Le parlate dei diversi gruppi zingari in Italia sono riconducibili al romanes (o lingua romani, romani čhib), una lingua ben definibile storicamente e strutturalmente, ma comprendente varietà dialettali [...] è mai paritario. Il concetto di diglossia (➔ bilinguismo e diglossia) va usato in relazione a contesti in cui il romanes è il codice meglio conosciuto, ma solo in ambito orale e familiare, mentre lingue di uso allargato (e scritto) sono (o erano) le ...
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Una delle fondamentali dimensioni di ➔ variazione linguistica è quella che nella linguistica continentale europea (con termine introdotto negli anni Sessanta da E. Coseriu; cfr. Coseriu 1973) è chiamata [...] si possono ritenere dei sottocodici in quanto il loro lessico pone corrispondenze significato-significante aggiuntive all’interno del codice lingua ed estranee al suo tronco comune.
A seconda della natura del lessico che definisce i sottocodici, si ...
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GIACOMINI TEBALDUCCI MALESPINI, Lorenzo
Anna Siekiera
Nacque ad Ancona il 29 febbr. 1552 da Jacopo di Lorenzo e da Elisabetta di Filippo Gondi. Per ragioni ereditarie i Giacomini avevano unito al cognome [...] 61, 89, 1599, 1612, 2437, 2534, 2563.
Per i manoscritti di opere greche autografi del G., cfr. G. Vitelli, Indice dei codici greci nella Riccardiana, in Studi di filologia classica, II (1894), pp. 510 s., 530 s., e A. Turyn, Studies in the manuscript ...
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Biologia
Sintesi enzimatica di RNA su uno stampo di DNA. Nelle cellule di tutti gli organismi viventi, la t. dell’RNA è una tappa obbligatoria per la sintesi delle proteine e consiste in una reazione di [...] in giudicato (art. 2668 c.c.).
L’art. 3 d.l. n. 669/1996 (convertito in l. 30/1997), ha inserito nel codice civile l’art. 2645 bis, che dispone la trascrivibilità dei contratti preliminari aventi a oggetto il trasferimento della proprietà di beni ...
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Neologismo
Giovanni Adamo
Valeria Della Valle
Origine del termine
Formato sulla base dell'aggettivo greco néos ("nuovo") e del sostantivo lógos ("parola, espressione"), il termine neologismo designa [...] in una nuova formazione lessicale consiste spesso nell'iniziale difficoltà a riconoscerla come familiare, quasi fosse un'alterazione del codice che permette a coloro che parlano la stessa lingua di comunicare tra loro. Per questo motivo, è naturale ...
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L’accordo (anche detto concordanza) è un fenomeno morfo-sintattico per il quale in un contesto sintattico definito le parole prendono una forma specifica tra le varie che possono assumere nell’ambito del [...] ) a. il creditore pignorante o uno dei creditori intervenuti può [/*possono] chiedere che il giudice proceda a nuovo incanto (Codice di Procedura Civile, art. 595)
b. ci sono studenti convinti che il Muro di Berlino lo abbiano eretto Hitler, oppure ...
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La comunità che si riconosce come Ladinia Dolomitica è formata da circa 30.000 persone, insediate in cinque valli a raggiera intorno al gruppo del Sella (fig. 1), nelle Alpi centrorientali. Il territorio [...] , il tedesco. I dialetti tirolesi germanici e quelli romanzi veneto-trentini – questi ultimi in forte calo – fungono principalmente da codici per la comunicazione informale non familiare e al di fuori della comunità locale e per i rapporti, anche ...
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Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il [...] 115)
(47) Tutti i cellulari infatti hanno sempre avuto una «carta d’identità»: un numero identificativo di 15 cifre, chiamato codice Imei, che si trova al loro interno, in genere nella batteria. Appare nel display digitando *#06# («La Repubblica» 15 ...
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Non è facile trovare una collocazione precisa del linguaggio militare nell’ambito dei ➔ linguaggi settoriali. Meglio sarebbe parlare di un linguaggio settoriale composito poiché, come avviene anche per [...] vicine a quelle del linguaggio specialistico: proprio per sveltire la comunicazione durante le azioni, ma anche per usare un codice non trasparente, in tutti gli eserciti della storia, e del mondo, si sono sviluppate forme di comunicazione gergali ...
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Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto [...] (XII-XIII secolo) – imponente raccolta di prediche in volgare –, la traduzione interlineare dell’omelia pseudo-agostiniana del codice 199 della biblioteca di Einsiedeln (Ugolini 1944: 180-181). Il filone religioso, assieme a quello notarile (➔ notai ...
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codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro manoscritto formato di più fogli, in opposizione...