NEOCOMPORTAMENTISMO
Nino Dazzi
. Per n. (o neobehaviorismo) s'intende quel movimento psicologico statunitense che, preso l'avvio all'inizio degli anni Trenta, ha conosciuto nel decennio 1930-40 il suo [...] diverso che tenesse conto di esigenze disconosciute dalla prima impostazione di Watson, soprattutto di quelle cognitiviste. Di qui l'abbandono del tradizionale periferalismo watsoniano (negazione dell'importanza per la psicologia di elementi ...
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Abitudine
Lucia Genovese e Gianni Carchia
Il termine è dal latino habitudo (da habitus, "qualità, caratteristica, aspetto", a sua volta derivato da habere, "avere, possedere"). Il nesso che lega l'abito [...] di azioni, non spiega apprendimenti più complessi. Ciò sottolineano per es. le più recenti (e oggi più accreditate) teorie cognitiviste che, anche a tale riguardo, rivendicano il ruolo attivo e selettivo del soggetto. Ne deriva, in sintesi, una ...
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psicoterapia
Luigi Scoppola
La psicoterapia è un insieme di metodi e di tecniche psicologiche per la cura della patologia mentale. Nel tempo e nella evoluzione dei modelli, ha trovato vaste applicazioni [...] si sono differenziate varie scuole di formazione: in questo campo praticano anche altri operatori che fanno riferimento al cognitivismo e al comportamentismo. La p. di coppia è un intervento terapeutico finalizzato ad aiutare i coniugi/conviventi in ...
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L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace.
Le origini e l’età antica
La Grecia. L’arte retorica (➔ oratoria) nasce in Sicilia, a Siracusa, con Corace e l’allievo Tisia (5° sec. a.C.), [...] , sociologia, psicologia ecc.), ha influito particolarmente sulla teoria dei mezzi di comunicazione di massa. Anche le teorie cognitiviste puntano a un recupero della r., soprattutto delle figure, come analisi dei meccanismi dell’uso traslato nel ...
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sostanza
Nozione che viene determinandosi nella filosofia antica a partire da Aristotele, il quale la designa con il termine οὐσία, che indica la forma intesa in relazione all’individuo concretamente [...] sul linguaggio di Wittgenstein. Tale ‘perdita di senso’ del concetto di s. ancora orienta sia le prospettive cognitiviste sia le riflessioni della filosofia analitica ove Strawson ha riassorbito il problema della s. entro quello delle modalità di ...
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Comunicazione e cognizione
Stefano Gensini
Il modello corrente della comunicazione
Chi, verso la fine del primo decennio del 21° sec., provi a interrogare Internet, dando come chiave il termine comunicazione, [...] ’) risultavano dialetticamente connessi da un punto di vista sia evolutivo sia fenomenologico. Di questa tradizione giunge al cognitivismo solo la versione estremizzata e spesso amatoriale di Benjamin Lee Whorf (presentata in celebri saggi degli anni ...
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cognitivismo
s. m. [dall’ingl. cognitivism, der. di cognitive «cognitivo»]. – Orientamento della psicologia sperimentale (detto anche psicologia cognitiva) che privilegia lo studio dei processi cognitivi (percezione, memoria, ragionamento,...
cognitivista
agg. e s. m. e f. [der. di cognitivismo] (pl. m. -i). – Relativo al cognitivismo: l’approccio c.; terapia c. (v. psicoterapia); o seguace del cognitivismo: uno psicologo c., una cognitivista.