MAJORANA, Angelo
Fulvio Conti
Nacque a Catania il 4 dic. 1865 da Salvatore Majorana Calatabiano e Rosa Campisi; fu fratello di Giuseppe e Quirino. Studente precocissimo, a nove anni conseguì la licenza [...] altro per il contributo dato alla realizzazione delcodice scolastico del 1891.
Nel 1889 pubblicò una nuova volta nel 1898, quando fu relatore della legge sul dazio consumo. Intervenne poi più volte nelle discussioni, specie quando si trattavano ...
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bizantino, Impero
Tommaso Gnoli
Una civiltà al crocevia tra l'Europa e l'Asia
Impero bizantino è la denominazione della parte orientale dell'Impero Romano dopo la sua divisione in due grandi sezioni, [...] , in Anatolia.
Lo scisma
All'inizio dell'11° secolo si consumò una frattura insanabile tra il mondo cristiano d'Oriente e quello di il Codice giustiniano che diedero un ordine alla giurisprudenza romana e sono ancora oggi alla base del nostro ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] Veneto è in grado, non solo di contribuire al consumo delle altre regioni italiane, ma altresì di alimentare l' e dappertutto: è nota la canzone delcodice Squarcialupi, la quale descrive le scene del mercato fiorentino, con le grida tradizionali ...
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TARDOANTICO
Andrea Giardina
L'orientamento prevalente tra gli studiosi assegna al t. − l'ultimo periodo della storia romana − un'estensione temporale ampia dal regno dell'imperatore Commodo (180-92 [...] dei beni, sul loro consumo. Sotto il profilo delle rinvenuto, in due codici della Bibliothèque Nationale di 1973), pp. 961-1002; G. Cavallo, Libro e pubblico alla fine del mondo antico, in Libri, editori e pubblico nel mondo antico, a cura ...
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GREGORIO XVI, papa
Giacomo Martina
Ultimo di cinque figli, Bartolomeo Alberto Cappellari nacque a Mussoi, frazione di Belluno e residenza estiva della famiglia, il 18 sett. 1765 da Giovan Battista, [...] una seria accettazione dei nuovi tempi, com'era avvenuto col codice napoleonico. Si trattò d'una risistemazione d'un materiale . I rimedi erano peggiori del male, perché finivano per aumentare i prezzi dei beni di consumo, abbassare i salari, rendere ...
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Spazio e tempo dell’espansione cristiana
La geografia ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
A partire dall’editto di Milano il cristianesimo conosce indubbiamente un decisivo e per certi [...] di ragioni economiche e culturali19. In un primo momento il codice si affianca al rotolo, ma tra il III e il la persecuzione fu senza dubbio la lacerazione che si consumò all’interno del corpo ecclesiale, dando vita all’organizzazione donatista, una ...
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La riorganizzazione amministrativa dell’Italia
Costantino, Roma, il Senato e gli equilibri dell’Italia romana
Pierfrancesco Porena
Il rapporto tra Costantino e l’Italia deve essere letto nella prospettiva [...] collocano, cioè a Milano, nell’area nevralgica per il consumo dei beni fiscali per l’esercito e per la ‘corte opera è moderno; il documento è contenuto nei fogli 255r-256v delcodice II (2) della Biblioteca Capitolare di Verona, una miscellanea ...
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Paolo V
Volker Reinhardt
Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552 da Marcantonio, decano degli avvocati concistoriali, e da Flaminia Astalli. I Borghese, residenti a Siena approssimativamente [...] ad una produzione di grano di gran lunga superiore al consumo della Città Eterna, la politica di esportazione estremamente restrittiva voluta fondamentali fissati dal concilio, nonché un mutamento delcodice di valori della Curia stessa, che abbinava ...
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Ricchi e poveri: pensare all'economia del benessere
Vera Zamagni
Il lungo cammino della dottrina sociale della Chiesa in età moderna e postmoderna
Lo sviluppo economico moderno è nato in ambiente cattolico [...] la Confederazione associava 7.365 società, di cui 3.200 di consumo, 2.166 casse rurali, 800 cooperative agricole, 694 cooperative fondativo del ritorno in politica dei cattolici italiani dopo la fine della dittatura fascista, il cosiddetto Codice di ...
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ARTIGIANI
Bartolomé Bennassar e Mauro Ridolfi
Storia
di Bartolomé Bennassar
Introduzione
Qualunque sia la definizione di artigianato che si voglia considerare, due fatti sembrano innanzitutto incontestabili: [...] nazioni numerosi artigiani "venuti a stabilirsi in prossimità dei luoghi di consumo: tessitori di Tustar, carpentieri, stuccatori e muratori di Mossul, di dimensione. La codificazione giuridica del 1942 (art. 2.085 delCodice civile), pur unificando ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...
reato
s. m. [dal lat. tardo reatus -us «condizione di accusato; colpa», der. di reus «accusato, colpevole»]. – Nel diritto, atto antigiuridico, che produce un evento contrario a un interesse protetto dalla norma penale e che pertanto è punibile...