Fondatore della setta giudaica dei Caraiti; fu dai suoi seguaci, verso il 760, proclamato antiesilarca; scrisse il codice (Libro dei comandamenti) della nuova setta, che comprese anche altre piccole sette [...] antirabbiniche ...
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Uomo politico francese (Limoges 1820 - Neuilly-sur-Seine 1888). Avvocato, membro (1849) della commissione di riforma del codice di procedura penale, bâtonnier nel 1866 e 1867, fu dell'opposizione liberale [...] durante il Secondo Impero (difese Proudhon, nel processo intentato al libro L'Église et la Révolution, e É de Girardin). Nel 1877 difese L. Gambetta processato per alcune affermazioni antigovernative fatte ...
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Rimatore fiorentino che combatté a Montaperti (1260) e fu attivo negli ultimi decennî del sec. 13º. Il codice Vaticano 3793 ci ha trasmesso la massima parte delle sue liriche (61 canzoni e oltre cento [...] sonetti) di varia intonazione e struttura tra provenzale e stilnovista, ravvivate da spunti popolari e realistici. Ma è poeta mediocre e più sperimentatore di varî temi e motivi che interprete di un suo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Avvocato, professore, uomo politico e magistrato, Luigi Borsari è una delle voci più rappresentative della cosiddetta paleocivilistica italiana. Giurista di vasti interessi e di solida preparazione tecnica, [...] p. 208): e cioè che «il diritto di godere e disporre della cosa nella maniera più assoluta» di cui parla il codice civile (art. 436), non esaurisca in realtà il fenomeno proprietario nella sua complessità storica, ma si limiti a definirne un modello ...
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Retore latino, autore di un dialogo Vergilius orator an poeta, di cui ci è stata tramandata in un solo codice la parte introduttiva contenente diverse notizie utili per la sua biografia: nato in Africa, [...] visse a Roma sotto Domiziano, quindi in Spagna, a Tarragona, infine di nuovo a Roma all'epoca di Adriano. Nonostante il diverso nome indicato dal codice, è probabilmente da identificare con L. Anneo Floro (v. la voce prec.). ...
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Giureconsulto (Napoli 1420 circa - ivi 1499) insegnò all'univ. di Napoli. Scrisse sulle consuetudini napoletane, un commentario al Codice (1494) e un trattato sulle successioni ab intestato (Venezia 1499; [...] Basilea 1556) ...
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Nome, o più prob. soprannome, di un Fiorentino ricordato da Dante come autore di una canzone, contenuta nel codice Vaticano latino 3793 in cui è attribuita a un "messer Osmano"; è scritta per derisione [...] del parlare dei Marchigiani, di cui raccoglie le particolarità più vistose ...
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Giurista e uomo politico svizzero (Roma 1794 - Lucerna 1875). Avvocato e magistrato in Lucerna, influì sulla redazione del codice civile (1831-39) e dei codici penale e di procedura penale (1836) per il [...] cantone di Lucerna. Opere principali: Erläuterungen des bürgerlichen Gesetzbuches des Kantons Luzern (1832-51); Geschichte der Stadt und des Kantons Luzern (1850-52) ...
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Giurista e letterato (Dipignano, Cosenza, 1821 - Napoli 1899). Alternò alla produzione giuridica (Principî del diritto penale applicati al codice delle Due Sicilie, 1854-55) e alle funzioni di magistrato [...] (dal 1860) una notevole attività letteraria con la pubblicazione, tra il 1845 e il 1858, di alcuni volumi di poesie, la collaborazione a giornali e periodici di tendenza liberale e la fondazione, nel 1856, ...
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Nobile famiglia boema, stabilitasi nel 15º sec. in Moravia, di cui si ricordano Jirí (m. 1613), compilatore di un codice da lui detto Codex Sedlnickianus, Josef (v.) e Leopold (v.). ...
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codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro manoscritto formato di più fogli, in opposizione...