Tra i possibili criteri di classificazione del testo in generi o tipi (➔ testo, tipi di) è invalso – soprattutto in ambito didattico – un modello di carattere funzionale-cognitivo basato sull’intersezione [...] ”») e un fatto presente, esito di un giudizio del parlante («l’odierna necessità di “libri di iconografia accanto al codice dei Beni Culturali”»):
(28) Negli anni cinquanta, per significare l’importanza della ricerca storico-critica nel progetto di ...
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Gioco di parole è un’espressione comune di significato non univoco che viene impiegata anche in contesti tecnici.
In senso generico, per gioco di parole si intende l’attività verbale (e il suo risultato) [...] (per es., a un lapsus).
Non convenzionale è, per es., l’invenzione linguistica in cui il parlante commuta il codice dalla lingua che condivide con il suo interlocutore in un linguaggio indeterminato, secondo le modalità del ➔ grammelot teatrale. Nel ...
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CENNINI, Piero
Marco Palma
Nacque a Firenze il 24 ag. 1444 dal famoso orafo Bernardo e da Angiola di Antonio di Piero del Rosso, primo di quattro figli. Dopo gli studi grammaticali con Pietro Fanni [...] classica, VIII(1900), p. 216; R. Sabbadini, Le scoperte dei codici latini e greci ne' secoli XIV e XV, I,Firenze 1905, p pp. 14, 42, 67, 69, 104; D. Fava, La mostra di codici autogr. in onore di G. Tiraboschi, in Accademie e Biblioteche d'Italia, VI ...
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BELTRAMI, Achille
Piero Treves
Nato a Brescia il 4 ott. 1868, frequentò la scuola media nella sua città, dai monumenti di questa e dalle sue tradizioni storiche derivando ispirazione allo studio dell'antichità [...] anzi sicuramente memorabile alla storia degli studi latini mercé la scoperta, nella Biblioteca Queriniana di Brescia, del codice, assai probabilmente bobbiese, delle Epistulae morales di Seneca, dal B. illustrato anzitutto in due articoli della ...
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cifre e cifrari
Leopoldo Benacchio
Per capirsi e per non farsi capire
Le cifre sono i simboli che utilizziamo per comporre i numeri: nel sistema di numerazione da noi adoperato sono quindi i simboli [...] più semplice
Il più antico dei cifrari conosciuti è descritto nella Bibbia. Nel libro di Geremia, infatti, viene usato un codice molto semplice per cifrare la parola Babele. La prima lettera dell'alfabeto ebraico (aleph) viene scambiata con l'ultima ...
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Botanica
F. biologica Insieme di piante che, anche se sistematicamente lontane, hanno in comune caratteri ecologici e di adattamento. Tra i vari sistemi di classificazione delle f. biologiche, il più noto [...] ., un impegno a stipulare verbalmente un contratto di vendita immobiliare).
In particolare, l’art. 26 delle Disposizioni preliminari al codice civile del 1942 disponeva che la f. degli atti tra vivi e degli atti di ultima volontà fosse regolata dalla ...
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ANDREOZZI, Alfonso
Anna Buiatti
Nato a Firenze nel 1821, studiò legge a Pisa, dove si fece notare per il suo atteggiamento ribelle d'ispirazione democratica. Subì, infatti, varie persecuzioni e, nel [...] un contributo allo studio del diritto comparato; così in queste pagine, scritte negli anni in cui si preparava il nuovo codice italiano, l'A. prendeva posizione contro la pena di morte e contro l'ergastolo, si orientava decisamente verso il concetto ...
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In genere, tendenza a dare particolare importanza alla funzione di ciò che si considera, a vedere un problema sotto l’aspetto della funzionalità.
Architettura
Tendenza a considerare i principi e le basi [...] referenziale, incentrata sul referente, diretta a fornire informazioni su di esso; la funzione metalinguistica, incentrata sul codice, diretta a evidenziarne le modalità di funzionamento; la funzione poetica, incentrata sul messaggio, diretta a ...
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Italiano
"Sao ko kelle terre per kelle fini
que ki contene trenta anni le
possette parte Sancti Benedicti"
(Placito di Capua)
Italiano, oggi: l'antico, il nuovo
di Gian Luigi Beccaria
14 marzo
Si apre [...] dei film e delle canzoni (entrambi prodotti largamente esportati) è piuttosto legata al contesto del parlato e fruisce di codici e registri linguistici ben più diversificati. La radio e la televisione utilizzano una lingua ancora più varia, nella ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] quali lezioni o conferenze (Pietrandrea, Russo, in Verbal and signed languages, 2007).
La modalità di trasmissione di un codice influenza la possibilità di isomorfismo con la realtà che si vuole rappresentare: le lingue vocali permettono un’iconicità ...
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codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro manoscritto formato di più fogli, in opposizione...