Angio
J. Mallet
Angiò (lat. Andegavus, Andegava urbs, territorium Andegavum, terminus Andecavus, Andecava; franc. Anjou)
Antica contea e regione storica della Francia occidentale, tra le montagne centrali [...] e altre situate al di fuori dell'A. costituirono nelle campagne priorati spesso molto ricchi. Rimaste estranee al movimento cluniacense, alla fine del sec. 11° esse furono oggetto, proprio a causa delle loro ricchezze, della protesta dei predicatori ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo. La vita cenobitica nelle regioni occidentali: Farfa
Maria Letizia Mancinelli
Farfa
Monastero benedettino intitolato a Maria Vergine Madre di Dio, [...] romana, con il rinnovarsi dell’impero sotto la dinastia degli Ottoni l’abbazia rifiorì, grazie anche all’introduzione della riforma cluniacense; nella prima metà dell’XI secolo le sue fabbriche furono ampiamente restaurate e nel 1060 la chiesa venne ...
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PARMA
G. Zanichelli
Città dell'Emilia-Romagna, capoluogo di provincia, presso l'omonimo fiume, nell'Emilia occidentale.Sul luogo di un insediamento terramaricolo, continuato dagli Etruschi e dai Galli, [...] matronei, e forse un tiburio; i primi modelli risultano essere normanni e ottoniani, ma sviluppati alla luce dell'esperienza cluniacense della seconda maestranza.Analoga continuità si rileva nella cripta, fortemente manomessa nei secc. 16° e 18°, ove ...
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TETTO
A. Peroni
Copertura di un edificio in quanto protezione superiore esterna dalle intemperie. Nelle forme più complesse il t. può comunemente essere inteso come autonomo elemento strutturale, equivalente [...] volta non era tuttavia generalizzato neppure nell'architettura romanica. Si sono segnalate in proposito le coperture della chiesa monastica cluniacense di San Salvatore a Capo di Ponte in Valcamonica, di cui si è accertata l'originarietà (primo sec ...
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GENOVA
C. Di Fabio
A. De Floriani
(lat. Genua; Ianua nei docc. medievali)
Città della Liguria, capoluogo di regione e sede arcivescovile.Nata come oppidum ed emporio delle tribù liguri sulla collina [...] è di restauro), il consolidamento del corpo presbiteriale per l'innalzamento della torre nolare, in forme di immediata ascendenza cluniacense e borgognona ma già radicate nella tradizione locale (dall'antico S. Fruttuoso di Capodimonte al recente S ...
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VERONA
G. Valenzano
Città del Veneto, capoluogo di provincia, sita sulle rive dell'Adige, tra la pianura e il piede dei monti Lessini.La città, di origine romana, ha mantenuto l'impianto viario reticolato [...] toglie valore all'ipotesi di una derivazione borgognona della pianta, già creduta riconducibile a uno schema di filiazione cluniacense, e costituisce un'importante prova della presenza a V. di maestranze capaci di elaborare varie suggestioni in un ...
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PAVIA
A. Segagni Malacart
(lat. Ticinum; Papia nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, posta lungo il corso del fiume Ticino.Al nome lat. di Ticinum, derivato da quello del [...] S. Pietro in Verzolo, S. Martino Siccomario e le chiese urbane di S. Marino e la chiesa del monastero cluniacense di S. Maiolo, certamente successiva alla cappella donata a Cluny nel 967 dal vescovo Gaidolfo. La progressiva, consapevole elaborazione ...
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ROMA - Pittura
G. Curzi
A. Tomei
La perdita degli apparati decorativi dei grandi cantieri romani del sec. 4°, solo in parte risarcita dalla sopravvivenza di un episodio semiprivato come il mausoleo [...] rimase in funzione fino al sec. 12°, quando venne inglobato nelle fondazioni della navata centrale della nuova chiesa cluniacense.A partire dagli inizi del Novecento, le campagne di scavo portarono alla luce numerosi frammenti d'intonaco dipinto ...
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ROMA - Scultura
A. Melucco Vaccaro
A.M. D'Achille
Dal 6° secolo alla prima metà del 12°. - La produzione superstite del periodo compreso tra il sec. 6° e la metà del 12° si limita, quasi senza eccezioni, [...] del monastero, che Alberico II (m. nel 954), princeps atque senator omnium Romanorum, volle aperto alle tendenze della riforma cluniacense, affidandolo (936-937) a Oddone di Cluny, e che, essendo stato il luogo di formazione di Ildebrando, divenuto ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Periodo tardoantico e medievale
Richard Hodges
Günter P. Fehring
Stefano Gizzi
Éliane Vergnolle
Anna Sereni
Elisabetta De Minicis
Francesca Romana Stasolla
Enrico [...] sempre più complessa con la progressiva strutturazione gerarchica della comunità monastica, soprattutto a seguito della riforma cluniacense. La ricostruzione di tali complessi è consentita dalla comparazione di più tipologie di fonti con quanto ...
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cluniacense
cluniacènse (o cluniacése) agg. e s. m. [dal lat. mediev. cluniacensis, dal nome di Cluniacum, città della Francia centr. (l’odierna Cluny)]. – Relativo o appartenente alla congregazione di monaci benedettini istituita nel 910...
galilea
galilèa s. f. [dal lat. mediev. galilaea, e questo dal nome proprio della Galilea, regione della Palestina]. – Negli edifici monastici medievali, portico e vestibolo situato davanti alla chiesa (talvolta, come nei monasteri cluniacensi,...