Tecnica di allontanamento della fibrina da un campione di sangue, per impedirne la coagulazione e per disporre di una sospensione di globuli rossi.
Sindrome emorragica caratterizzata da più o meno rapida [...] diminuzione del contenuto di fibrinogeno nel plasma sanguigno; si può osservare nel distacco prematuro di placenta, in interventi chirurgici, in leucemie ecc ...
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SPCA Sigla di serum prothrombin conversion accelerator, che in ematologia indica un fattore della coagulazione del sangue quasi sicuramente identificabile con il ‘fattore VII’. ...
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Strumento usato per l’esplorazione visiva della vescica urinaria. Permette di effettuare anche piccole operazioni (litotripsia, coagulazione di piccoli tumori ecc.). È composto di un catetere metallico [...] contenente un sistema ottico e una sorgente luminosa all’estremità che viene introdotta nella vescica ...
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Malattia ereditaria, che colpisce quasi esclusivamente gli individui di sesso maschile della specie umana, ai quali viene trasmessa dalle femmine, che possono essere portatrici della malattia, senza essere [...] deformanti: emoartrosi). I sintomi di solito si attenuano dopo i 30 o 40 anni. Il tempo di emorragia, la retrazione del coagulo e il numero delle piastrine sono normali. La diagnosi differenziale dell’ e. A ( e. classica), che è dovuta alla carenza ...
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In terapia, nome attribuito a varie frazioni del plasma sanguigno (sieroalbumina, fibrinogeno, fattore VIII e altri fattori della coagulazione, immunoglobuline), che possono essere, con varie tecniche [...] di aferesi, rimosse dal plasma stesso e impiegate per scopi terapeutici mirati. Gli e. vengono considerati prodotti farmaceutici e in Italia sono soggetti alle disposizioni della vigente farmacopea ...
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Fisiologo francese (Angers 1862 - Friburgo 1945), prof. all'univ. di Friburgo (1896), poi a Losanna (1907). Compì studî sulla coagulazione dei liquidi organici, sugli enzimi, ecc. In tema di anafilassi, [...] descrisse il fenomeno poi detto di Arthus ...
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Biochimico (Theresa, Wisconsin, 1894 - Milwaukee, Wisconsin, 1978); professore alla Marquette university school of medicine. A lui si devono importanti studî sul meccanismo della coagulazione del sangue. ...
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trombo In medicina, massa solida, costituita da globuli rossi, bianchi, piastrine e fibrina, che si forma nei vasi sanguiferi o nel cuore, in diverse condizioni patologiche (trombosi), e può talora disgregarsi, [...] trombolitici, antiaggreganti piastrinici, e antibiotici, seguendo attentamente, con esami di laboratorio, le modificazioni del processo di coagulazione del sangue. Nei limiti del possibile, si tende a evitare la prolungata immobilità che può favorire ...
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Fuoruscita del sangue dai vasi sanguiferi o dal cuore. L’e. si dice interna quando il sangue stravasato si versa in una cavità naturale del corpo (peritoneo, pleure, meningi); esterna, quando si ha versamento [...] parenchima encefalico con la formazione, quasi sempre, di un focolaio unico, costituito da sangue in varia fase di coagulazione e di frustoli di tessuto nervoso necrotico. Può verificarsi in una qualsiasi zona dell’encefalo, più frequentemente negli ...
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Acquisizione dei caratteri del cuoio da parte della pelle dei cadaveri rinchiusi in casse metalliche; è dovuta a processi chimici (disidratazione, polimerizzazioni) che provocano una coagulazione irreversibile [...] della cute a cui consegue un’indefinita conservazione della salma ...
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coagulazione
coagulazióne s. f. [dal lat. coagulatio -onis]. – Trasformazione, spesso irreversibile, di un liquido in una sostanza gelatinosa o solida per l’azione di agenti chimici o fisici; in partic.: c. del latte, la precipitazione della...