Ufficiale italiano (Orbetello 1857 - Livorno 1935), autore di un Codice cavalleresco italiano (1892; 16a ed. 1929) e di altri scritti specialmente di carattere cavalleresco e sulla scherma. ...
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In diritto, uno dei tipi fondamentali delle persone giuridiche (➔ persona), denominato associazione nel codice civile vigente.
In periodo fascista, dal 1922, si chiamarono c. i sindacati organizzati nella [...] Confederazione nazionale delle c. sindacali che avrebbero dovuto organizzare unitariamente i datori di lavoro e i lavoratori. Dopo i ‘patti’ di palazzo Chigi (1923) e di palazzo Vidoni (1925), che sancirono ...
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Dracone (o Draconte)
Dracone
(o Draconte) Legislatore ateniese (7° sec. a.C.). Fu autore del primo codice scritto della città (forse 621 a.C.); di esso rimanevano in età classica le leggi sui reati [...] fine del sec. 5°. Per la severità le leggi di D. furono qualificate come «scritte col sangue». L’importanza del codice di D. è soprattutto nell’aver sottratto, fissando per iscritto le norme di diritto consuetudinario, l’interpretazione di esse all ...
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Uomo politico francese (Limoges 1820 - Neuilly-sur-Seine 1888). Avvocato, membro (1849) della commissione di riforma del codice di procedura penale, bâtonnier nel 1866 e 1867, fu dell'opposizione liberale [...] durante il Secondo Impero (difese Proudhon, nel processo intentato al libro L'Église et la Révolution, e É de Girardin). Nel 1877 difese L. Gambetta processato per alcune affermazioni antigovernative fatte ...
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Nobile famiglia boema, stabilitasi nel 15º sec. in Moravia, di cui si ricordano Jirí (m. 1613), compilatore di un codice da lui detto Codex Sedlnickianus, Josef (v.) e Leopold (v.). ...
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Uomo politico spagnolo (Villel, Teruel, 1773 - Tolosa 1842) di tendenze reazionarie. Ministro (1824-1832) di Grazia e Giustizia, fece pubblicare un codice penale e un codice commerciale; la sua attività [...] fu caratterizzata da ogni sorta di arbitrî antiliberali. Divenuto carlista, convinse Ferdinando VII, moribondo, a restaurare la legge salica (poi, peraltro, abolita definitivamente). Per questo, divenuta ...
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Uomo politico boliviano (n. Sucre 1881 - m. 1942). Giurista, rettore dell'università di S. Francesco Saverio a Sucre (1917-20), autore del codice di procedura civile e del codice penale, fu deputato (1920-23), [...] ministro della Pubblica Istruzione (1921), della Guerra e Colonizzazione (1922), senatore (1924-26), ministro plenipotenziario in Messico (1920) e nel Perù (1924-25). Venne eletto presidente della Repubblica ...
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Storico, giurista e uomo politico romeno (Cernăuţi 1812 - ivi 1874), discendente da antica famiglia nobile di patrioti. Tradusse in romeno il codice civile e penale austriaco; dopo aver preso parte ai [...] moti viennesi del 1848, fu deputato al parlamento imperiale in rappresentanza della sua provincia, la Bucovina, per la quale ottenne importanti concessioni. Membro dell'Accademia di Romania dal 1872, raccolse ...
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LUOSI, Giuseppe
Francesca Sigismondi
Nacque a Mirandola il 5 sett. 1755 da Giovanni, avvocato, e da Maria Cristina Boccabadati. Studiò prima presso i gesuiti nella sua città natale, poi a Modena, nell'Università [...] giudice e grande aquila, in La Cultura moderna. Natura ed arte, XXXV (1926), pp. 490-492; Id., G. L. di Mirandola ed i codici di Napoleone per il Regno d'Italia, in Pagine della Dante, IX (1930), pp. 2-4; Id., Napoleone I nel Consiglio di Stato del ...
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Storico (Lodi 1814 - Milano 1900); sacerdote; partecipò ai moti del 1848. Scrisse la Storia diplomatica della Lega Lombarda (1866) e pubblicò il Codice diplomatico laudense (2 voll., 1879-85). ...
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codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro manoscritto formato di più fogli, in opposizione...