PATTO (pactum)
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Carmelo SCUTO
Diritto romano. - Dal verbo pacio o paciscor che letteralmente significa "fare la pace", il patto indica nel più antico latino (ad es. nelle XII [...] alla libertà contrattuale, purché non siano contrarî alle leggi d'ordine pubblico e al buon costume (art. 12 disp. prel. cod. civ.). Fra gli altri patti, particolari d'un contratto o tali da costituire anche una convenzione a sé, sono notevoli: il ...
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È il complesso di beni che la donna porta al marito per sostenere gli oneri del matrimonio.
Diritto romano e intermedio. - La dote è istituto antichissimo: benché non esclusivo della società romana, fu [...] del vincolo, la dote deve essere restituita alla moglie o ai suoi eredi in base all'inventario redatto giusta l'art. 1408 cod. civ. e, in mancanza di esso, in base alle prove da fornirsi dai richiedenti. Se il matrimonio, però, ha avuto la durata di ...
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Storia. - Mentre nel diritto moderno, e già nel diritto romano giustinianeo, il contratto può essere definito l'accordo di due o più persone diretto a costituire un rapporto obbligatorio dalla legge riconosciuto, [...] al buon costume e all'ordine pubblico (articoli 1120-1122 cod. civ.), in base al mero consenso: di qui deriva la conseguenza di un principio nuovo introdotto dai compilatori nel rescritto di Diocleziano (Cod., V, 14, De pactis conventis, ecc., 7).
I ...
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È, nel diritto privato, il concorso di due o più diritti di proprietà sul medesimo fondo. Nel diritto internazionale condominio è il concorso di due sovranità sul medesimo territorio. Le due proprietà [...] codice civile.
Nel diritto italiano l'istituto del condominio trova il suo regolamento positivo negli articoli 562,563 e 564 del cod. civ. Gli articoli 562 e 563 contengono le regole da applicarsi in ordine al carico delle spese per le riparazioni e ...
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REDDITO
Ulisse Gobbi
. La ricchezza, che è il complesso delle cose valutabili in moneta, può essere considerata: a) come appartenente a un soggetto in un dato istante (patrimonio); b) come aggiunta [...] parte di quello del titolo. Una donazione è considerata sopravvenienza, mentre può talora esser fatta per speciale rimunerazione (cod. civ., art. 1051).
Una differenza economica importante non esiste poi fra le eredità e i redditi o le sopravvenienze ...
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I diritti facoltativi sono stati variamente concepiti nella storia della letteratura giuridica, e la loro definizione varia notevolmente a seconda dell'epoca e della scuola, cui lo scrittore appartiene.
Le [...] convenzione il tempo non li tange.
Non sembra che debbano ammettersi eccezioni al principio affermato. Anche l'art. 943 cod. civ., col disporre che il diritto di accettazione dell'eredità si prescrive, non vi apporta deroghe. È vero che la delazione ...
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Tutela del consumatore. - La genesi della problematica sulla tutela dei c., che ha conosciuto un notevole sviluppo nell'ultimo trentennio in tutti i paesi CEE, è intimamente connessa all'avvento delle [...] , conservano la loro attualità, considerato che la nuova disciplina affianca − e non sostituisce − quella ordinaria (artt. 2043-2059 cod. civ.), e che esistono numerosi settori esclusi dall'operatività del d.P.R. n. 244/1988 (dai prodotti agricoli e ...
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(App. II, 1, p. 92).- In Italia le fondamentali direttive della r. a. (intesa come radicale modifica del regime di appartenenza, trasferimento e godimento diretto e indiretto del terreno agrario, nonché [...] cui linee fondamentali sono consacrate nel r. d. 13 febbraio 1933, n. 215 e negli art. 857 e segg. cod. civ. Importanti funzioni vengono assegnate agli enti di riforma fondiaria, e sono allo studio provvedimenti per dare un decisivo incremento alle ...
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. Diritto. - È ogni atto o serie di atti, che abbia per effetto l'attribuzione ai comproprietarî o ai coeredi delle quote loro spettanti. La divisione può operare, naturalmente, soltanto su di un patrimonio [...] essa, quando i condomini o coeredi non riescono ad accordarsi. È regolata dagli articoli 986-1010 cod. civ. e dagli articoli 882-895 cod. proc. civ. e deriva dalle romane actio communi dividundo e familiae herciscundae. Se l'asse dividendo non supera ...
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. Con gli istituti della delegazione, dell'espromissione e dell'accollo (v. in App. I, p. 12), il vigente codice civile ha inteso dare disciplina compiuta del problema riguardante l'intervento di un nuovo [...] delegatario e, nel caso di d. di pagamento, fino a quando non abbia eseguito il pagamento (art. 1270, 1° comma, cod. civ.).
Il rapporto tra delegato e delegatario è fondato sull'offerta di obbligarsi da parte del delegato e sull'accettazione di detta ...
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cod.
– 1. Abbrev. di codice (o del lat. codex) nel sign. di libro manoscritto; spesso seguito dalle indicazioni che valgono a individuare il manoscritto: il cod. Vat. lat. 4523. 2. Abbrev. di codice nel sign. di raccolta di leggi: cod. civ.,...
captatorio
captatòrio (o cattatòrio) agg. [dal lat. tardo captatorius, der. di captare «acquistare»]. – Ottenuto con captazione: testamento c.; condizione c., la condizione di reciprocità (nulla secondo il vigente cod. civ.) con la quale il...