FIAMMAZZO, Antonio
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Fonzaso (prov. di Belluno, ma diocesi di Padova) il 4 ag. 1851, da Odilone, fabbriciere e organista della parrocchiale del paese, poi anche giudice [...] che lo aveva pubblicato a Udine nel 1823-27.
Questo lavoro fu completato da un'AppendiceI (ibid. 1888), dedicata al codice Cernazai, appena scoperto, e da un'Appendice II, 1, Il commento delBambaglioli nel cod. "Fontanini", notizia (ibid. 1891), e 2 ...
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Filologo italiano (Roma 1905 - ivi 1979), figlio di Giuseppe. Prof. di filologia medievale e umanistica all'univ. di Macerata (1965) e dal 1966 alla Scuola Normale di Pisa. Entrato giovanissimo (1928) [...] , l'edizione della Collatio inter Scipionem, Alexandrum, Hannibalem et Pyrrum (1964), scoperta da B. L. Ullman in un codice dell'università della Pennsylvania, e quella, con traduzione e commento, della X egloga (Laurea occidens, 1968), oltre ai ...
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Una delle due forme (l’altra è la disputatio) che assumeva l’insegnamento nelle scuole medievali e nelle università fino a tutto il Rinascimento. Consisteva nella lettura, seguita da commento, delle opere [...] nel significato che il termine ha nella critica testuale, cioè il modo con cui una parola o una frase si trova scritta in un codice o in un testimone), è preferibile quella rappresentata da un vocabolo o da una frase più rari o difficili, la quale ha ...
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Scrittore medievale (n. in Spagna 769 o 779 - m., durante un viaggio nella Saintonge, 840); arcivescovo di Lione (816), dove era stato chiamato nel 792 dall'arcivescovo Leidrado. Scrisse contro l'adozianismo [...] (835-838) destituito dal suo ufficio. Interessante dal punto di vista della metrica è il suo Ritmo acrostico (Agobardo pax sit). Possedette un importante codice delle opere di Tertulliano (Codex Agobardinus), scrittore con cui ha evidenti affinità. ...
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Romanzo
Philippe Hamon
Jean-Pierre Morel
di Philippe Hamon, Jean-Pierre Morel
Romanzo
sommario: 1. Introduzione: racconto fantastico, letteratura, romanzo. 2. Il romanzo come enunciato. a) Il romanzo [...] gioco un narratore, più o meno esplicito, un lettore, il commento del narratore sul suo messaggio, e una serie di codici comuni a entrambi che risultano da una pratica storicamente e ideologicamente determinata.
a) Il romanzo come genere e come tipo ...
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CARMIGNANI, Giovanni
Aldo Mazzacane
Nacque il 31 luglio 1768 a San Benedetto a Settimo, nel contado pisano, da Giovanni Antonio, fattore, e Maddalena Barsacchi. La prima formazione fu quella tipica [...] . 104 s.; G. Giuliani, La mente di G. C., Pisa 1874; E. Pessina, Ildiritto penale in Italia da C. Beccaria sino alla promulgaz. del Codice Penale vigente (1764-1890), Milano 1906, pp. 54 s.; G. Canuti, G. C. e i suoi scritti di filosofia del diritto ...
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COLLENUCCIO (Coldonese, da Coldenose), Pandolfo
Eduardo Melfi
Nacque il 7 genn. 1444 a Pesaro da Matteo di Giovanni da Coldenose.
Nulla si sa della sua, prima educazione. Più documentati sono invece [...] dic. 1496-marzo 1497), durante la quale questi avrebbe inoltre avuto modo di approfondire le ricerche di vetusti codici avviate durante la prima missione in monasteri e vecchie biblioteche, e di raccogliere ulteriori materiali per una Descriptio, seu ...
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DAVANCINO (Davanzino) di Giovanni
Rosario Contarino
Di lui non abbiamo alcuna notizia, se non che è indicato come l'autore del cantare trecentesco toscano Il Bel Gherardino da due postille del cod. [...] non verso la fine, come suggerisce la data del codice. L'unico ragguaglio interno che si può desumere Morgante e i cantari trecenteschi, Firenze 1953, passim; E. Pasquini, Il codice di F. Scarlatti, in Studi di filologia italiana, XXII (1964), p. ...
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DOMENICO da Montecchiello
Liana Cellerino
Nacque forse nel primo quarto del XIV secolo da un Agnolo. Il luogo di nascita, riportato secondo diverse grafie nei documenti (Montechiello, Monticiello, Monticelli; [...] in prosa delle Eroidi di Ovidio di Filippo Ceffi e da uno dei volgarizzamenti in prosa (l'anonimo che si legge nel codice Laur. Gadd. 15 della Bibl. Laurenziana di Firenze e altri), che attestano la fortuna trecentesca delle storie troiane. In 42 ...
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BENCI, Amerigo
Yves Renouard-Eugenio Ragni
Figlio di Giovanni di Amerigo, uno dei principali collaboratori di Cosimo de' Medici, il B. nacque, forse, a Firenze, nella prima metà del sec. XV, dopo il [...] latini e greci - come è dimostrato dall'eccellente codice di Platone che donò nel sett. 1462 a Marsilio nel 1502 - secondo altri nel 1506 - abbandonò Firenze (cfr. Il Codice Atlantico di Leonardo da Vinci..., riprodotto e pubblicato dalla R. Accad. ...
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codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro manoscritto formato di più fogli, in opposizione...