Batterio ospite abituale dell’intestino degli animali omotermi (Bacterium coli commune, scoperto da Th. Escherich nel 1886 e perciò denominato anche Escherichia coli), frequente nell’intestino degli eterotermi. [...] innocuo, anzi utile alla digestione intestinale, è risultato poi dotato, in certi casi, di azione patogena ( colibacillosi): alcune forme di enterite, infezioni a carico di organi addominali (vie biliari e urinarie, soprattutto), forme setticemiche ...
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Batterio di forma dritta e regolare, provvisto di ciglia laterali, aerobio o anaerobio facoltativo, scoperto da T. Escherich nel 1886 e perciò denominato Escherichia coli; è ospite abituale dell’intestino degli animali omotermi, uomo compreso. Alcuni ceppi sono in grado di produrre tossine con azione ... ...
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Medicina
Termine utilizzato per contrassegnare due malattie infettive (p. A e p. B), clinicamente simili al tifo e sostenute da due distinti microrganismi del genere Salmonella (Salmonella paratyphi A [...] .
Impropriamente si designano come p. alcune infezioni intestinali come, per es., il p. dei suinetti, forma di colibacillosi che può colpire i maialini, e che insorge dopo il divezzamento; è caratterizzata da processi ulcerativi e necrotici dell ...
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colibacillosi
colibacillòṡi s. f. [der. di colibacillo]. – Gruppo di manifestazioni cliniche infettive prodotte dal colibacillo, quando questo pervenga per via linfatica nelle vie biliari o urinarie, e più eccezionalmente giunga a provocare...