di Bruno Moretti
Il termine mistilinguismo è usato correntemente come sinonimo di plurilinguismo sia per i casi in cui in una comunità sono presenti due o più lingue, sia per i discorsi prodotti da un [...] dà luogo a una nuova lingua. Quest’ultima è quindi ricollegabile solo in diacronia a fenomeni di plurilinguismo e il nuovo codice così creato può essere l’unica lingua conosciuta dai suoi parlanti e non implicare competenza nelle due lingue che hanno ...
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Gergo è un termine usato comunemente per indicare una varietà di lingua (o dialetto) dotata di un lessico specifico che viene utilizzato da particolari gruppi di persone, in determinate situazioni, per [...] . Il gergo, dal momento che risulta di solito incomprensibile fuori del gruppo che ne fa uso, si configura come un codice segreto, la cui funzione criptica, se da una parte esclude dalla comunicazione gli altri, i ‘diversi’, dall’altra rafforza i ...
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Il più antico tra i testi italiani noti, redatto per finalità pratiche, è anche la prima delle testimonianze sul linguaggio marinaresco volgare. Si tratta del cosiddetto Conto navale pisano, elenco di [...] ) l’inizio del XII secolo (➔ italiano antico), conservato da una pergamena poi usata come carta di guardia di un codice del Liber Sententiarum di Isidoro di Siviglia, ora alla Free Library di Philadelphia, in Pennsylvania.
L’ambiente marinaro era ...
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DE-
De- è un ➔prefisso derivato dal latino de-. Indica per lo più separazione, sottrazione, e si trova in alcune parole composte in cui il secondo elemento può essere:
– un sostantivo
decespugliatore, [...]
Il prefisso de- è usato soprattutto nella formazione di verbi ➔parasintetici, a partire da un sostantivo
decodificare (de + codice), derubricare (de + rubrica)
o da un aggettivo
defascistizzare (de + fascista), destabilizzare (de + stabile). ...
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Erudito, bibliofilo e collezionista (Roma 1529 - ivi 1600), figlio naturale di un Orsini del ramo di Mugnano. Canonico di S. Giovanni in Laterano; bibliotecario di Ranuccio e del card. A. Farnese, ne curò [...] , pietre incise, medaglie, quadri, ecc., che lasciò parte alla Biblioteca Vaticana (tra cui il Canzoniere autografo e il codice degli abbozzi di Petrarca), parte al cardinale O. Farnese (Napoli, Museo nazionale). Fu uno dei massimi esponenti della ...
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Nella retorica classica, figura consistente nel far terminare in maniera foneticamente uguale le parole che chiudono (o più raramente aprono) membri consecutivi del periodo, come cola o commi, anche di [...] testuale, ripetizione a breve distanza di parole graficamente uguali o che terminano in maniera uguale; essa causa facilmente l’omissione per salto del segmento di testo compreso fra i due elementi identici da parte del trascrittore di un codice. ...
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Calligrafo (n. a Cornedo Vicentino, vissuto nella seconda metà del sec. 15º e nella prima metà del sec. 16º). Fu copista di codici di presentazione, disegnatore di caratteri corsivi intagliati in legno [...] sua vita, numerosi sono i manoscritti e le edizioni che illustrano la sua opera. Dal 1510 operò a Roma come amanuense (codice firmato e datato dell'Itinerario nello Egypto di L. da Varthema, dedicato a V. Colonna) e come editore della stessa opera ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] prendendo il fiorentino trecentesco come base (➔ italiano standard). A dimostrazione della rapidità dell’italiano nel conseguimento di un codice scritto unitario, si consideri che la Francia e la Spagna, tra le altre, compilarono i propri vocabolari ...
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OVVERO
La congiunzione ovvero (anche nella forma ovverosia) svolge oggi soprattutto la funzione di congiunzione ➔dichiarativa, coordinativa o subordinativa
CIA, ovvero Central Intelligence Agency
Questo [...] diretto del parcheggio con custodia o lo dia in concessione ovvero disponga l’installazione dei dispositivi di controllo (Nuovo codice della strada)
La vecchia signora Garac, per ingenuità ovvero per arte, aveva l’aria d’avermi nominato suo cavalier ...
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Scienza linguistica volta a studiare gli elementi che più lingue, di elevata cultura o di uso internazionale, hanno in comune o per parentela genetica o per contatto. Più in particolare, si occupa del [...] quello microscopico (studi di J.J. Gumperz sulle funzioni che, in determinate reti sociali, rivestono le alternanze di codice lungo i segmenti conversazionali).
Nel panorama delle situazioni di contatto linguistico, un posto a parte è riservato alle ...
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codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro manoscritto formato di più fogli, in opposizione...