Figlio (n. 572 - m. 621) dell'imperatore giapponese Yōmei (586-87). Appoggiò il buddismo, inviando in Cina la prima ambasceria ufficiale (607) e adottando il calendario cinese. Promulgò (604) un codice [...] in 17 articoli, che dava al Giappone per la prima volta una nuova nozione di stato con l'imperatore a capo, e un canone di diritti e doveri basato sulla morale confuciana e sul buddismo ...
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GODI, Gaetano
Francesca Sigismondi
Nacque a Parma il 17 apr. 1765 da Anton Francesco e dalla contessa Antonia Nasalli. Quando, il 9 luglio 1788, si laureò in giurisprudenza nell'ateneo parmense e ottenne [...] appendice di lettere inedite, Parma 1874, pp. 8, 18; F. Ercole, Il diritto delle persone e il diritto di famiglia nel codice civile parmense studiato nei lavori preparatorii, in Riv. di diritto civile, IV (1912), pp. 586, 598; R. Cognetti de Martiis ...
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Giurista (Pisa 1865 - Rapallo 1937); prof. di diritto commerciale nelle univ. di Macerata, Parma, Torino, Milano; anche (1919-26) rettore dell'univ. Bocconi. Membro della commissione per la riforma del [...] codice di commercio; delegato del governo italiano all'Aia per l'unificazione del diritto cambiario (1912); socio corrispondente dei Lincei (1932). Fondò (1903) con C. Vivante la Rivista di diritto commerciale, che s'intitolò più tardi Rivista del ...
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Giurista francese (Grenoble 1865 - Allinges 1937), professore di diritto civile all'università di Parigi (dal 1908), socio straniero dei Lincei (1927). Fu tra i collaboratori più autorevoli al progetto [...] del codice comune delle obbligazioni e dei contratti fra Italia e Francia. Tra le sue opere sono notevoli la Introduction à l'étude du droit civil (5a ed. 1929); il Cours élémentaire de droit civil français (in collab. con A. Colin, 8a ed., 1934-36); ...
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DE JORIO, Michele
Silvio De Majo
Nacque a Procida il 18 ott. 1738 da Giovanni Antonio e Teresa Assante. Di estrazione borghese, fu avviato, come il fratello maggiore Francesco, allo studio del diritto [...] all'uscita del primo volume il D., nominato membro dell'Accademia di scienze e belle lettere, aveva l'incarico di redigere un codice marittimo.
L'incarico non era di poco conto e si inseriva nel progetto di J. Acton e di Ferdinando IV di continuare ...
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Giurista fiammingo (n. Anversa 1486 - m. 1533). Giovanissimo, fu cancelliere di Anversa (1510) ed ebbe grande autorità come studioso e uomo politico. Fu il primo a pubblicare un'antica epitome del codice [...] teodosiano ricavandola da due Summae del Breviarium Alaricianum. Tale epitome, detta dal nome dell'editore Epitome Aegidii, fu da allora la più diffusa di tutte ...
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Giurista (n. Pallau, Tourenne - m. Parigi 1619 o 1620). Avvocato al parlamento di Parigi, dove acquistò gran fama. Lasciò varie opere, fra cui note ai primi libri del Digesto e del Codice. Tra le opere: [...] De falsa regni Yvetoti narratione, ecc. (1615); Observationes in XXV priores libros Digestorum et in IV priores libros Codicis ad usum fori gallici (1616); Feriae forenses et elogia illustrium togatorum ...
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Giurista italiano (Gallarate 1852 - Milano 1915); insegnò diritto e procedura penale nell'univ. di Pavia (1889-94), dove successe al maestro A. Buccellati. Fu seguace delle nuove correnti del diritto penale. [...] di procedura penale commentato da G. Borsani e L. Casorati; ma la sua opera maggiore è il Commento al codice penale italiano (2 voll., 1890-94; 3a ed. 1911). Deputato di Milano per la 21a legislatura, militò nell'ala destra del Partito socialista ...
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Giurista (Roma 1909 - ivi 2005). Allievo di G. Chiovenda, professore ordinario di diritto processuale civile nel 1937 a Urbino, poi a Trieste, Pisa, Napoli, Genova, Firenze e Roma, collaborò alla redazione [...] norme processuali contenute nel Codice civile del 1942; fu giudice della Corte costituzionale dal 1978 al 1987 e vicepresidente dal 1986. Della sua vasta produzione scientifica va in particolare ricordato il Commento al codice di procedura civile ...
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Giurista (Parigi 1762 - ivi 1831); prof. di diritto civile nell'univ. di Parigi. Limpida mente d'istituzionista, espositore obiettivo, lasciò, tra altre opere, un Cours de code civil (1824) a commento [...] del codice napoleonico, che ebbe molta fortuna. ...
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codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro manoscritto formato di più fogli, in opposizione...