella prima metà del XVII secolo un ramo si trasferì a Roma e da questo discese Francesco [...] rappresentanti la Giustizia, la Pace, l’Abbondanza e la Carità, realizzati sui modelli di Francesco Maria o per un personaggio a lui vicino, Righetti, con la collaborazionedi Giovanni Pichler, realizzò nel 1795 un rilievo in argento con cornice ...
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GIOVANNI ANTONIO da Brescia
Alessandro Serafini
Non si conosce la data di nascita di questo incisore, di cui nessuna fonte cinquecentesca menziona il nome e sul quale non esistono riferimenti documentari. [...] cui Mantegna decise di servirsi dicollaboratori specializzati nell'incisione, e forse di uno soltanto, per e angoloso, la Giustizia e la Natività, in cui lo scenario con alberi e case manifesta la conoscenza dei paesaggi di Albrecht Dürer. Tra ...
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DE FELICE, Francesco Placido Bartolomeo (in religione Fortunato Bartolomeo)
Giulietta Pejrone
Nacque a Roma il 24 ag. 1723, maggiore dei sei figli di Gennaro e di Caterina Rossetti, napoletani, chiamati [...] giustizia; nel 1768 stampò la traduzione fatta da Gabriel Seigneux de Correvon del progetto di A. Caldani, successore a Padova di G. B. Morgagni, chiedendogli dicollaborare all'edizione completa delle opere di questo. Ma il progetto fu interrotto, ...
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CORSI, Tommaso
Nidia Danelon Vasoli
Nato a Livorno il 6 marzo 184 da Matteo e da Maria Romagnoli, ancora fanciullo rimase orfano del padre, commerciante, e la madre, per offrirgli maggiori opportunità, [...] politici di varia origine e formazione che andavano avvicinandosi e collaborando in previsione di una nuova crisi e di per il governo toscano, sia come Consulente del ministro della Giustizia, sia con altri incarichi all'estero. Nell'ottobre e poi ...
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collaboratore
collaboratóre s. m. (f. -trice) [der. di collaborare]. – Chi lavora insieme con altri per la produzione di qualche cosa, o collabora alla realizzazione, allo sviluppo, alla riuscita di un’attività, di un’iniziativa, e sim.: c....
collaborare
v. intr. [dal lat. tardo collabōrare, comp. di con- e labōrare «lavorare»] (io collàboro, ecc., raro alla lat. collabóro; aus. avere). – 1. Partecipare attivamente insieme con altri a un lavoro per lo più intellettuale, o alla...