Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Gian Pietro Chironi
Giovanni Cazzetta
Le tensioni che attraversano la cultura giuridica italiana tra Otto e Novecento si specchiano nell’opera di Chironi, caratterizzata da attenzione per il positivismo [...] di fede apparve ad alcuni una superficiale e confusa riduzione del diritto civile entro la dimessa veste di scienza del codice, ad altri una grave rottura del ‘felice connubio’ tra scienza e pratica (sul contrasto con Gianturco cfr. Alpa 2000, pp ...
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Famiglia nobile russa il cui capostipite (fine sec. 16º) fu Lukjan Ivanovič, da cui discese Grigorij Ivanovič (m. 1746), governatore di Novgorod. Da lui nacquero: Ivan Grigorevič (n. 1733), delegato di [...] e consiglieri di Caterina II; Fëdor Grigorevič (1741-1796), senatore, che lavorò attivamente nella elaborazione di un nuovo codice e fu poi promosso generale; Vladimir Grigorevič (1743-1831), direttore dell'Accademia delle scienze (1766-74), che nel ...
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Vescovo di Spoleto, mandato a celebrare la Pasqua in Roma nel 419, per l'esilio di papa Bonifacio I e del suo competitore Eulalio. Gli sono attribuite tre brevi composizioni in versi, conservate in un [...] codice Vaticano Palatino, due delle quali copia di iscrizioni esistenti in una basilica dedicata a S. Pietro nei pressi di Spoleto: importanti per la decisa affermazione in esse contenuta delle prerogative di Pietro. ...
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Talmudista e giurista ebreo (Cracovia 1520 circa - ivi 1572). Fu rabbino e capo di una scuola talmudica. Con lo scritto Darkē Mosheh ("Le vie di Mosè"), e quindi con le note e le correzioni al codice giuridico [...] di Yōsēf Caro, ebbe parte notevole nella fissazione della legge ebraica secondo la tradizione ashkenazita. Scrisse inoltre opere di filosofia religiosa, di ritualistica, responsi, glosse e commenti varî ...
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Umanista (sec. 14º): ambasciatore e interprete ufficiale dell'imperatore bizantino Giovanni VI Cantacuzeno, poi (1356-57) anche di Giovanni V Paleologo, s'incontrò con F. Petrarca, probabilmente a Verona, [...] nel 1348, e gli promise un codice greco di Omero (forse della sola Iliade) che poté fargli avere solo qualche anno più tardi. Petrarca lo ringraziò con la Fam. XVIII, 2. ...
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Giurista e uomo politico (Zurigo 1796 - ivi 1883); prof. di diritto al Politecnico di Zurigo (1821), deputato (1830-53), più volte presidente del Gran Consiglio e capo dell'opposizione liberale-conservatrice, [...] fu il redattore del primo codice penale zurighese (1835) e pioniere delle ferrovie svizzere. ...
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Giurista (Kulm, pol. Chełmno, 1843 - Lipsia 1926), prof. nelle univ. di Rostock (1869), Tubinga (1871), Bonn (1872), Lipsia (1876). Insigne cultore del diritto processuale, esercitò grande influenza sulla [...] è dovuta in gran parte la costruzione dottrinale del processo civile regolato in Germania dal codice del 1877. All'inquadramento del nuovo codice negli sviluppi storici, dogmatici e critici della scienza processualistica sono dedicati i suoi Vorträge ...
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CALDIERA (Calderia), Giovanni
Juliana Hill Cotton
Nacque a Venezia verso il 1395; il nome del padre era forse Iacopo. Nel settembre 1418 era studente a Padova, dove il 29 maggio 1420 conseguì il dottorato [...] l'inizio di anni accademici, per lauree, per la propria elezione al rettorato nel 1-425 ecc., che ci sono conservate dal codice Lat.XI 102 della Biblioteca Marciana di Venezia. Mantenne contatti con lo Studio fino al 143 1, benché allora stabilito a ...
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Adelrico di Corvey
L. Speciale
Miniatore attivo nel sec. 9°, identificato in base all'invocazione "Miserere mei D(eu)s se [...] Adelricus me fecit". A questa firma confusa nel fregio dell'edicola con [...] carolinge.
Difatti al nome di A. e con esso a quello di Hrodegarius, lo scriba che si firmò nell'explicit del codice, è connessa una discussa questione attributiva tuttora irrisolta. Al momento della sua scoperta, a opera di Morey (1926a), la firma ...
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Giureconsulto (m. Padova 1358), noto anche come Raniero da Forlì. Insegnò diritto a Bologna (dal 1319 o 1320), a Pisa (dal 1338) e a Padova (dal 1344). Si hanno di lui: Lecturae al Digesto e al Codice; [...] un trattato De substitutionibus; repetitiones e consilia numerosi, in cui l'applicazione del nuovo metodo scolastico al diritto è più accentuata. A questo metodo dedicò una Summa super modo arguendi ...
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codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro manoscritto formato di più fogli, in opposizione...