ADALGISO
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È ricordato per la prima volta come conte di Parma il 15 giugno 835, nella sottoscrizione di una chartula traditionis della regina Cunegonda a favore del monastero di Santa Maria e S. Alessandro [...] (U. Benassi, Codice diplomatico parmense,I, sec. VIIII, Parma 1910, pp. 101-105). Non è sicuro che questo A. debba identificarsi con l'A. conte, che, nell'836, Ludovico il Pio mandò in ambasceria, con i vescovi di Magonza e Verdun e col conte Guarino ...
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Giurista bolognese (m. tra il 1220 e il 1232), uno dei più grandi rappresentanti della scuola dei glossatori. Le sue opere gli acquistarono, in Italia e fuori, fama indiscussa, tale da oscurare quella [...] (talora attribuite anch'esse ad A.) a varie parti del Corpus iuris civilis. Altre opere di A. sono: la Lectura sul Codice (lezioni raccolte dallo scolaro Alessandro di Sant'Egidio; edite varie volte tra il 1577 e il 1611); i Brocarda (raccolta di ...
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Esperto italiano di questioni carcerarie (Genova 1851 - Roma 1925). Entrato nell'amministrazione delle carceri giovanissimo, giunse al grado di direttore generale (1902-12); fu consigliere di stato. Apportò [...] importanti riforme al sistema penitenziario italiano, preludendo alle innovazioni penali apportate dal codice Rocco (1930). ...
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Giurista (Ascoli Piceno 1834 - Roma 1880); prof. di diritto civile nell'univ. di Modena, poi (1870) in quella di Roma; consigliere di Stato (1876), quindi (1877) alla Corte di cassazione di Roma; socio [...] corrispondente dei Lincei (1878). La sua opera maggiore, lasciata incompiuta, è il Codice civile italiano commentato (15 voll., 1870-85; 6a-8a ed., a cura di G. Venzi, 1927-30). Ebbero molta fortuna le sue Istituzioni di diritto civile italiano (5 ...
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Giurista italiano (m. 1338). Addottoratosi in diritto a Bologna nel 1305, dopo una breve parentesi a Castel San Pietro come professore di diritto, tornò a Bologna dove continuò a insegnare fino alla morte. [...] Scrisse letture sui Libri feudorum, commenti al Codice, questioni e pareri legali. Precorse il Poliziano e M. Vegio come critico delle fonti giuridiche. ...
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Ufficiale di marina inglese (Tetuán, Marocco, 1762 - Cheltenham 1820). Ebbe varî incarichi di rilievo, fra cui quello di comandante in Giamaica (1817-20). Nel 1806 guidò le forze navali operanti nell'America [...] merid. occupando Montevideo e Buenos Aires. Inventò un codice di segnalazione marittima e lasciò varî scritti. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Federico Paolo Sclopis
Laura Moscati
Federico Paolo Sclopis di Salerano può essere considerato una delle voci più significative della cultura giuridica piemontese e italiana. La sua vasta produzione [...] il proposito di attribuire a Amedeo Peyron e a Carlo Baudi di Vesme il giusto peso per la scoperta dei frammenti del codice Teodosiano; è a lui che si deve l’intento di far penetrare il mondo giuridico tedesco in Italia.
Emerge anche dalla biografia ...
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FELICE, Matteo
Gennaro Toscano
La prima opera documentata di questo miniatore napoletano attivo tra il 1467 e il 1493 è il ms. Pal. lat. 1740 della Biblioteca apost. Vaticana, contenente il De consolatione [...] , in Studi di bibliografia e di storia in onore di T. De Marinis, II, Verona 1964, pp. 311 ss.; T. De Marinis, Codici miniati a Napoli da M. F. nel secolo XV, in Contributi alla storia del libro italiano. Miscellanea in onore di L. Donati, Firenze ...
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Magistrato del Regno di Napoli (n. Lanciano 1565 - m. 1644), consigliere del Collaterale e del Supremo consiglio d'Italia, sotto Filippo II. Scrisse un Trattato dell'abbondanza (pubbl. 1638), ispirato [...] , un corpo di leggi, al quale, nell'intento di ottenere la sanzione regia, dette il nome di Codice filippino (Ius regni neapolitani ex constitutionibus, capitulis, usibus, pragmaticis, 6 voll., 1605-43); l'opera conservò tuttavia carattere ...
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JACOPINO da Reggio (Jacopino di Gerardo da Reggio)
Massimo Medica
L'origine reggiana di questo copista, attivo forse anche come miniatore nella seconda metà del Duecento, ci è tramandata da alcuni documenti [...] il prezzo di lire 24. Il 7 ott. 1284 lo ritroviamo in qualità di testimone in un atto di vendita di un codice "glosatum esceptis septem peciis et inluminatum de pena" ceduto dal maestro Consiglio di Giovanni di Matelica a Egidio di Tolosa di Brabante ...
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codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro manoscritto formato di più fogli, in opposizione...