Il punto (o punto fermo) è il segno d’interpunzione dotato del valore demarcativo più forte tra quelli che fungono da marche di confine sintattico.
Serve per indicare una pausa forte (intendendo con pausa [...] periodus.
Un’importante differenza del sistema interpuntivo antico rispetto all’attuale consiste nella netta distinzione, descritta in un codice estense del XV secolo, tra il segno coincidente con «il nostro punto fermo» (punctus planus fit in fine ...
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Glottodidattica
Benedetta Baldi
Negli ultimi anni la g. si è trasformata in una disciplina scientifica autonoma elaborando uno specifico quadro concettuale e teorico. Ne consegue un'evoluzione non soltanto [...] per definire gli elementi essenziali dell'approccio comunicativo, nel quale l'attenzione si sposta dalle conoscenze del codice alla loro efficacia comunicativa, che non può prescindere da condizionamenti contestuali e restrizioni d'uso. Di grande ...
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GHERARDO (Gerardo) da Cremona
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Nacque nel 1114, presumibilmente a Cremona. La data di nascita si ricava dal brano di una breve biografia che sarebbe stata redatta da alcuni suoi socii (colleghi e [...] laurenziano (Firenze, Bibl. Medicea Laurenziana, LXXXIX. sup. 45) contenente la versione di G. reca come data di composizione del codice l'anno 1175: i primi anni Settanta del XII secolo devono quindi essere accolti come terminus ante quem di questa ...
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Figlio naturale di Lorenzo Alberti, Leon Battista Alberti (Genova 1404 - Roma 1472) visse i primi anni lontano da Firenze, con il padre esule, in varie città dell’Italia settentrionale (Genova, Venezia, [...] , gli unici su cui si possano fare considerazioni di tipo grafico-fonetico e morfosintattico, non sono molti: le lettere, il codice Riccardiano 2608 per l’elegia Mirtia (l’unico relativo a un testo creativo ad avere una certa organicità), la citata ...
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GALLAVOTTI, Carlo
Roberto Nicolai
Nato a Cesena il 23 genn. 1909 da Giuseppe e da Immacolata Lopiano, si formò sotto la guida del latinista A. Rostagni prima all'Università di Bologna, dove conseguì [...] prima edizione a stampa di Teocrito, in Studi italiani di filologia classica, s. 2, XIII (1936), pp. 45-59; Un nuovo codice Atonita nel quadro della tradizione manoscritta di Teocrito, in Riv. di filol. e d'istruz. classica, XVII (1939), pp. 43-55 ...
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I glossari sono uno dei più antichi tipi di vocabolario, nato e sviluppatosi nel medioevo europeo, con qualche epigono più tardo. Si tratta di opere di varia natura, la cui struttura può variare dalla [...] ); il cospicuo (circa 2000 voci) glossario marchigiano di Cristiano da Camerino (inizio XV secolo); il glossario latino-veneto del codice V C 11 della Nazionale di Napoli (esemplato a Vicenza nel 1450) studiato da Gualdo (1999), di circa 300 lemmi ...
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Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente [...] della volontà del sovrano (espressione di questa preminenza sono, per es., l’art. 1 e seg. delle disposizioni. preliminari al codice civile italiano del 1942). Con il superamento delle monarchie assolute e l’avvento dello Stato liberale di diritto la ...
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La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] il pensiero stesso è mediazione, e la nozione di segno è fondata su rapporti di carattere inferenziale. Nel contrapporre codice e inferenza si è ipotizzato che il senso fondato inferenzialmente possa essere primario rispetto a quello codificato e che ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Criptologia e criptoanalisi
Mohamad Mrayati
Criptologia e criptoanalisi
La criptologia è una disciplina cui afferiscono tre branche principali: [...] , lavorerà il testo invertendo le tre fasi ossia comincerà dall'ultima fase per terminare con la prima.
L'utilizzazione di un codice è invece un metodo della criptografia secondo il quale una parola o una frase è sostituita da una parola, un numero o ...
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LINGUE, REGNO DI SICILIA
MMarcello Barbato
Ricostruire un quadro dei dialetti del Regno in età fridericiana risulta altamente problematico, non solo per i limiti della documentazione, ma anche perché [...] da Pagliaro al sec. XIII, sembra da spostare al Trecento; non è chiara la datazione delle glosse volgari del codice Z α IV della stessa Biblioteca. In ogni caso queste manifestazioni, che avranno una vitalità secolare, denunciano una situazione ...
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codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro manoscritto formato di più fogli, in opposizione...