GIULIO Romano (Iulius de Pippis, de Ianutiis; Giulio Pippi, Giannuzzi)
Enrico Parlato
Figlio di Pietro de Pippis de Ianutiis, nacque a Roma nel rione Monti, a macel de' Corvi, vicino alla colonna Traiana, [...] nella bottega di Raffaello insieme con l'illustrazione del trattato di Vitruvio, la cui testimonianza più significativa è il codice di Fossombrone, di cui G. fu proprietario (Nesselrath, 1993). La decorazione interna fu coordinata da G., al quale ...
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GANTI, Giovanni Cristoforo (Gian Cristoforo Romano)
Matteo Ceriana
Figlio dello scultore Isaia da Pisa, uno dei principali tra quelli attivi a Roma alla metà del XV secolo, nacque in data non precisabile [...] e rilevare fin dalla sua giovinezza a Roma. Günther (1988; 1989), notando l'unicità di un disegno di base attica nel codice Foster III di Leonardo, ne ha supposto la derivazione da un modello del G. che annovera simili rilievi tra i fogli copiati ...
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FOGGINI, Giovanni Battista
Morena Costantini
Figlio di Agnolo e Isabella Sercetti, nacque a Firenze il 25 apr. 1652 (Baldinucci [1725-1730], 1975, p. 373; Lankheit, 1962, p. 268). Secondo la biografia [...] 1712) raggiunge la pienezza del suo stile che declina invece nelle poche imprese architettoniche della maturità, dove reimpiega un codice linguistico già definito in precedenza (Spinelli, 1992, pp. 199-213, 451-455).
In qualità di capo delle botteghe ...
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BORROMINI (Boromino, Bormino, Bromino, Brumino), Francesco
Nino Carboneri
Figlio di Giov. Domenico di Giov. Pietro Castelli e di Anastasia Garvo (Garovo), nacque a Bissone, sul lago di Lugano, il 27 [...] geniali rispondenze urbanistiche, qualificando lo spazio esterno come parte integrante delle sue creazioni. Fece proprio il codice degli ordini classici - e non poteva essere diversamente - piegandoli a interpretazioni audaci: la "bizzarria" fu per ...
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MALVASIA, Carlo Cesare
Maria Elena Massimi
Nacque a Bologna nel 1616, dal conte Anton Galeazzo (1577-1669) e dalla moglie legittima Caterina Lucchini, "femmina di bassa condizione" (Fantuzzi, pp. 149 [...] , la guida presentava informazioni schematizzate e segnalava con asterischi marginali le opere di maggior pregio, utilizzando un codice divenuto poi consuetudinario. Le pitture di Bologna apparvero con dedica al pittore Le Brun e con una lettera ...
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LOMAZZO, Giovanni Paolo
Roberto Ciardi
Nacque a Milano il 26 apr. 1538 da Giovan Antonio di Giorgio e da Francesca Mozzanica, originaria della zona di Melegnano.
Non si conosce l'attività del padre, [...] artistica, in quanto modello dei rapporti matematici su cui si fonda l'essenza della natura e perciò codice al quale rapportarsi per organizzare la teoria delle proporzioni dei corpi, degli edifici, di ogni realtà rappresentabile, oltrepassando ...
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LONGHI (Falca), Pietro
Francesco Sorce
Nacque il 15 nov. 1701 a Venezia e fu registrato nel libro dei battesimi della parrocchia di S. Margherita con il cognome del padre, Piero Falca, che esercitava [...] allo stesso periodo anche la cosiddetta Ambasciata del moro, conservata a Ca' Rezzonico. Nell'opera, costruita in base a un codice ormai assestato, il L. inserì l'immagine di un paesaggio con figure à la Francesco Zuccarelli, seguendo la prassi cui ...
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DE DONATI
Janice Shell
Paolo Venturoli
Famiglia di scultori, pittori e artigiani milanesi operanti tra il 1480 e il 1530. Attraverso i documenti è noto il nome di Giovanni, che sappiamo ancora vivo [...] di Caspano in Valtellina, in Riv. archeol. dell'antica provincia e diocesi di Como, CXIII (1936), pp. 215-224; R. Maiocchi, Codice diplomatico artistico di Pavia dall'anno 1330 all'anno 1550, I, Pavia 1937, pp. 288 s. doc. n. 1224, 294 doc. n ...
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GADDI, Agnolo
Ada Labriola
Figlio di Taddeo e nipote di Gaddo, fu attivo come pittore a Firenze e a Prato tra l'ottavo e l'ultimo decennio del Trecento. Il G. risulta documentato per la prima volta [...] Tempesti, Milano 1984, p. 30; Il Libro di Antonio Billi (circa 1500-30), a cura di C. Frey, Berlin 1892, pp. 10 s.; Il codice Magliabechiano (circa 1530-56), a cura di C. Frey, Berlin 1892, pp. 60 s.; G. Vasari, Le vite… (1550), a cura di L. Bellosi ...
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MARAGLIANO, Anton Maria
Daniele Sanguineti
Nacque a Genova da Luigi, di professione fornaio, e da Monica Maragliano. Fu battezzato nella locale chiesa di S. Stefano il 18 sett. 1664. Lo zio Giacomo [...] opere, caratterizzate da volti allungati e panni roboanti, sono il risultato di un processo di elegante stilizzazione del codice maraglianesco. Il costante riferirsi allo stile del M. è esemplificato dal "riadattamento" che Giovanni eseguì nel 1767 ...
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codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro manoscritto formato di più fogli, in opposizione...