BONACOSSA, Giovanni Stefano
Egisto Taccari
Nacque l'8 giugno 1804 a Caselgrasso (Cuneo), ove il padre esercitava la professione di medico. Rimasto orfano di padre a 13 anni, riuscì, nonostante le difficoltà [...] a professore aggregato presso il collegio medico dell'università torinese. Nello stesso anno, in occasione dell'epidemia di colera, rimase isolato per circa tre mesi nel nosocomio torinese, onde evitare il contagio dei ricoverati.
Divenuto intimo ...
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Ramo della medicina che mira alla salvaguardia dello stato di salute e al miglioramento delle condizioni somatiche e psichiche, mediante lo studio e il suggerimento delle misure di protezione sanitaria [...] numerose malattie infettive (immunoprofilassi attiva e passiva, attuata rispettivamente con vaccini e sieri specifici): carbonchio, colera, difterite, peste, tetano, tifo addominale e tifo esantematico, pertosse, tubercolosi, vaiolo e, in tempi più ...
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È lo studio delle feci, utilissimo per la diagnosi e quindi per la cura di molte malattie del tubo gastroenterico, delle ghiandole annesse e talvolta anche di organi vicini. Le feci di adulti sani sono [...] - e diplococchi, spirilli); ma la batteriologia ha elaborato terreni culturali che permettono d'isolare facilmente e rapidamente, nella massa dei germi saprofitici, certi microbi patogeni (tifo, paratifo, colera, dissenteria, enterococco, ecc.). ...
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Poeta danese, nato a Copenaghen l'8 febbraio 1835. Incominciò come studioso di scienze naturali, specialmente d'entomologia; ma un mal d'occhi, che per un certo tempo parve minacciarlo di cecità, gl'impedì [...] scene di vita popolare, più ancora, le scene di vita degli artisti stranieri a Roma sono fresche e vive; la descrizione del colera del 1863 è potente; e sempre il racconto fluisce con schietta vena, con quella "Lust zu fabulieren" che è il segno vero ...
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NOVASCONI, Giuseppe Antonio
Ennio Apeciti
NOVASCONI, Giuseppe Antonio. – Nacque il 23 luglio 1798 a Castiglione d’Adda, da Pietro e da Teresa Squassi.
Fu il primo di cinque figli (tre femmine e due [...] divenne arciprete e vicario foraneo della collegiata dei Ss. Gervasio e Protasio di Maleo, ove operò durante l’epidemia di colera del 1836. Nel dicembre 1838 fu nominato arciprete della cattedrale di S. Maria Assunta di Lodi e in seguito esaminatore ...
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PIRONDI, Prospero
Alberto Ferraboschi
PIRONDI, Prospero. – Nacque a Pieve Modolena (Reggio nell’Emilia) il 25 giugno 1787 da Luigi e da Elisabetta Paterlini, primogenito di quattro figli.
«Educato fin [...] Storia, 1981, n. 14, p. 32; C. Barigazzi, Bolognini e P., in Reggio Storia, 1993, n. 61, pp. 16-23; F. Iotti, Il colera a Reggio Emilia nel 1855, Reggio Emilia 1994, pp. 5 s., 60-75; A. Mosti, P. P. valente medico e valoroso patriota, in Strenna Pio ...
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LANZA, Vincenzo
Alessanro Porro
Nacque l'8 maggio 1784 a Foggia, ove i genitori Filippo e Rachele Fiore, originari di Roseto Valfortore e di modeste condizioni, si erano stabiliti al servizio della [...] …); Ragionamento sul retto uso dell'analisi e della critica nello studio della medicina, Napoli 1832; Provvedimenti curativi nella colera, ibid. 1836; Nosologia positiva, I-V, ibid. 1841-45 (primo testo italiano di patologia redatto da un clinico ...
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GAGLIARDI, Luigi
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Venezia il 5 ott. 1817 da Antonio, veronese, e da Luisa Ciappi, senese. Entrambi i genitori erano modesti ma apprezzati comici, passati per [...] non appena giunta a Palermo la compagnia di C. Mancini in cui erano impegnati i genitori, scoppiò una terribile epidemia di colera che costrinse la troupe a rifugiarsi a Caltanissetta, dove il G. debuttò nella parte di Riccardo ne I figli di Odoardo ...
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Generale (n. Parigi 1801 - m. 1854). Combatté (1827) per l'indipendenza della Grecia; ripreso in servizio in Francia, fu inviato (1836) in Africa, dove si distinse alla presa di Costantina. Maresciallo [...] dopo la campagna di Dobrugia, sbarcò in Crimea, e riportò, con l'aiuto degli Inglesi, la vittoria di Alma (1854). Colpito dal colera, morì sulla nave che lo riconduceva in patria. Il fratello ne pubblicò, post., le Lettres, 1832-1854 (2 voll., 1855). ...
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Uomo politico francese (Grenoble 1777 - Parigi 1832). Ufficiale delle truppe francesi in Italia (1798-1800), fondò (1801) a Parigi una banca che in breve raggiunse grande floridezza. Deputato dal 1817, [...] del Belgio (ag. 1831) e fece occupare Ancona per contrastare l'egemonia austriaca nei possedimenti pontifici (febbr. 1832). Morì di colera. Suo figlio Auguste (Parigi 1811 - ivi 1878) ottenne d'incorporare al proprio cognome il nome di Casimir. ...
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colera
colèra s. m. (ant. cholèra, còlera e chòlera, f. e m.) [dal lat. cholĕra, gr. χολέρα, femm.], invar. – 1. Malattia infettiva acuta, endemica o epidemica, causata da un vibrione (Vibrio cholerae asiaticae, impropriam. noto come «bacillo...
colerico
colèrico agg. [dal lat. cholerĭcus, gr. χολερικός] (pl. m. -ci). – 1. Di colera, proprio del colera: epidemia c.; febbre colerica. 2. s. m. (f. -a) Persona affetta da colera (più com. coleroso).