GIOVANNI da Mantova
Carlo Albarello
Nato presumibilmente nella seconda metà del secolo XI, G. è noto per l'esegesi applicata al testo sacro, tradita da un unico manoscritto (Berlino, Staatsbibliothek, [...] Ms. theol. lat. 8° 167) dell'inizio del XII secolo. Il codice contiene un commento al Cantico dei Cantici (cc. 1r-132v) e un altro, il Liber de sancta Maria, sulle pericopi del Vangelo di Luca relative alla Vergine (cc. 133r-153v). Da queste due ...
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BARTOLI, Bartolomeo de'
Gianfranco Orlandelli
La prima notizia sulla vita del B., amanuense bolognese, ci deriva dalla registrazione di un contratto privato effettuata all'Ufficio dei Memoriali del [...] legge la stanza dedicata alla Virtù o alla Scienza stessa. La poesia è posta evidentemente al servizio della ornamentazione del codice: per un più ampio esame dell'una e dell'altra si rinvia comunque alla edizione ed alla riproduzione integrale del ...
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ALEOTTI, Ulisse
Paolo Rizzi
Letterato e umanista veneziano del sec. XV. Nato in data sconosciuta, fu ammesso nel 1421 alla cancelleria ducale: nell'aprile 1424 è ricordato tra i giovani che dovevano [...] stor. d. letter. ital., XXXIV (1893), p. 308; G. Tauro, Dieci sonetti inediti di un poeta padov. nel '400, Roma 1898 (dal codice III. D. 22 della Biblioteca Estense di Modena); A. Segarizzi, U. A. rimatore del sec. XV, in Giorn. stor. d. letter. ital ...
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BUZZACARINI, Francesco
Gianni Ballistreri
Nato a Padova da nobile famiglia, forse intorno al 1440 da Arcoano, frequentò probabilmente lo Studio della sua città, interessandosi particolarmente alle lingue [...] ), allo Zane e al Barozzi (dal cod. CM 422, cc. 56v-62, della Bibl. civica di Bergamo); poesie latine del B. si trovano anche nei codici Lat. XII 16, cc. 4 ss., e Lat. XIV 267, c. 3v, della Bibl. Marciana, e Vat. lat. 3145, cc. 73-83, della Bibl ...
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CATTANEO, Danese
Silvia Macchioni
Giuseppe Gangemi
Figlio di Michele, mercante, e di Gentile degli Alberti, originari di Colonnata nelle Alpi Apuane, il luogo di nascita è incerto: il Vasari lo dice [...] già stabilito il Temanza, che il suo apprendistato presso il Sansovino fosse già avvenuto a Roma. Va notato tuttavia che il codice Chigiano, mentre parla di rapporti di amicizia con il Sansovino e altri personaggi, ricorda come maestri del C. "M.o ...
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GIAMBERTI, Giuliano, detto Giuliano da Sangallo
Pier Nicola Pagliara
Figlio di Francesco di Bartolo di Stefano di Giamberto, nacque a Firenze nel 1445 oppure nel 1452.
Per la data di nascita le indicazioni [...] (c. 17v), di S. Maria delle Carceri (c. 19r) e di Poggio a Caiano (c. 19v). Vari disegni corrispondono a quelli del Codice Barberiniano e alcuni di quelli tratti dall'antico sono serviti come fonti per i progetti del G. (Hülsen, II, pp. XXXVI e LII ...
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FLORIANO (Florianus)
Paolo Bertolini
Quanto sappiamo della sua vita si trae essenzialmente da due lettere che egli inviò "ex monasterio Romeno" al vescovo di Treviri Nicezio (circa 526-566) e che, inserite [...] nella raccolta delle Epistolae Austrasicae, ci sono state conservate da un codice Vaticano del sec. VI, il Pal. lat. 869, noto come Codex Carolinus.
F. nacque sul finire del sec. V o nei primi del secolo VI, con ogni probabilità a Milano. Egli si ...
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BERENINI, Agostino
Stefano Rodotà
Nato a Parma il 22 Ott. 1858, si laureò in giurisprudenza in quella università e nel 1883 conseguì la libera docenza in diritto penale. Seguace della scuola classica [...] , I, Milano 1888, pp. 345-404; Teoria delle pene, ibid., I, ibid. 1888, pp. 91-341; Sul duello,in Appunti al nuovo codice penale, Torino 1889, pp. 71-73; La soggettività del reato…,Parma 1897; La subbiettività del reato, in Pel cinquantesimo anno d ...
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BELARDO d'Ascoli
Angela Codazzi
Visitò la Terra Santa forse nella prima metà del sec. XII. Di lui si sa solo quanto si legge alla fine della relazione che stese sul suo viaggio e che occupa gli ultimi [...] due fogli (141 b -142 b) del codice Vat. Lat. 1110: "Et ego frater Belardus de Esculo hec oinnia vidi et scrutatus fui et mihi notavi ut aliis possem veritatem dicere". Da questa nota risulta che B. fu un ecclesiastico e scrisse la descrizione per ...
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CIELO d'Alcamo
Niccolò Mineo
La prima notizia di un poeta di nome "Cielo" proviene dall'umanista Angelo Colocci, che, non sappiamo' in base a quali testimonianze, a lui assegna la paternità del famoso [...] Colocci - che indica il solo nome "Cielo" - è nella prima pagina (che è di sua mano), la 104v, dell'indice di questo stesso codice e anche in quello del Vat. lat. 4821 copia dello stesso Colocci del primo, e in una sua notazione del Vat. lat. 4817 (f ...
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codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro manoscritto formato di più fogli, in opposizione...