ESTERLE, Carlo
Luigi Blanco
Nacque il 20 giugno 1817 a Schruns in Vorarlberg (Austria) - dove il padre ricopriva l'incarico di imperial regio giudice distrettuale - da Josef Anton e da Maria Anna de [...] delle più importanti pubblicazioni e dei casi più interessanti apparsi sulle riviste mediche italiane ed estere.
Allo scoppio del colera in Trentino nel 1855 fu tra coloro che più si impegnarono, con eccezionale abnegazione e spirito di sacrificìo ...
Leggi Tutto
GIORDANO, Scipione
Stefano Arieti
Nacque a Torino il 4 ott. 1817 da Giovanni Domenico Maria e da Sofia Clerk, in una famiglia originaria di Ivrea tradizionalmente dedita alle professioni sanitarie: [...] Regno, Torino 1860).
La produzione scientifica e letteraria del G. fu eclettica. Dei suoi scritti si ricordano ancora: Zolfo e colera, in Giornale della R. Accademia di medicinadi Torino, s. 3, IV (1867), pp. 322-339; Urgentiora et frequentiora artis ...
Leggi Tutto
FUBINI, Simone
Giuseppina Bock Berti
Nacque il 23 ott. 1841 a Casale Monferrato da Salvador e da Allegra (nel registro anagrafico della locale comunità ebraica non è indicato il casato della madre). [...] della Gazzetta medica di Torino. Mentre era a Palermo, nel 1885, si prodigò in occasione dell'epidemia di colera, contraendo egli stesso la malattia. Appartenne a numerose accademie e società scientifiche italiane e straniere ed ebbe il titolo ...
Leggi Tutto
CERVELLO, Vincenzo
*
Nacque a Palermo il 13 marzo 1854 da Nicolò e da Giuseppina Cianciolo e studiò nella sua città, conseguendovi la laurea in medicina nel 1877. Orientatosi subito verso gli studi [...] dei più temibili flagelli dell'umanità.Il C. si distinse ancora per l'opera prestata in occasione delle epidemie di colera che infierirono in Sicilia: a Catania, a Messina, a Palermo. Fece parte della commissione nominata dal governo per la periodica ...
Leggi Tutto
SULFAMIDICI
Mario FILOMENI
. La scoperta dei sulfamidici (Domagk, 1935) ha segnato nella terapia delle malattie infettive un progresso inatteso e decisivo. Per quanto i sulfamidici sintetizzati dopo [...] il campo della loro ricerca e applicazione. Recentissime sintesi di nuovi composti, quali il sulfamidico 6257 in prova nel colera umano e di altri derivati in saggio nella tubercolosi umana, lasciano sperare anzi più efficaci applicazione di questi ...
Leggi Tutto
GOSIO, Bartolomeo
Mario Crespi
Nato a Magliano (oggi Magliano Alfieri), presso Alba, il 17 marzo 1865 da Giacomo e da Antonia Troia, studiò a Torino e poi a Roma, ove nel 1888 si laureò in medicina [...] Medizinische Wochenschrift, LVIII [1932], pp. 501-503); sulla batteriologia e la profilassi della peste e del colera (Zersetzungen zuckerhaltigen Nährmaterials durchden Vibrio-cholerae Asiaticae Koch, in Archiv für Hygiene, XXII [1894], pp. 1 ...
Leggi Tutto
MALNUTRIZIONE
Francesca Ronchi
(App. III, II, p. 22; App. IV, II, p. 381)
La definizione più recente di m. è quella dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 1987: "uno stato di squilibrio, [...] , contaminanti di origine microbica sono causa del 90% delle malattie di origine alimentare, come tifo, colera, dissenteria, epatite A, salmonellosi.
Il continuo incremento demografico mondiale ha indubbiamente un'influenza negativa sulla nutrizione ...
Leggi Tutto
NOSOGRAFIA
Giovanni Federspil
Con il termine n. si indica la descrizione delle malattie. La scienza basilare della medicina − la patologia − abbisogna, come ogni altra scienza naturale, di una terminologia [...] dal ruolo etiologico giocato dai microrganismi. Per effetto di questa nuova impostazione in questo capitolo venivano inseriti il colera e la tubercolosi, che prima erano catalogati rispettivamente fra le malattie dell'intestino e fra quelle del ...
Leggi Tutto
La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Le specificita della materia vivente
Gilberto Corbellini
Le specificità della materia vivente
Apartire dalla seconda metà dell'Ottocento le scienze [...] , e nel 1890 Koch stesso riconosceva che per varie malattie, come la febbre tifoide, la difterite, la lebbra e il colera non era possibile infettare animali con colture pure e quindi ottemperare alle regole previste dal ragionamento basato su una ...
Leggi Tutto
Contagio
Riccardo De Sanctis e Augusto Panà
Il contagio è il meccanismo per mezzo del quale gli agenti infettivi vengono trasmessi da una fonte di infezione - che può essere una persona, un oggetto [...] di responsabilità sociale. Le malattie considerate dubbie, cioè probabilmente infettive, come la peste, la febbre gialla, il colera, l'influenza, vengono classificate come molto simili alle febbri intermittenti e da qui al designarle come specifiche ...
Leggi Tutto
colera
colèra s. m. (ant. cholèra, còlera e chòlera, f. e m.) [dal lat. cholĕra, gr. χολέρα, femm.], invar. – 1. Malattia infettiva acuta, endemica o epidemica, causata da un vibrione (Vibrio cholerae asiaticae, impropriam. noto come «bacillo...
colerico
colèrico agg. [dal lat. cholerĭcus, gr. χολερικός] (pl. m. -ci). – 1. Di colera, proprio del colera: epidemia c.; febbre colerica. 2. s. m. (f. -a) Persona affetta da colera (più com. coleroso).