GRITTI, Andrea
Gino Benzoni
Nato il 17 apr. del 1455 a Bardolino, nel Veronese, da Francesco di Triadano e Vienna di Paolo Zane e ben presto orfano di padre, di lui - mentre la madre si risposa, nel [...] plasmato lungo i secoli dalla sapienza civile di una nobiltà contrassegnata dalla dedizione carta, baricentro dello Stato - vigente e sempre trattenuta dal rispetto quest'ultimo proposito - il gran codice da lui patrocinato avrebbe dovuto essere in ...
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Nacque a Roma il 20 luglio 1900 da Filippo, di famiglia borghese di solida e rigorosa tradizione cattolica, e da Adele Santambrogio. Dal padre Filippo, docente di letteratura latina medievale nell'università [...] IX e del XV secolo dalla promulgazione del Codice di Giustiniano, l'E. ribadì questi concetti quel diritto romano riproposto come norma vigente dell'Impero.
Nel 1946 facevano destinato a regolare la materia civile. In questo senso assumeva carattere ...
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FINOCCHIARO APRILE, Camillo
Stefano Caviglia
Nacque a Palermo il 28 genn. 1851 da Andrea e Carolina Aprile. Educato dal padre, un impiegato comunale attivo nelle file della carboneria, alle idee repubblicane, [...] avvocato, conquistandosi ben presto la fama di abile ed esperto civilista. Restò attivo per qualche tempo fra i mazziniani, ma già commissione incaricata di studiare le modifiche necessarie al codicevigente. Suo merito fu anzitutto di aver compreso ...
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diritto
Termine con cui si indica sia il d. in senso oggettivo, ossia il complesso di norme giuridiche che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, sia il d. [...] Nel 1983 Giovanni Paolo II promulgò un nuovo codice di d. canonico resosi necessario dopo il . 11°-12°, fu considerato come d. vigente e generale in Italia e in gran parte individui e della comunità (ius civile): i romani si elevarono quindi a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Umanesimo e Rinascimento
Riccardo Fubini
Francesco Petrarca e i presupposti della storiografia umanistica
La storiografia umanistico-rinascimentale, come del resto la storiografia di ogni età, non può [...] Fernandi, accusava Facio, violava i codici cavallereschi, nella denuncia della perversità , fondato sul mutuo riconoscimento dei regimi vigenti, quello mediceo a Firenze, e le la difesa del principio della «civilità», la vita egualitaria, morigerata e ...
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Liber constitutionum
Ortensio Zecchino
sommario: I. La storia esterna 1. Promulgazione. 2. Attività preparatoria e giuristi impegnati. 3. Entrata in vigore. 4. Fonti. 5. Prime reazioni. II. Il testo [...] c. XIX) e di Cino da Pistoia (Super Codice et Digesto veteri lectura, 1527, in Dig. I, per un testo legislativo comunque ancora vigente. Resterà formalmente in vigore ancora qualche , Napoli 1770.
P. Giannone, Istoria civile del Regno di Napoli, I-XI, ...
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] , le dizioni di vari codici penali italiani della Restaurazione (Torino 16) e a dare la sua sanzione civile alla proibizione ecclesiastica di libri vietati dalla unisce al superamento della legislazione anticlericale vigente dal 1911. Pio XI in ...
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Costantino nel Codice Teodosiano
La raccolta delle leggi per un nuovo Codice
Rita Lizzi Testa
Nella vastissima bibliografia internazionale su Costantino, per quanto paradossale ciò possa sembrare, non [...] l’imperatore vigente superava persino . De Salvo, Economia privata, cit., p. 357, per gli aggiustamenti nel Codice di Giustiniano.
139 Cod. Theod. XVI 8,2 (29 nov. 330) e rivolgessero al patriarca per cause di tipo civile, A.M. Rabello, The Legal ...
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L’ordine sociale costantiniano
Schiavitù, economia e aristocrazia
Kyle Harper
«Poi proseguì nell’abusare della memoria di Costantino quale sovversivo e perturbatore delle antiche leggi e dei costumi [...] codice quale fonte per gli storici8.
Il Codex Theodosianus fu compilato sotto il regno di Teodosio II e promulgato come legge vigente nel eleggibili solo a poche cariche, esclusivamente di carattere civile e di minore importanza»93. Questa politica, ...
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STORIOGRAFIA DELL'OTTOCENTO E DEL NOVECENTO
RRoberto Delle Donne
Non diversamente da Giannone e da Voltaire, che avevano esaltato in Federico II il campione del giurisdizionalismo (v.) e l'antesignano [...] svevo, Gregorio affermava il primato del Codice e ne faceva lo strumento principe di ovunque in Europa forme nuove di libertà civile. L'apprezzamento per Federico II di Voltaire di fuori dell'ordinamento giuridico vigente, frenò e, al tempo stesso ...
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tutela
tutèla s. f. [dal lat. tutela, der. di tutus, part. pass. di tueri «difendere, proteggere»]. – 1. In diritto: a. Istituto giuridico per il quale una persona, nominata dal giudice tutelare, si assume la protezione e la rappresentanza...
codificazione
codificazióne s. f. [dal fr. codification, der. di codifier: v. codificare]. – 1. Il fatto, l’operazione di codificare, soprattutto come attività del potere legislativo di uno stato intesa ad esporre in un’opera uniforme e sistematica...