GUGLIELMO d'Accursio
Giuseppe Timpanelli
Terzo dei figli di Accursio (v.), nacque nel 1246 in Bologna. Ivi si addottorò in diritto civile e canonico, che poi insegnò all'università. Fu proscritto da [...] opera peraltro poco profonda e attestante il sopravvenuto decadimento della scienza. È pure autore di Casus sul codicegiustinianeo, opera dottrinalmente ancor più mediocre. Vanno segnalate parecchie sue disputationes o quaestiones: tra le altre, una ...
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. Fu compilato in Oriente da un Ermogene o più probabilmente da un Ermogeniano, forse il giurista di tal nome (v. consolidazioni, XI, p. 210). I frammenti sono conservati, oltre che nel Codicegiustinianeo, [...] Wisigothorum, nell'appendice di questa legge e negli scolî sinaitici; citazioni occorrono anche negli scolî di Taleleo al Codicegiustinianeo e in S. Agostino. Edito da Haenel, in Corpus iuris anteiustiniani, II, Bonn 1837-1842.
Bibl.: P. Bonfante ...
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In senso ampio, la conoscenza e la scienza del diritto, con riferimento originario al diritto romano, esteso poi anche al mondo moderno. In senso più ristretto e tecnico, l’insieme delle sentenze e delle [...] dottrinaria diffusasi in Olanda alla fine del Seicento, che vide tra i suoi maggiori esponenti L.T. Gronov e H. Brenkman. Conciliando in maniera originale umanesimo e prassi, si contraddistinse per la ripresa d’interesse per il codicegiustinianeo. ...
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Giureconsulto (Rosciate, Bergamo, 1290 circa - Bergamo 1360). Studiò a Padova; tornato a Bergamo, vi esercitò la professione forense ed ebbe affidate dai Visconti e dalla sua città varie ambascerie. Nelle [...] il problema dei rapporti dei varî ordinamenti statutarî tra di loro e con il diritto romano-giustinianeo. Nei Commentaria al Digesto e al Codice mostra la tendenza a conciliare l'indirizzo concettuale proprio della scuola francese con quello pratico ...
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Magistrato del Regno di Napoli (n. Lanciano 1565 - m. 1644), consigliere del Collaterale e del Supremo consiglio d'Italia, sotto Filippo II. Scrisse un Trattato dell'abbondanza (pubbl. 1638), ispirato [...] in materia di politica annonaria e compilò, sul modello del Codicegiustinianeo, un corpo di leggi, al quale, nell'intento di ottenere la sanzione regia, dette il nome di Codice filippino (Ius regni neapolitani ex constitutionibus, capitulis, usibus ...
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Giureconsulto (sec. 6º), forse prof. nella scuola di Berito. Compilò un commentario alla prima edizione del Codicegiustinianeo, comprendente una traduzione in greco, un riassunto e παραγραϕαί, spunti [...] e degli scolî a essi aggiunti nei manoscritti del secolo successivo. Gli scolî di T. sono interessanti anche per i loro riferimenti alle divergenze di opinioni che esistevano fra i giuristi postclassici, anteriormente alla compilazione giustinianea. ...
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Giurista bizantino (n. Ermopoli, Alto Egitto, sec. 6º), avvocato. Fece un riassunto molto conciso delle costituzioni del Codicegiustinianeo, di cui si conservano brani nei Basilici e nei relativi scolî. [...] Più importante è l'epitome delle 168 novelle della collezione greca, compilata verso il 575 e conservata in un manoscritto del Monte Àthos ...
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Giureconsulto italiano (sec. 12º-13º); compilò insieme con Sparano (ma lavorando indipendentemente e con altro metodo) il testo delle Consuetudini di Bari (1180-1200), seguendo il sistema del Codicegiustinianeo [...] e segnalando le differenze dal diritto romano ...
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Raccolta, rimasta in uso fino al 12° sec., nella quale circolava il codicegiustinianeo, mutilato delle costituzioni più lunghe e di quelle scritte in greco. Finiva così per contenere la sesta parte delle [...] costituzioni del codice. ...
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Giurista (12º-13º sec.); giudice, insegnò privatamente. Raccolse con Andrea da Bari le Consuetudini di Bari, seguendo per suo conto il metodo della Lombarda (laddove Andrea seguiva quello del Codicegiustinianeo). ...
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giustinianeo
giustinianèo agg. – Di Giustiniano, imperatore d’Oriente (527-565), soprattutto con riferimento all’attività giuridica da lui promossa per l’unificazione di tutte le leggi dell’Impero, e al complesso delle opere in cui furono...
codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro manoscritto formato di più fogli, in opposizione...