Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Enrico da Susa, detto l’Ostiense
Daniela Parisi
Enrico da Susa fu essenzialmente un giurista, ed è giudicato dalla storiografia «il canonista più importante e brillante del secolo XIII» (Pennington [...] generale, su cui non pretendiamo di avere cognizione e competenza adeguata, possiamo però dedurre che per nel pensiero e nell’azione dei papi del Duecento, in Diritto, persona e vita sociale, 1° vol., Milano 1984, pp. 52-65.
O. Nuccio, Il pensiero ...
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CAMINER, Elisabetta
Cesare De Michelis
Nacque a Venezia il 29 luglio 1751 da Domenico, storico e giornalista assai attivo ma di modeste ambizioni, e da Anna Meldini. Dopo aver ricevuto un'educazione [...] contemporaneamente aveva affrontato temi socialmente più vivi affrontando questioni di diritto. La definitiva estromissione del padre consentirà poi alla C. di formulare più puntuali progetti: "s'egli è vero che le cognizioni dell'intelletto, per una ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Melchiorre Gioia
Francesca Sofia
Considerato ai suoi giorni il grande «restauratore» delle scienze economiche e l’«instauratore» di quelle statistiche, Melchiorre Gioia fu il principale interprete della [...] addizionali», infatti, bisogna intendere tutto ciò che accresce «la cognizione, la volontà, il potere dell’uomo in modo da ridurre è quel soggetto che, in quanto quintessenza della mobilità sociale, è in grado di trascendere gli sconfortanti dati ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Felix Anton Dohrn
Christiane Groeben
Nel 1872 lo zoologo tedesco Felix Anton Dohrn fondò a Napoli la Stazione zoologica, il primo istituto di ricerca indipendente e internazionale per la biologia marina. [...] la zoologia diventava giustificata come fonte straordinaria per la cognizione umana e le ho giurato completa fedeltà. Poteva delle persone, fondato su un senso del dovere e un entusiasmo sociale a nazionale e perciò un opera d’arte e non un processo ...
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BRUGI, Biagio
Alessandro Coletti
Nacque a Orbetello il 13 ag. 1855 da antica famiglia di magistrati e giuristi originaria di Bruges. Nel 1875 si laureò in giurisprudenza a Pisa, dove nei corsi di diritto [...] contrario l'esigenza di studiare il diritto in quanto parte della realtà sociale, "come fatto che chiude una idea e come idea che è è sua costante preoccupazione indicare nella precisa cognizione della norma, quale trovasi nella codificazione ...
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Psicoanalisi
Paolo Fabozzi
(XXVIII, p. 455; App. II, ii, p. 627; III, ii, p. 516; IV, iii, p. 83; V, iv, p. 321)
Nella seconda metà degli anni Ottanta assume particolare rilievo una questione che ha [...] pluralistica e relativistica, il cui oggetto sia la cognizione degli affetti e del dolore umano (Corrao 1989). 1992.
I. Hoffman, Some practical implications of a social-constructivist view of the psychoanalytic situation, in Psychoanalytic dialogues ...
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Mutis, Álvaro
Ines Ravasini
Scrittore colombiano, nato a Bogotá il 25 agosto 1923. Dopo aver trascorso l'infanzia in Belgio, dove suo padre era diplomatico, fece ritorno in Colombia e frequentò il liceo [...] sfocerà in un gesto vano; da tale angoscia emerge la cognizione dell'illusorietà che domina l'esistenza e la poetica della inutilità delle rivoluzioni e dell'assenza di progresso morale e sociale, M. si ribella all'insensatezza del mondo moderno che ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] se fa "strage delle illusioni", il sollevarsi dei popoli alla cognizione della vanità delle cose è un valore intrinseco, ancorché nel caso italiano origini un cinico allentamento dei legami sociali: in un'ottica, comunque, non disposta a confondere l ...
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Ansia, depressione, stress
Umberto Galimberti
Ansia
Il termine ansia è spesso assimilato a quello di angoscia perché la distinzione terminologica è reperibile solo nelle lingue di origine latina. In [...] che dalla depressione si esce correggendo la cognizione delle proprie esperienze e la distorsione del sentire dei primi anni Settanta, appare come il simbolo dell’oppressione sociale e non più come una malattia mentale, questo è appunto dovuto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Girolamo Savonarola
Gian Carlo Garfagnini
Girolamo Savonarola appartiene a quella schiera di predicatori e riformatori religiosi che segnarono il passaggio della cultura spirituale e politica italiana [...] ben ordinato, ma anche ridurre l’importanza del clero nella struttura sociale: parte tra le parti e coordinata all’insieme, con un ogni uomo che, nella ragione e attraverso di essa, ha cognizione del bene:
in tutto il predicare che io ho fatto, ...
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capitale3
capitale3 s. m. [uso sostantivato dell’agg.]. – 1. a. Propriam., secondo l’etimologia della parola, la somma principale di denaro, rispetto alla somma minore rappresentata dagli interessi da quella prodotti (e appunto in questo sign....
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...