Leonardo (Vinci 1452 - Amboise 1519), è una delle figure più note nella storia della civiltà umana: il suo nome è, per antonomasia, sinonimo di genio, non solo in italiano, ma in molte altre lingue del [...] , propria delle scritture private, e dall’altro come forma testuale di tradizione artistico-ingegneresca, propria dei taccuini e dei codici di appunti diffusi tra Quattro e Cinquecento. Solo con gli anni Leonardo sembra porsi in modo più netto il ...
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La pianificazione linguistica è l’insieme delle misure (linguistiche, legislative e sociali) che si adottano per alterare deliberatamente la composizione del ➔ repertorio linguistico di una comunità; è [...] e dell’appetibilità di uso di una specifica lingua, se contemporaneamente non si cerca di limitare la compresenza di altri codici; può anche però tendere a mantenere stabile o ridurre il plurilinguismo di una comunità, se è diretta al tentativo di ...
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COSMA da Matera
Maria De Marco
La scarsezza e la precarietà della documentazione a noi nota relativa a questo agiografo e traduttore dal greco, originario della regione di Matera e attivo intorno alla [...] , cod. Acta S. Silvestri, miscell., [sec. XII], ff. 89B-108A (descrizione in G. Gullotta, Gli antichi cataloghi e i codici della abbazia di Nonantola, Città del Vaticano 1955, pp. 183 s.; J. Ruysschaert, Les manuscrits de l'abbaye de Nonantola, Città ...
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CALONGHI, Ferruccio
Gerardo Bianco
Nacque a Cremona il 1º marzo 1866 da Bartolomeo e Annalena Mora. Si iscrisse alla facoltà di lettere e filosofia dell'università di Torino, dedicandosi allo studio [...] ); Ilcodice Beriano di Tibullo, in Atti della Reale Acc. delle scienze di Torino, LI (1916), pp. 1229-1252, 1431-1463; Il codice bresciano di Tibullo, in Riv. di filol. … classica, XLV (1917), pp. 38-69, 208-239, Tibulliana I, Alcune lezioni del cod ...
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Lingue, regno d'Arles
AAlberto Varvaro
Nel Duecento, la linea di separazione tra lingue germaniche e lingue romanze non corrispondeva in nessun caso al confine tra Regno di Germania e Impero, a est, [...] : nessuna per l'area dolomitica, mentre per quella altorenana abbiamo una misera prova di penna con cinque sole parole in un codice di S. Gallo del 1100 ca. e la cosiddetta versione interlineare di qualche frase di un testo attribuito a s. Agostino ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] scritta («Non dicere ille secrita a bboce») che attesta i tratti meridionali del romanesco medievale. Dai margini di un codice della Biblioteca capitolare di Verona, contenente un orazionale mozarabico, giunge l’altrettanto antico (c’è anche chi lo ...
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Pier Paolo Pasolini nacque a Bologna nel 1922 e morì a Roma nel 1975. Dell’esperienza espressiva straordinariamente multiforme di Pasolini, che fu, oltre che scrittore, anche regista cinematografico, ricordiamo [...] pasoliniano in Ragazzi di vita e in Una vita violenta sono il romanesco, la morfosintassi parlata e il codice letterario. Mentre nel primo romanzo sussiste ancora, nel contrasto spesso veicolato da intenti ironico-valutativi, una divaricazione tra ...
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POLITI, Alessandro
Maria Pia Paoli
POLITI (Puliti), Alessandro. – Nacque a Firenze 10 luglio 1679 con il nome di Alessandro Giuseppe Maria, da Giovanni e da Vittoria Manelli.
Educato nelle scuole della [...] denaro per i suoi progetti e gli acquisti di libri e manoscritti, Politi si rammaricò molto di non aver potuto acquistare il codice greco delle Opere di Platone, risalente al X secolo, posseduto dai padri certosini di Firenze e che poi fu venduto all ...
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Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] e Seicento» (Residori 2009: 15). La produzione lirica conta oltre 1700 testi, nei quali la sostanziale obbedienza al grande codice del petrarchismo cinquecentesco non impedisce l’apertura a nuovi e originali sviluppi. Si pensi tra gli altri, e da ...
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FAERNO, Gabriele
Simona Foà
Nacque a Cremona nel 1510 da Francesco, notaio e letterato. Nel 1528 fu iscritto al Collegium notariorum della città natale, ed entrò quindi al servizio di Ermete Stampa. [...] 1718 delle Fabulae, a cura di Giovanni Antonio Volpi. Un'altra poesia latina del F. è stata recentemente rinvenuta in un codice della Biblioteca comunale di Como (4.4.26) e pubblicata con il titolo di Fortunae descriptio da R. Galli Salviati negli ...
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codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro manoscritto formato di più fogli, in opposizione...