Agli inizi del 21° sec., il mondo contemporaneo è un universo di disuguaglianze estreme. Nonostante l’incertezza delle stime, sappiamo che è vastissima la popolazione dei poveri e poverissimi che soffrono [...] di accedere ai mezzi di comunicazione, della difficoltà di acquisire prestigio sociale o mobilitare sostegno. Ostacola inoltre la tutela dei diritti, impedendo di averne cognizione o di sostenere spese legali.
Un’ampia letteratura si è sviluppata ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Labriola
Alberto Burgio
Nato in una famiglia «patriottico-liberale», Antonio Labriola divenne socialista – poi comunista – «per il disgusto del presente ordine sociale» (così scrive nel 1889). [...] «utilità») gli appare ora dettato dalla necessità di salvaguardare la coesione sociale (di «contemperare l’individualismo col socialismo») regolando gli antagonismi tra le classi. E la cognizione delle gravi condizioni del Paese lo induce a una prima ...
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La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] . Dell’utente contano, in pragmatica, la collocazione spazio-temporale e sociale, ma anche le intenzioni, le credenze e altri stati mentali, loro pertinenza ottimale sarebbe una costante della cognizione umana. Si ritiene oggi probabile che nell ...
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Settimio Severo e gli altri imperatori dopo Marco
Andrea Giardina
Il principe tra i grandi e il popolo
Il cap. xix del Principe dal titolo De contemptu et odio fugiendo («Come sottrarsi al disprezzo [...] un requisito sufficiente, perché questo altera gravemente gli equilibri sociali. M. non si pone – perché la materia offerta 28098; G. Inglese, Per Machiavelli. L’arte dello stato, la cognizione delle storie, Roma 2006; «Pigliare la golpe e il lione». ...
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Infanzia
Giulio Seganti
Adriana Guareschi Cazzullo
Franco Cambi
L'infanzia (dal latino infantia, da infans, composto di in-, negativo, e participio presente del verbo fari, "parlare", letteralmente [...] e i vari livelli della corrispondenza tra cognizione e affettività. I dati neurobiologici depongono per doppiamente marginale: non ha voce benché sia dappertutto; vale poco (socialmente, culturalmente) e pertanto è lasciato, molto spesso, a sé stesso ...
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AIDS
Giuseppe Visco
Ubaldo Visco Comandini
Silvia Franceschi
È la sigla dell'inglese Acquired immune-deficiency syndrome, "sindrome da immunodeficienza acquisita", malattia causata da un virus che [...] epidemiologico, questa fase, ovviamente legata al problema sociale ed economico della droga, rappresenta però soltanto una soggetti che avevano ricevuto trasfusioni di sangue. La cognizione che sangue ed emoderivati trasmettessero l'AIDS fu accettata ...
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Maurizio Ambrosini
Le ripetute crisi politiche derivanti dagli arrivi di persone in cerca di asilo, le condizioni drammatiche dei viaggi e le tragedie umanitarie che li colpiscono hanno contribuito a [...] anche minorenni, rifugiati stessi che vantano qualche cognizione nautica e si ripagano il prezzo del viaggio in una sola direzione, quella di una presunta maggiore accettazione sociale. Per contro però disseminarli avrebbe almeno due limiti. Primo, ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] ricerche (oggi Istituto di scienze e tecnologie della cognizione). La denominazione Lingua dei segni italiana (LIS) l’Italia il 30 marzo 2007 dal ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero. In alcuni articoli significativi di questa Convenzione ...
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DONI, Anton Francesco
Giovanna Romei
Nacque il 16 maggio 1513da Bernardo di Antonio, forbiciaio, a Firenze, nel quartiere di S. Lorenzo.
In una lettera del 3genn. 1549, da Firenze, rispondendo a B. [...] che io ho veduto a penna e che me n'è venuto cognizione" (proemio); ambedue le parti ricompaiono presso Giolito nel 1557 e nel '"avaro", il "mercante" e circa l'instabilità dell'ordinamento sociale, nel dialogo tra "Savio e Pazzo" il D. costruisce ...
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La grande scienza. Scienza cognitiva
Domenico Parisi
Scienza cognitiva
Nella seconda metà del XX sec. le ricerche riguardanti il comportamento umano sono state effettuate in gran parte nell'ambito [...] continuato a esplorare nuovi aspetti e nuovi modelli della cognizione riproducibili al computer, con l'evidente vantaggio di aver modo possono influenzarsi a vicenda attraverso l'interazione sociale, la comunicazione e il trasferimento di risorse che ...
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capitale3
capitale3 s. m. [uso sostantivato dell’agg.]. – 1. a. Propriam., secondo l’etimologia della parola, la somma principale di denaro, rispetto alla somma minore rappresentata dagli interessi da quella prodotti (e appunto in questo sign....
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...