Diritto
Persona a cui le parti possono affidare la decisione delle loro controversie in forza di una convenzione di arbitrato, compromesso o clausola compromissoria. Possono anche essere più persone, purché [...] su ricorso degli arbitri e sentite le parti, con ordinanza che è titolo esecutivo ed è soggetta a reclamo a norma dell’art. 825, co. 4 c.p.c. L’arbitro può essere ricusato per i motivi indicati nell’art. 815 c.p.c. con un procedimento che si ...
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Mezzo di impugnazione ordinario delle sentenze pronunciate in appello, o in unico grado, o di quelle del tribunale appellabili, quando le parti siano d’accordo per omettere l’appello (ricorso per saltum).
Con [...] di giurisdizione; b) i conflitti negativi di attribuzione (art. 362).
Il ricorso a tale mezzo è garantito dall’art. 111, co. 7, Cost., in base al quale tutte le sentenze civili sono ricorribili per cassazione per «violazione di legge». La Cassazione ...
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Dichiarazione resa da un terzo sulla sua conoscenza dei fatti di causa, intendendo per ‘terzo’ una persona che non abbia alcun interesse proprio che potrebbe legittimare la sua partecipazione al giudizio [...] delle vecchie 5000 lire oltre il quale non sarebbe data la prova testimoniale dei contratti, ammettendo però (2° co.) la possibilità di derogare a questo limite attraverso il discrezionale consenso del giudice, che tenga conto della qualità delle ...
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Istituto del processo civile diretto ad attribuire in titolarità a una delle parti un potere processuale previamente estintosi in quanto non esercitato nel termine previsto dalla legge a pena di decadenza.
L’ordinamento [...] del contumace, peraltro, sussistono regole specifiche che devono essere lette e integrate alla luce di quanto dispone l’art. 153 co. 2, c.p.c. Più in particolare il contumace costituitosi tardivamente è rimesso in termini se dimostra che la nullità ...
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Nel diritto, quel provvedimento che decide una controversia.
Il provvedimento decisorio per eccellenza è la sentenza di merito con la quale il giudice definisce la controversia innanzi a lui proposta (art. [...] sentenze che non definiscono il giudizio (sentenze parziali: artt. 277, co. 2, e 278 c.p.c.), oppure mediante provvedimenti aventi forma tali provvedimenti assumono la forma della sentenza (art. 279, co. 2, c.p.c.), sono ritenuti inidonei al giudicato ...
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Temporaneo arresto del processo civile disposto dal giudice nell’attesa che riceva definizione una questione da cui dipende la decisione della controversia.
L’ordinamento italiano prevede diverse ipotesi [...] pregiudiziale è stato definito con sentenza e questa è soggetta a impugnazione, il giudice può sospendere il processo (art. 337, 2° co., c.p.c.). Si discute, peraltro, se la sentenza in questione debba essere già passata in giudicato o meno.
Ipotesi ...
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Nel diritto processuale civile, il mezzo di impugnazione previsto dalla legge in via generale contro i provvedimenti giurisdizionali diversi dalla sentenza (Ordinanza. Diritto processuale civile; Decreto. [...] non vi è una disciplina unitaria dell’istituto del reclamo, che viene trattato in ambiti tra loro assai diversi. L’art. 178, 2° co., c.p.c. prevede che l’ordinanza del giudice istruttore che non opera in funzione di giudice unico, quando dichiara la ...
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Nel processo civile il giuramento è un mezzo di prova. Può essere decisorio, suppletorio o estimatorio.
Il giuramento decisorio è la prova con cui una parte è invitata dalla controparte a giurare personalmente [...] al fine di stabilire il valore della cosa domandata quando questo, per impossibilità anche soggettiva della parte, non sia altrimenti determinabile (art. 2736, co. 2, c.c.).
L’atto con cui si invita la parte a giurare è il deferimento (art. 233 c.p.c ...
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Diritto
Nel diritto processuale civile il vincolo di continenza insorge quando tra due cause sussiste un rapporto di identità parziale, in virtù del quale una causa contiene l’altra. Si distingue dalla [...] , di due cause in rapporto di continenza possa favorire il formarsi di giudicati contraddittori. In particolare, l’art. 39, co. 2, c.p.c. dispone che, se il giudice preventivamente adito è competente anche per la causa proposta successivamente, il ...
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L’art. 111 Cost. stabilisce che «tutti i provvedimenti giurisdizionali devono essere motivati». In ossequio a tale prescrizione il codice di procedura civile esige che la sentenza contenga la concisa esposizione [...] decreto, se da un lato è vero che a norma dell’art. 135, co. 4°, «il decreto non è motivato, salvo che la motivazione sia prescritta nonché il principio di legalità. Ai sensi dell’art. 118, co. 1°, disposizioni di attuazione del c.p.c., la ...
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co-lead manager
s. m. inv. Concapofila, primo gestore congiunto: istituto bancario che collabora con l’istituto capofila nel collocamento di titoli obbligazionari. ◆ [Matteo] Arpe ha spiegato ai consiglieri che la banca romana intende avere...
co-conduzione
s. f. Conduzione congiunta. ◆ Il riferimento è al duo Francesco Giorgino-Simona Ventura, entrambi felici di una co-conduzione iniziata nelle polemiche. (Giornale, 10 marzo 2002, p. 25, Album Spettacoli) • Giuliano Ferrara e Gad...