A seguito della formale negazione della scrittura o della sottoscrizione da parte di colui contro cui è prodotta la scrittura privata, la controparte, se intende valersi della scrittura disconosciuta, [...] ).
L’art. 220 c.p.c. stabilisce che sull’istanza di verificazione deve sempre decidere il collegio; tuttavia, l’art. 9, co. 2, c.p.c. tra le materie di competenza esclusiva del tribunale non pone il giudizio di verificazione (ma solo la querela di ...
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Principio nel passato espresso dalla regola generale iudex iuxta alligata et provata iudicare debet e del quale oggi si assumono due diverse nozioni. Si parla di principio dispositivo in senso sostanziale [...] come regola generale, solo alle parti spetta l’indicazione dei mezzi di prova a sostegno dei fatti allegati in giudizio (art. 115, co. 1, c.p.c.). Ciò non esclude che, per particolari esigenze concrete, il legislatore attenui la portata di un simile ...
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La costituzione in giudizio è ciò che determina l’acquisizione della qualifica di parte in senso formale per l’attore, per il convenuto e per coloro che intervengono (art. 105 ss. c.p.c.). Può aver luogo [...] ridotti sino alla metà con decreto motivato del presidente del tribunale per le cause che richiedono pronta spedizione (art. 163 bis, co. 2, c.p.c.). La mancata costituzione non impedisce in linea di massima la prosecuzione del giudizio e incide sul ...
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Nel processo civile, ragione ostativa all’esame dell’atto introduttivo del giudizio da parte del magistrato, sia in primo grado (art. 5, 1° co., d.lgs. n. 28/2010), sia nelle fasi di gravame (artt. 348, [...] 369, 399 c.p.c.; Impugnazioni. Diritto processuale civile). Muovendo da tale ipotesi, si ritiene generalmente che la causa dell’improcedibilità sia sempre ascrivibile a un’omessa attività della parte istante, ...
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Disciplinato dagli art. 124 ss. l. fall., consente di evitare le fasi di liquidazione dell’attivo e di ripartizione del ricavato. La proposta di concordato, che non prevede necessariamente il pagamento [...] richiesta di approvazione, il tribunale deve procedere all’approvazione del concordato secondo le disposizioni di cui all’art. 26, co. 5-8, in quanto compatibili. Il decreto di omologazione è reclamabile con ricorso dinanzi alla corte di appello che ...
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Dichiarazione che una parte fa all’altra della verità dei fatti a essa sfavorevoli e favorevoli all'altra parte (art. 2730, co. 1, c.c.). È una prova costituenda e legale, la cui disciplina si rinviene [...] sia nel codice civile (art. 2730 ss. c.c.) sia nel codice di procedura civile (art. 228 ss. c.p.c.).
Può essere resa spontaneamente o provocata in giudizio mediante interrogatorio formale. Se viene resa ...
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L’incompetenza del giudice adito si verifica allorché, nel proporre la domanda, la parte attrice abbia violato i criteri di competenza previsti dalla legge. Di norma, il difetto di competenza è rilevabile [...] del processo), ma la decisione della Cassazione continua a vincolare le parti in caso di riproposizione ex novo della domanda giudiziale (art. 310, co. 1 e 2, c.p.c.).
Voci correlate
Competenza. Diritto processuale civile
Translatio iudicii ...
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Situazione processuale della parte (attore o convenuto) che non si è costituita in giudizio.
Prima della formale dichiarazione di contumacia di una parte a opera del giudice è necessario che quest’ultimo [...] verifichi il rispetto del principio del contraddittorio: a norma dell’art. 171, co. 3, c.p.c., la dichiarazione di contumacia deve essere fatta in prima udienza e preceduta da una serie di verifiche e controlli. In caso di contumacia dell’attore il ...
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Situazione processuale caratterizzata dalla proposizione della stessa domanda in due distinti processi.
L’istituto della litispendenza appartiene al novero degli strumenti che il processo civile destina [...] di giudicati, ovvero che uno stesso rapporto giuridico riceva una difforme regolamentazione giudiziale. A tal scopo l’art. 39, co. 1, c.p.c. prevede che, allorquando una stessa causa sia proposta davanti a giudici diversi, quello successivamente ...
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Provvedimento con cui il giudice, in funzione di istruttore o di organo decidente, regola lo svolgimento del processo e risolve le questioni eventualmente sorte tra le parti che riguardano l’iter procedimentale. [...] definisce il merito della causa, come avviene nel procedimento per convalida di licenza o sfratto. L'art. 279, 1° co., c.p.c. anche per i provvedimenti con cui il giudice questioni di sola competenza.
Voci correlate
Decreto. Diritto processuale ...
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co-lead manager
s. m. inv. Concapofila, primo gestore congiunto: istituto bancario che collabora con l’istituto capofila nel collocamento di titoli obbligazionari. ◆ [Matteo] Arpe ha spiegato ai consiglieri che la banca romana intende avere...
co-conduzione
s. f. Conduzione congiunta. ◆ Il riferimento è al duo Francesco Giorgino-Simona Ventura, entrambi felici di una co-conduzione iniziata nelle polemiche. (Giornale, 10 marzo 2002, p. 25, Album Spettacoli) • Giuliano Ferrara e Gad...