CARLO ALBERTO, re di Sardegna
Giuseppe Talamo
Nato a Torino il 2 ott. 1798 da Carlo Emanuele, principe di Carignano, e da Maria Cristina Albertina, principessa di Sassonia Curlandia, venne tenuto a [...] convocato quel Consiglio compiuto che si sarebbe dovuto riunire ogni anno con l'intervento di tutti i consiglieri.
La riforma dei codici fu il settore in cui si esplicò con indubbi risultati l'attività riformatrice del re. C. A. fin dal giugno 1831 ...
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LIAZARI, Paolo (Paulus de Eleazaris, Paulus de Liazaris)
Andrea Bartocci
Figlio di Guidotto, nacque a Bologna intorno agli anni Novanta del secolo XIII; fu allievo di Giovanni d'Andrea nella città natale [...] (Maffei, 1995, p. 176*), i dicta e le apostillae sul Sextus, citati da Diplovatazio (p. 260) e le addizioni ai margini dei codici del Liber extra e del Sextus (Maffei - Liotta - Ascheri; Kuttner - Elze, I, p. 172; II, pp. 69 s., 76). Altre addizioni ...
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LEONE (Leone Arciprete)
Paolo Chiesa
Fu al servizio del duca di Napoli Giovanni (III) e di suo figlio Marino (II) intorno alla metà del X secolo; per essi L. si recò a Costantinopoli presso gli imperatori [...] in epoca precedente alcune versioni latine, eseguite forse nella tarda antichità; ma il fatto che essi siano tramandati nel codice in una forma linguistica assai distante da quella presente negli altri testimoni fece per lungo tempo pensare che si ...
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CAPOCCI, Giovanni
Agostino Paravicini Bagliani
Secondo le antiche genealogie della famiglia Capocci, risalenti al secolo XVII, il C. sarebbe stato fratello di quel "Bobo Capotianus", priore degli hostiarii [...] A. Rota, Ilcodice degli "Statuta Urbis" del1305 e i caratteri polit. della sua riforma, ibid., LXX (1947), p. 153; F. Bartoloni, Codice diplomatico del Senato romano, I, Roma 1948, pp. 63 s. n. 37; A. Rota, Il "Consilium Urbis" del sec. XII, in Arch ...
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CANETOLI, Pietro (Petrus da Canitulo, de Chanitulo, de Canedulo, de Cannetulo)
Mirella Tocci
Figlio di Marco, apparteneva ad una antichissima e ricca famiglia bolognese di parte guelfa dei Geremei, avversa [...] a favore dei lettori dello Studio ne compare uno per la somma di lire 50 intestato al C. per lettura straordinaria del codice; nell'anno successivo gli viene corrisposto ancora il medesimo salario (Sighinolfi, pp. 180 n. 3, 329 n. 1). La presenza del ...
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BOLOGNA, Giovanni
Sergio Camerani
Nato a Pontremoli da Paolo e da Teresa Mastrelli il 30 luglio 1781, fu educato dal fratello maggiore, arciprete. Studiò prima a Parma, poi a Pisa, dove si laureò in [...] polizia e del sistema carcerario, che era molto arretrato e, infine, dal 1838 partecipò agli studi per la riforma del codice penale.
Nel 1847 si dimise dalla presidenza del Buon Governo, soppressa subito dopo; passò alla Consulta, poi al Consiglio di ...
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FALCANDO, Ugo
Glauco Maria Cantarella
Sotto questo nome compaiono nella loro editio princeps, curata da Gervasio di Tournay, pubblicata a Parigi nel 1550, due opere di ambiente siciliano del sec. XII: [...] alla minaccia sveva dopo l'inattesa morte di Guglielmo II (1189). Poiché Gervasio di Tournay si è basato per la sua edizione su un codice che non è giunto sino a noi, e poiché il F. non appare citato nel testo delle opere né ricorre nelle fonti coeve ...
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MANNELLI, Amaretto
Arianna Terzi
Nacque a Firenze negli anni Trenta del XIV secolo da Zanobi di Lapo di Coppo.
I Mannelli, magnati fiorentini di un'antica casata d'Oltrarno, avevano torre, case e altre [...] archivi privati di Firenze, in Atti del IV Congresso storico italiano… 1889, Firenze 1889, p. 11; Fioretti di sancto Francesco. Codice di A. M. (1396), Foligno 1923; E. Levi, Botteghe e canzoni della vecchia Firenze, in Nuovi Studi medievali, III ...
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PIPINO, Francesco
Marino Zabbia
PIPINO, Francesco. – Nacque a Bologna verso il 1270, da Rodaldo, membro di una famiglia di cui sono noti altri componenti che furono giudici e notai.
Entrato prima del [...] stampe, e fu a sua volta punto di partenza per volgarizzamenti (ora si può leggere in un’edizione condotta sul codice Firenze, Biblioteca Riccardiana, 983: cfr. Liber domini Marchi Pauli de Veneciis).
Negli anni in cui risiedeva tra Padova e Bologna ...
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GIOVANNA I d'Angiò, regina di Sicilia
Andreas Kiesewetter
Nacque nel dicembre 1325, primogenita dell'unico figlio di re Roberto d'Angiò, Carlo duca di Calabria, e della sua seconda moglie Maria di Valois. [...] di E. Baluze - G. Mollat, I-IV, Paris 1916-22, ad ind.; R. Trifone, La legislazione angioina, Napoli 1921, pp. 285-310; Codice diplomatico barese, X, XII, XV, XVII-XIX, Trani 1927-71, ad ind.; G.M. Monti, Alcuni documenti sconosciuti di G. I, in Id ...
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codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro manoscritto formato di più fogli, in opposizione...