Comune della Campania (119,02 km2 948.850 ab. nel 2020, detti Napoletani), capoluogo di regione e città metropolitana.
Il centro più notevole del Mezzogiorno d’Italia per ampiezza demografica, tradizioni [...] L. di Besozzo in S. Giovanni a Carbonara. Caratterizzante fu l’influenza fiamminga, attestata da opere riunite sotto il nome di Colantonio.
Nel 16° sec. sorsero numerosi edifici religiosi e civili (S. Caterina a Formello e Palazzo Gravina, esempi di ...
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CAMBI, Alfonso
Claudio Mutini
Nacque a Napoliil 3 marzo 1535 dal fiorentino Tommaso, che risiedeva per ragioni commerciali a Napoli.
Il C. apprese i primi rudimenti letterari dal padre, distinguendosi [...] stampate nel III tomo delle Lettere a cura di Bernardino Pino (Venezia 1574). Un'epistola al marchese di Vico Colantonio Caracciolo fu pubblicata nella Raccolta di lettere a cura di Bartolomeo Zucchi (Venezia 1581), ma la corrispondenza più attiva ...
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BALDINO, Carlo
Romeo De Maio
Nacque a Nocera dei Pagani (Salerno) nei primi decenni del sec. XVI, ma visse sempre a Napoli nel cui Studio, dal 1567 al 1591, tenne la cattedra di diritto canonico, con [...] più tipica e anche più sensazionale che avvenne durante il suo mandato fu quella dell'amico di Galilei, Colantonio Stigliola, conterraneo di Giordano Bruno. In tale carica, tuttavia, mantenne quella moderazione, che era stata già celebrata in ...
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CARACCIOLO, Gualtiero, detto Viola
Franca Petrucci
Della celebre famiglia napoletana, nacque da Niccolò e da Isabella Siginulfo nella seconda metà del XIV secolo. Laconferma di una concessione a lui [...] in S. Maria Donna Regina in Napoli. Aveva sposato Martuscella di Venceslao Piscicelli, da cui aveva avuto un figlio, Colantonio, e tre figlie.
Ignorando la data della sua morte tutti i biografi gli attribuiscono le vicende vissute successivamente da ...
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ANTONIO di Agostino di ser Giovanni, detto Antonio da Fabriano
Federico Zeri
Pittore, noto per tre dipinti firmati (un San Gerolamo nella Galleria Walters di Baltimora, del 1451; un Crocefisso del 1452 [...] la possibilità che egli frequentasse da giovane l'ambiente napoletano, permeato di cultura fiamminga, che fa capo a Colantonio. L'ipotesi di una formazione meridionale sembra confermata da numerosi elementi compositivi riscontrabili nelle opere di A ...
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CARAFA, Diomede
Franca Petrucci
Minore dei figli di Antonio, detto Malizia, alla cui iniziativa nel 1420 si dovette l'intervento di Alfonso d'Aragona nel Regno, e di Caterina Farafalla, nacque nel 1406 [...] napoletana (XX. C.26). L'operetta ebbe un'immediata fortuna, tanto che ne furono fatte due traduzioni in latino, una di Colantonio Lentulo (De regimine principum), di cui si conserva nella bibl. del Museo di Stato dell'Ermitage di Leningrado (O.R. N ...
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IMPARATO (Imperato), Girolamo
Susanna Falabella
Non si conosce la data di nascita di questo pittore napoletano. Si può supporre, però, che essa debba essere posta intorno alla metà del Cinquecento sulla [...] per pitture da eseguirsi nella loggia del giardino della sua casa; mentre è del 26 ag. 1577 l'impegno con Colantonio Dulcetto per una "cona", destinata a Castelvetere, raffigurante i Ss. Nicola, Urbano e Biagio, nella predella Cristo e i dodici ...
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PRIMAVERA, Giovanni Leonardo
Cesare Corsi
PRIMAVERA, Giovanni Leonardo. – Nacque a Barletta, presumibilmente intorno al 1540. Nei primi anni Sessanta era a Napoli presso il principe di Venosa, Fabrizio [...] volgeva al termine: un mese dopo, questi lasciò Milano alla volta delle Fiandre. La raccolta è dedicata a Colantonio Caracciolo, marchese di Vico, un aristocratico napoletano in esilio a Venezia, già dedicatario del primo libro di madrigali ...
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FERRATA, Ercole
Gerardo Casale
Nacque a Pellio Inferiore (Pellio Intelvi in prov. di Como) nel 1610 da Giovan Pietro, "uomo di assai civile parentado" (Baldinucci [1681-1728], 1847 [indi: Baldinucci], [...] ad Arco (Mastrullo, 1979, p. 302), il F. si trasferì quindi a L'Aquila, chiamatovi da un mercante locale, F. Colantonio (sul soggiorno aquilano, poco studiato, si veda Baldinucci, p. 380; cfr. Leosini, 1848).
Durante il soggiorno aquilano il F. era ...
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CAVARO, Pietro
Renata Serra
Il maggiore dei pittori di Stampace, fu il vero iniziatore di quella scuola che prese il nome dal quartiere di Cagliari dove i Cavaro tennero bottega dalla seconda metà del [...] del Museo nazionale di Cagliari, che rivela una conoscenza diretta di opere napoletane, fra cui quelle, un po' precedenti, di Colantonio. Nel 1533 il C. si obbligava (R. Branca, Il Crocifisso di Nicodemo, Milano 1935, p. 56) a eseguire il retablo ...
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