TARQUINIA
P. Rossi
(etrusco Tarchuna, Tarchna; lat. Tarquinii; Castrum novum, Cornetum, Corgnetum nei docc. medievali)
Cittadina del Lazio settentrionale, situata presso il mare, in prov. di Viterbo, [...] muro - è stata vista dalla studiosa come prototipo tipologico nella zona, recepito da culture esterne e da modelli cluniacensi, più precisamente dal monastero benedettino di S. Rabano presso Alberese (prov. Grosseto).Notevoli tangenze con S. Maria di ...
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BRESCIA
G. Panazza
(lat. Brixia; Brisia, Bressa nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di prov. e diocesi vescovile, situata tra i fiumi Oglio e Chiese allo sbocco della val Trompia.Di [...] la potenza dei feudatari soprattutto ecclesiastici (vescovi, monasteri). Nei secoli seguenti si ebbero i primi stanziamenti cluniacensi (Provaglio, Rodengo, Capodiponte) e vallombrosani (Arimanno fondò l'abbazia dei Ss. Gervaso e Protaso nel 1110 ...
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ANTIFONARIO
G. Mariani Canova
Il sostantivo lat. antiphonarius (maschile) o antiphonale (neutro), deriva da antiphona e designa la raccolta di antifone dell'ufficio e a volte anche - con una specificazione, [...] ; tali ritocchi vennero diffusi per tutti i monasteri della congregazione. Infine, per la domenica di Pasqua, i Cluniacensi ripresero l'uso monastico delle veglie notturne a dodici responsori per conformarsi alla regola dei Benedettini, mentre questi ...
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Anacoreta
C. Lapostolle
L'a. è 'colui che si pone fisicamente lontano dal mondo' (il verbo gr. ἀναχωϱεῖν significa 'starsene appartati'); il termine corrisponde a quello di 'eremita', più frequente [...] racconti ispirati a esse, trasferiti in un contesto contemporaneo, nei quali compaiono in trasparenza le dispute fra Cistercensi e Cluniacensi o fra Benedettini e Mendicanti.
Agli inizi del sec. 14°, l'immagine della società degli a. entrò nella ...
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CHIESA
G. Arnaldi
Quando Gesù (Mt. 16, 18) disse a Simone figlio di Giona: "Tu es Petrus, et super hanc petram aedificabo Ecclesiam meam, et portae inferi non praevalebunt adversus eam", dichiarò solennemente [...] es. di Cluny, l'imponente c. della casa madre dalle c., talvolta esse pure tutt'altro che modeste, delle dipendenze cluniacensi, o priorati, così chiamati dal nome del capo di queste comunità (priore), sottoposte all'autorità di un unico abate.Sempre ...
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BASILICATA
G. Bertelli Buquicchio
(lat. Lucania)
Regione dell'Italia meridionale, il cui nome attuale compare solo a partire dal sec. 12°; fin dall'Antichità classica la regione, che comprendeva il [...] di Roma, una rilatinizzazione della regione avvalendosi dell'opera e dell'organizzazione dei monaci benedettini, sia cassinesi sia cluniacensi. Il riflesso di questa operazione si coglie in maniera tangibile in alcuni edifici, per es. nella c.d ...
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BERNARDO di Chiaravalle, Santo
B. Baroffio
Nato nel 1090 a Fontaines-lès-Dijon, presso Digione, da famiglia della piccola nobiltà, dopo aver compiuto i suoi studi presso i Canonici regolari di Saint-Vorles [...] a cura di H. Fries, G. Kretschmar, München 1981, pp. 181-197; A.M. Piazzoni, Crisi monastica e polemica tra Cisterciensi e Cluniacensi: alcune voci di monaci, Benedictina 29, 1982, pp. 91-122, 405-436; A.M. Romanini, La storia dell'arte e la polemica ...
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CAMPANIA
M. D'Onofrio
Regione dell'Italia meridionale, i cui confini medievali, assai più estesi di quelli attuali, comprendevano, tra l'altro, centri artisticamente importanti come i monasteri di Montecassino [...] nella poco nota abbaziale di S. Salvatore a Telese (fine del sec. 11°). Tutto ciò rimanda a prototipi cluniacensi in parte rivisitati dall'architettura lombarda e diffusi parallelamente nell'architettura delle altre regioni meridionali. Secondo quest ...
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MARCHE
E. Simi Varanelli
Regione dell'Italia centrale, bagnata a E dal mare Adriatico e confinante a N con la Romagna, a O con la Toscana e l'Umbria, a S con il Lazio e l'Abruzzo. Esteso dallo spartiacque [...] di Portonovo, che presenta un singolare impianto planimetrico dilatato in larghezza con absidi scalate, arieggianti le chiese cluniacensi francesi e normanne, navata conclusa da volta a botte cinghiata su pilastrini pensili di tipologia borgognona e ...
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CROCIATI
J. Folda
L'appellativo di c., derivato dalla croce che essi portavano raffigurata sul petto, si riferisce ai soldati che parteciparono alle spedizioni militari cristiane in Terra Santa per [...] monastiche: S. Maria dei Latini e S. Maria Maddalena a Gerusalemme, entrambe benedettine. Negli anni seguenti insediamenti cluniacensi prosperarono nella valle di Giosafatte fuori Gerusalemme e sul monte Tabor in Galilea, dove la basilica dedicata al ...
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cluniacense
cluniacènse (o cluniacése) agg. e s. m. [dal lat. mediev. cluniacensis, dal nome di Cluniacum, città della Francia centr. (l’odierna Cluny)]. – Relativo o appartenente alla congregazione di monaci benedettini istituita nel 910...
galilea
galilèa s. f. [dal lat. mediev. galilaea, e questo dal nome proprio della Galilea, regione della Palestina]. – Negli edifici monastici medievali, portico e vestibolo situato davanti alla chiesa (talvolta, come nei monasteri cluniacensi,...