Questione di merito che nel processo civile, in ragione della sua astratta idoneità a definire il giudizio, consente al giudice di anticipare il passaggio alla fase decisoria.
Nel processo civile il giudice [...] superflua l’istruzione in quanto sulla sua base è comunque possibile accogliere o rigettare nel merito la domanda (art. 187, 2° co., c.p.c.). Ciò accade, per esempio, se il diritto controverso è venuto meno per prescrizione. Seguendo l’ordine logico ...
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La sostituzione processuale costituisce un’eccezione, espressamente prevista dalla legge, al principio generale dell’ordinamento italiano secondo cui il potere di proporre la domanda per la tutela giurisdizionale [...] della decisione finale in qualità di sostituito processuale (art. 111, co. 4, c.p.c.). Ciò avviene allo scopo di evitare che azione e di difesa previsti in particolare all’art. 24, co. 1 e 2, Cost.
Voci correlate
Azione surrogatoria
Legittimazione ...
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Attribuzione e ripartizione tra i diversi giudici ordinari del potere giurisdizionale. Ai sensi dell'art. 99 c.p.c. chi vuol fare valere un diritto in giudizio deve proporre domanda al giudice competente.
In [...] , a pena di nullità della clausola, sottoscriverla appositamente, dal momento che si tratta di clausola vessatoria (art. 1341, co. 2, c.c.). A controversia già insorta, le parti in causa possono operare analoga deroga allorché il convenuto eccepisca ...
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Nel processo civile la rappresentanza, intesa quale potere di compiere un atto in nome e per conto altrui, trova il medesimo fondamento che l’istituto possiede in ambito sostanziale: come il rappresentante [...] analogo potere (art. 77 c.p.c.; il 2° co. dello stesso articolo presume conferito il potere rappresentativo processuale in due i comitati non muniti di personalità (art. 75, 2° e 3° co., c.p.c.). Il rappresentante gode, di regola, degli stessi poteri ...
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Giudizio che ha luogo a seguito della sentenza della Corte di cassazione quando questa, accogliendo il ricorso, abbia cassato la sentenza impugnata e non abbia ritenuto sussistenti i presupposti per poter [...] attenersi al principio di diritto formulato dalla Corte (art. 384, 2° co., prima parte, c.p.c.) mentre, dall’altro, le parti opposta non dipenda dalla sentenza cassata (art. 394, ult. co., c.p.c.), circostanza, questa, che potrebbe verificarsi, per ...
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Nel diritto processuale civile, il provvedimento giudiziale con il quale viene ordinato a un soggetto di astenersi da un comportamento antigiuridico. Il tratto qualificante dell’istituto risiede nella [...] le misure coercitive, nelle ipotesi in cui queste non siano previste ex lege, si è proposta l’applicazione degli art. 388, co. 1, e 650 c.p.; ma sulla sanzionabilità in sede penale dell’inosservanza dell’ordine inibitorio l’orientamento di gran lunga ...
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Due diverse azioni di cui dispone il proprietario, il titolare di altro diritto reale di godimento ovvero il possessore del bene (artt. 1171 e 1172 c.c.).
L’azione di nuova opera è volta a preservare la [...] dei provvedimenti fa sì che a essi non debba necessariamente seguire il giudizio ordinario di merito (art. 669 octies, co. 6, c.p.c.). Tuttavia, è verosimile che tale giudizio venga instaurato dalla parte rimasta soccombente in sede cautelare ...
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Nel processo civile, l’insieme delle attività processuali prevalentemente volte alla fissazione del thema decidendum e del thema probandum, ovvero delle domande e delle eccezioni su cui il giudice è tenuto [...] d’ufficio di cui ritiene opportuna la trattazione (art. 183, 4° co., c.p.c.). Può interrogarle liberamente sui fatti di causa (art. processuale seguita fino a quel momento (art. 183, 5°-6° co., c.p.c.), ovvero, sia l’attore sia il convenuto ...
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Il codice di procedura civile, all’art. 75, stabilisce che «sono capaci di stare in giudizio le persone che hanno il libero esercizio dei diritti che vi si fanno valere». La capacità processuale (denominata [...] organico, devono stare in giudizio «per mezzo di chi le rappresenta a norma della legge» o del proprio statuto (art. 75, co. 3, c.p.c.).
La capacità processuale è un presupposto del processo, la cui mancanza impedisce al giudice di decidere la causa ...
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Nel processo civile, atto giuridico che costituisce la condizione necessaria e sufficiente per poter dare inizio al procedimento di esecuzione forzata; è contenuto in un documento cartaceo, che descrive [...] si procede, il titolare del diritto e il debitore della prestazione oggetto del medesimo.
L’art. 474 c.p.c., 1° co., enuncia i requisiti che deve avere il diritto risultante dal titolo: la certezza, ovvero l’esatta determinazione del suo contenuto e ...
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co-lead manager
s. m. inv. Concapofila, primo gestore congiunto: istituto bancario che collabora con l’istituto capofila nel collocamento di titoli obbligazionari. ◆ [Matteo] Arpe ha spiegato ai consiglieri che la banca romana intende avere...
co-conduzione
s. f. Conduzione congiunta. ◆ Il riferimento è al duo Francesco Giorgino-Simona Ventura, entrambi felici di una co-conduzione iniziata nelle polemiche. (Giornale, 10 marzo 2002, p. 25, Album Spettacoli) • Giuliano Ferrara e Gad...