GALILEA
Adriano Prandi
. Negli edifici monastici medievali si dà quasi costantemente questo nome a un portico o vestibolo situato davanti alla chiesa (v. nartece). È dubbio se la galilea fosse adibita [...] clausura o a stazione della "Via Crucis" o a luogo per la sepoltura di laici illustri. Talvolta, come nei monasteri cluniacensi, si amplia in una vera chiesa, con le navate laterali e con il triforium (Vézelay, Cluny, ecc.). Nel monastero sublacense ...
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Nacque a Fontaines-lès-Dijon a pochi chilometri dalla capitale della Borgogna, probabilmente nel 1091, da genitori appartenenti all'alta nobiltà. Nel 1111 manifestò i primi segni della vocazione per la [...] del suo ordine, che papa Callisto II riconobbe ufficialmente nel 1119; ne difese l'austerità contro le critiche dei Cluniacensi, e contribuì a migliorare la vita monastica degli altri ordini. Nelle relazioni con il feudatario, il conte Teobaldo di ...
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È il nome dato, fin dai primi tempi del monachismo, all'abito monastico, che attraverso i secoli ha avuto varie forme; prima era una grande cappa chiusa, che copriva tutto il corpo, senza maniche, ma col [...] ampio in modo da coprire anche gli omeri.
Verso il sec. X cocolla fu nuovamente chiamato l'abito dei benedettini cluniacensi, cappa nera, ampia, scendente fino ai talloni, con ampie maniche, forma che ancora si conserva in tutto l'ordine benedettino ...
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. Come dice il nome stesso, abbazia (o badia) è un monastero governato da un abate (v.), abitato da monaci o canonici regolari (ordinariamente in numero di almeno dodici, secondo l'esempio di S. Benedetto) [...] possiede in embrione tutti i caratteri costruttivi che furono poi ampiamente sviluppati nelle ricche costruzioni dei benedettini, cluniacensi e cisterciensi: caratteristiche le due torri rotonde che proteggono l'entrata, e la chiesa a doppio coro ...
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VALLOMBROSANI (Congregatio Vallis Umbrosae Ordinis S. Benedicti)
Mario NICCOLI
Congregazione benedettina fondata da S. Giovanni Gualberto della famiglia fiorentina dei Visdomini fra il 1012 e il 1015. [...] Santo) sul punto di far vendetta di un suo fratello ucciso a tradimento; fece le sue prime esperienze monastiche fra i cluniacensi di S. Miniato, ma si allontanò presto da questo monastero retto da un abate simoniaco. Le origini e lo sviluppo primo ...
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Benedettino (Brionnais, Borgogna, 1024 - Cluny 1109) a Cluny e abate di quel monastero (1049), in sessanta anni di azione ininterrotta a fianco di Leone IX, Niccolò II, Gregorio VII, combatté con efficacia [...] delicato periodo della storia della Chiesa, esercitando sempre una azione moderatrice (come nel conflitto tra Gregorio VII ed Enrico IV), si impegnò nella riforma dell'ordine riorganizzandolo secondo le Consuetudines cluniacensi. Festa, 29 aprile. ...
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Ugo il Grande abate di Cluny, santo
Benedettino (Brionnais, Borgogna, 1024-Cluny 1109) a Cluny e abate di quel monastero (1049). In sessanta anni di azione ininterrotta a fianco di Leone IX, Niccolò [...] piano in quel delicato periodo della storia della Chiesa, esercitando sempre una azione moderatrice (come nel conflitto tra Gregorio VII ed Enrico IV), si impegnò nella riforma dell’ordine riorganizzandolo secondo le Consuetudines cluniacensi. ...
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UGO detto Candido (o Blancus o de Caldario)
Pio PASCHINI
Lorenese, monaco di Remiremont, nella diocesi di Toul, fu favorito da papa Leone IX che lo ordinò e lo fece cardinale prete di S. Clemente. Sotto [...] VII il quale nel 1073 lo inviò di nuovo legato in Spagna e incaricò Geraldo suo legato in Francia di riconciliarlo coi cluniacensi. Ma U. si mostrò di nuovo favorevole ai simoniaci. Rimosso dall'ufficio di legato, U. si collegò con Enrico IV. Nel ...
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Nato verso l'anno 1004, fu canonico di Eichstätt, camerario di Magonza, e nel 1071 venne nominato da Enrico IV vescovo di Basilea. Come tale, tenne sempre le parti di Enrico contro papa Gregorio VII, e [...] riconciliò con i successori di Gregorio, e fondò parecchi monasteri che affidò ai più fervidi sostenitori della riforma gregoriana, i cluniacensi.
Bibl.: L. Vautrey, Hist. des évêques de Bâle, I, Einsiedeln 1884; J. Trouillat, Monum. de l'hist. de l ...
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taglia
Guido Favati
Nel senso di " foggia ", " forma ", è probabile gallicismo attestato sia in Fiore CXC 13, dove la Vecchia consiglia alla giovane di fare al proprio amante doni di nessun pregio (ben [...] , fatte de la taglia / che in Clugnì per li monaci fassi, cioè della stessa " foggia e misura " (Sapegno) che quelle portate dai cluniacensi. Cfr. Tesoretto 1018-1019 " di sì fera ragione / e di sì strana taglia " e Dante da Maiano Rime XXVIII 10 " e ...
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cluniacense
cluniacènse (o cluniacése) agg. e s. m. [dal lat. mediev. cluniacensis, dal nome di Cluniacum, città della Francia centr. (l’odierna Cluny)]. – Relativo o appartenente alla congregazione di monaci benedettini istituita nel 910...
galilea
galilèa s. f. [dal lat. mediev. galilaea, e questo dal nome proprio della Galilea, regione della Palestina]. – Negli edifici monastici medievali, portico e vestibolo situato davanti alla chiesa (talvolta, come nei monasteri cluniacensi,...