Albornoz 〈albℎornòtℎ〉, Gil (Egidio) Álvarez de. - Cardinale e uomo politico (Cuenca 1300 circa - Buonriposo, Viterbo, 1367). Arcivescovo di Toledo, cancelliere del re di Castiglia e cardinale dal 1350, [...] S. Sede in Roma, servendosi, sia pure a malincuore, dell'opera diColadiRienzo (ag.-ott. 1354). Si rivolse quindi contro il Ducato di Spoleto e i signori della Marca di Ancona (Malatesta, Montefeltro ed altri minori) e della Romagna (da Polenta ...
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CLEMENTE VI, papa
Bernard Guillemain
Pierre Roger nacque verso il 1290-1291 da una famiglia della piccola aristocrazia del basso Limosino nel castello di Maumont, nella parrocchia di Rosiers d'Egletons [...] du Lac. C. VI lo colpì con pene ecclesiastiche e ottenne un accordo. Ma la vicenda romana diColadiRienzo distolse l'attenzione. Dopo la partenza di Ludovico il Bavaro, Roma era ritornata sotto la signoria del papa, ma, il 20 maggio 1347, il ...
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INNOCENZO VI, papa
Pierre Gasnault
Étienne Aubert, figlio di Adhémar, appartenente alla piccola nobiltà di Pompadour, nacque nel villaggio di Monts, parrocchia di Beyssac (Corrèze), negli ultimi decenni [...] dei successi e a Roma subentrò alla morte diColadiRienzo (8 ott. 1354) un'era di relativa pace. Dopo una difficile campagna militare Albornoz costrinse Giovanni di Vico a sottoscrivere il trattato di Montefiascone, il 5 giugno 1354, con il quale ...
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CELESTINO V, papa
Peter Herde
Pietro del Morrone, il futuro papa, nacque nel 1209 o all'inizio del 1210: la fonte più sicura a proposito, la Vita C., racconta che aveva 87 anni al momento della morte [...] presso il re. Nel marzo del 1294, a Perugia, la figura di Pietro doveva dunque essere ben presente al re e a suo figlio. Mentre davanti a Carlo IV da ColadiRienzo, che ne aveva avuto conoscenza attraverso i monaci di S. Spirito a Maiella, ...
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BONIFACIO IX, papa
Arnold Esch
Perrino (Pietro) Tomacelli, di nobile famiglia napoletana, nacque verso l'anno 1350 a Napoli da Giacomo (ma il nome del padre è incerto) e da Gatrimola Filimarini. Sui [...] , per rifarsi dell'umiliazione del 1398. Colonna e Orsini si scontrarono per le vie di Roma come non era più accaduto dai giorni diColadiRienzo. Solo l'intervento di Ladislao, comprato a caro prezzo dal nuovo papa Innocenzo VII, potè ristabilire a ...
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Con riferimento al pontefice romano come sovrano temporale, lo Stato della Chiesa, governato dal papa fino al 1870.
L’origine
Lo Stato P. nacque da una base costituita dalla sovrapposizione del Patrimonio [...] rivoluzioni popolari e reazioni aristocratiche, nella storia delle quali s’inserì la restaurazione della repubblica romana con ColadiRienzo; nelle province, ogni Comune s’amministrava a suo modo, lasciando autorità puramente formale ai rettori o ...
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Vescovo, umanista e uomo politico boemo (n. Hohenmauth, od. Vysoké Mýto, 1310 circa - m. 1380). Parroco a Neumarkt (Slesia) dal 1344, notaio dal 1347 e cancelliere imperiale dal 1353 alla corte di Carlo [...] anno. In corrispondenza con Petrarca e con ColadiRienzo, contribuì a introdurre lo spirito del primo umanesimo nell'Europa centrale, adottando uno stile umanistico anche nella sua opera di cancelliere (Cancellaria Iohannis Foronovensis, Summa ...
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Il veleno di Costantino
La donazione di Costantino tra spunti riformatori ed ecclesiologia ereticale
Alberto Cadili
Il richiamo alla donazione costantiniana (o meglio alla sua accettazione) per criticare [...] Nardi, La ‘Donatio Constantini’, cit., pp. 150-157; G. Töpfer, Das kommende Reich, cit., pp. 197-198.
46 A. Molnár, ColadiRienzo, Petrarca e le origini della riforma hussita, in Protestantesimo, 19 (1964), pp. 214-223, in partic. 216-219
47 P. Segl ...
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CONTI (de Comite, de Comitibus), Ildebrandino
Benjamin G. Kohl
Della nobile famiglia dei Conti di Segni nacque a Valmontone, nel Lazio meridionale, probabilmente all'inizio dell'ultimo quarto del sec. [...] si fermò a Valmontone nei possedimenti familiari. A Roma ebbe modo di assistere alla rivolta diColadiRienzo e il 29-30 luglio scrisse al suo vicario a Padova, Leonardo di San Sepolcro, una dettagliata lettera sulla personalità, il governo e la ...
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tavernaio
tavernàio (e tavernaro) s. m. (f. -a) [lat. tabernarius «bottegaio, oste», der. di taberna «taverna»]. – Proprietario, gestore di una taverna, oste (forme ant. o rare per taverniere): Niccolò, figliuolo di Lorenzo tavernaro, appellato...
tribunato
s. m. [dal lat. tribunatus -us, der. di tribunus «tribuno»]. – 1. In Roma antica, ufficio, dignità, carica di tribuno; collegio dei tribuni; il periodo di permanenza nella carica: il t. della plebe, il t. militare, ecc.; aspirare...