Abate di Cluny (n. in Alvernia 1092 o 1094 - m. Cluny 1156). Una delle personalità più autorevoli del suo tempo, intento soprattutto a restaurare la vita monastica, visitare e riformare i monasteri. Grande [...] , tra cui notevoli per equilibrio di giudizio e per serenità di discussione quelle rivolte a s. Bernardo, nella polemica tra cluniacensi e cisterciensi, e per delicatezza d'animo quelle scritte a Eloisa, per consolarla della morte di Abelardo, a cui ...
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Appartenente a una delle più illustri famiglie di Rieti, la gens Camponisca, fu educato nel monastero di Farfa sotto la guida dello stesso abate Ratfredo; studiò medicina, fu elevato al diaconato e nominato [...] Ma intanto la riforma monastica intrapresa da Alberico II principe dei Romani aveva raggiunto anche Farfa: un gruppo di monaci cluniacensi fu inviato a Farfa da Alberico. Avendo tentato l'abate di farli uccidere nel sonno, Alberico mosse contro Farfa ...
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SAN BENEDETTO PO
G. Zanichelli
Centro, in prov. di Mantova, sviluppatosi intorno all'abbazia sorta in origine su un isolotto formatosi nell'alveo del Po alla sua confluenza con il fiume Lirone, ora [...] di tre chiese e la coincidenza della seconda ad aula monoabsidata con la basilica tedaldiana, mentre ha assegnato la facies cluniacense, con nartece più elevato della navata, transetto triabsidato e volte, a dopo il 1130, anno in cui sarebbe stato ...
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Piccola città della Francia orientale, nella Borgogna, circondario di Mâcon, dipartimento di Saône-et-Loire; conta 4258 ab. (1926). È posta sulla riva sinistra della Grosne, in una bella e fertile vallata [...] di recente attribuiti al sec. XI, ma non anteriori al XII, capolavori della scuola borgognona.
Bibl.: Oltre gli autori citati alla voce cluniacensi, v.: P. Lorain, Histoire de l'Abbaye de Cluny, 2ª ed., Parigi 1845; J. Cucherat, Cluny à l'XIe siècle ...
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GUGLIELMO da Volpiano, Santo
C. Sapin
GUGLIELMO da Volpiano, Santo (o di Digione o di Fécamp o di Fruttuaria)
G. nacque nel 962 nel castello dell'isola San Giulio sul lago d'Orta, in Piemonte, da Roberto [...] sur-Rhône a Pont-Saint-Esprit (dip. Gard).Quando il vescovo di Langres, Bruno di Roucy, volle affidare ai Cluniacensi la restaurazione spirituale e materiale dell'antica fondazione di Saint-Bénigne di Digione, G. ricevette la benedizione abbaziale (7 ...
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CLUNY, Abbazia di
H. Toubert
Abbazia benedettina borgognona situata sulle rive del fiume Grosne non lontano da Mâcon (dip. Saône-et-Loire).C. ebbe origine da una comunità di dodici monaci provenienti [...] impose la riforma religiosa di C. ai sempre più numerosi monasteri affiliati che sottomise all'autorità diretta della casa madre (v. Cluniacensi). Il suo ruolo politico fu immenso - si recò nove volte a Roma, chiamato dal papa, e lanciò l'idea di una ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Medicina e malattia in Occidente tra XI e XII secolo
Maria Conforti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Ancora nei primi anni dell’XI secolo [...] e delle pratiche di vita comunitaria è stato custodito nelle abbazie e nei centri degli ordini monastici (Benedettini, Cluniacensi, Cistercensi). L’ideale della caritas assume grande importanza anche in Occidente, dove l’indistinzione del concetto di ...
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TREZZO Sull'Adda (A. T., 20-21; 24-25-26)
Giuseppe CARACI
Ambrogio ANNONI
Centro della provincia di Milano, sulla destra dell'Adda, a valle di una doppia ansa del fiume, che in questo tratto è sbarrato [...] e il suo castello, Milano 1867; D. Sant'Ambrogio, Le due più vetuste chiese di sicura data (1078 e 1088), d'origine cluniacense, in Il Politecnico, LIV (1906), p. 505; G. Moretti, La chiesa prepositurale plebana a Trezzo sull'Adda, Milano 1933. ...
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, La tradizione lo dice nato nel 931 da cospicua famiglia salernitana e fondatore della Badia della SS. Trinità di Cava: la quale, tuttavia, esisteva già prima (v. cava dei tirreni, badia), ma con diversa [...] . cav., VII e segg.), mostra qual valore avesse la sua attività di cenobita-feudatario, rivolta a disciplinare secondo gli statuti cluniacensi l'organizzazione monastica della regione. Morì il 12 aprile 1050 (Ann. cav., in Cod. dipl. cav., V, p. 33 ...
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La Borgogna è una provincia storica, i cui confini hanno spesso mutato. La provincia di Borgogna propria è limitata a nord dalla Champagne, a ovest dal Borbonese e dal Nivernese, a sud dal Lionese, a sud-est [...] è da notare che i grandi monumenti di scultura, le chiese e i chiostri di Moissac e di Souillac, sono priorati cluniacensi. Certo è che la scultura si sviluppò rapidamente in Borgogna; i magnifici portali e capitelli scolpiti di Vézelay e Autun, i ...
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cluniacense
cluniacènse (o cluniacése) agg. e s. m. [dal lat. mediev. cluniacensis, dal nome di Cluniacum, città della Francia centr. (l’odierna Cluny)]. – Relativo o appartenente alla congregazione di monaci benedettini istituita nel 910...
galilea
galilèa s. f. [dal lat. mediev. galilaea, e questo dal nome proprio della Galilea, regione della Palestina]. – Negli edifici monastici medievali, portico e vestibolo situato davanti alla chiesa (talvolta, come nei monasteri cluniacensi,...