Olfatto e gusto
Giovanni Berlucchi
L'olfatto e il gusto sono definiti 'sensi chimici' perché ci consentono di analizzare le molecole dell'ambiente esterno con le quali veniamo in contatto respirando [...] su insiemi differenziati di neuroni, il cui codice non è ancora sufficientemente conosciuto. A sua dolci. Il gene Sac è stato individuato come il principale determinante genetico di un tipo di recettore gustativo che specifica la preferenza per ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’epica europea del Medioevo è un genere al contempo ben definito e mutevole, rigido in alcuni tratti [...] è un fenomeno più tardo), da un punto di vista genetico molti anelli della catena mancano e le differenze sono notevoli soprattutto Turoldo chiude la veneranda Chanson de Roland nella versione del codice Digby, o l’escrivió (“scrisse”) che, nel solo ...
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Diritto
Fabio Alonzi
Raffaella Bonsignori
Il diritto può essere definito, in estrema sintesi, come un insieme di previsioni normative che, supportato da un adeguato apparato sanzionatorio, tende a [...] per suo tramite, l'anima. Non esistevano trattati o codici da cui potesse evincersi il modo attraverso il quale praticare sia in grado di correggere un difetto genetico: dall'embrione con il difetto genetico, nei confronti del quale, giuridicamente, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
‘Stampe dell’Ottocento’. Oppure, lasciando il nostro Palazzeschi, potremmo constatare con Alberto Savinio come «il secolo decimonono, eccellentemente umanitario, fu chiamato con le parole stesse di Léon [...] i vantaggi e i costi.
Tutto questo è visibile fin dal momento ‘genetico’ iniziale. Infatti, fin dalla relazione Cassinis del giugno 1860 al primo progetto di revisione del codice albertino, era già con evidenza manifesta la strada che si intendeva ...
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Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] tardi nel corso del sec. 9° e precisamente nei grandi codici commissionati da Carlo il Calvo, quali la Bibbia di S. più 6 arabe d'aumento numerico e diacritico, forma l'ordine storico-genetico dell'a. in quanto affine al fenicio, ebraico, greco e ...
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Come è ricordato da Chiara Tripodina, nella voce Bioetica del recente Dizionario alfabetico (Diritti umani. Cultura dei diritti e dignità della persona nell’epoca della globalizzazione, 1° vol., 2007, [...] dovrebbe attenersi ogni sperimentazione sull’uomo, noto come Codice di Norimberga. Nel luglio del 1972 si scoprì che fronte dell’inizio della vita la biologia molecolare e la genetica tendono a rispondere a richieste sorte nelle società evolute di ...
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Biosfera. Aspetti genomici dell'oceanografia microbica
Edward F. DeLong
David M. Karl
Gli ecosistemi marini sono complessi e dinamici. La conoscenza dei meccanismi della suscettibilità degli ecosistemi [...] mortalità del batterioplancton e per il trasferimento genetico orizzontale.
Si continuano a descrivere molte specie Natura par excellence, ma dobbiamo ancora decifrare il loro codice per poter interpretare il loro impatto e comprendere le strategie ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La critica letteraria, dal greco κρίνειν (“discernere”, “giudicare”), si può definire, [...] critica marxista e strutturalista, sviluppa il cosiddetto strutturalismo genetico (Per una sociologia del romanzo, 1964) che su sei elementi (mittente, contesto, messaggio, contatto, codice, destinatario). Altri formalisti sono Osip Brik, attento all ...
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DE SANCTIS, Sante
Laura Fiasconaro
Nacque a Parrano (prov. di Terni) il 7 febbr. 1862 da Sante e da Amalia Bologna.
Laureatosi in medicina e chirurgia all'università di Roma nel 1886 con una tesi in [...] il D. notava variazioni comparabili dal punto di vista genetico, topografico, dinamico e patologico. Sviluppò questo pensiero più tardi A. Gemelli.
Il D. collaborò alla riforma del codice penale e, con Ottolenghi, all'organizzazione della polizia ...
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Encefalo
Nicolò Rizzuto
L'encefalo, termine che deriva dal greco ἐνκέϕαλος (composto di ἐν e κεϕαλή, letteralmente "che è dentro la testa"), è la porzione del sistema nervoso centrale contenuta all'interno [...] circolare relativamente piccola provvista di un proprio codice e di un proprio apparato trascrizionale presente la forma I, legata a un deficit di neuraminidasi per un difetto genetico che è connesso al cromosoma 6 o 10; la fucosidosi è prodotta ...
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genetico
genètico agg. [der. di genesi; il gr. aveva γενητικός, come variante di γεννητικός, der. di γεννάω «generare»] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’origine, la formazione, la riproduzione, l’eredità biologica: caratteri g., contrapposti...
codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro manoscritto formato di più fogli, in opposizione...