Elemento chimico, simbolo H, peso atomico 1,008, scoperto da H. Cavendish nel 1766. Il suo nome deriva dal fr. hydrogène, termine coniato come aggettivo («che genera l’acqua») dal chimico francese G. de [...] (per il catodo si usano metalli nobili o nichel sintetizzato; per l’anodo perowskiti contenenti ossidi di cobalto, lantanio ecc.). Si adottano soluzioni diclorurodisodio quando si vuol produrre soda caustica e cloro; l’i. in tal caso è un prodotto ...
Leggi Tutto
Alimentazione
Succo concentrato ricavato da materia vegetale o animale. L’estratto di carne è ottenuto dalla carne muscolare bovina, liberata dalle sostanze albuminoidi coagulabili e dai grassi; l’estratto [...] preparati per brodo con aggiunta di grassi sono estratti (di carne, di lievito, per brodo) addizionati di grasso idrogenato (in misura non superiore al 20%), diclorurodisodio ed eventualmente di verdure essiccate e di droghe.
I preparati per brodo ...
Leggi Tutto
Chimica
Perdita spontanea o sottrazione forzata di acqua da un corpo. Se l’acqua contenuta nel corpo è di impregnamento la d. non altera la struttura molecolare del corpo: più propriamente si dovrebbe [...] depressione della grande fontanella, stato tossico. Il trattamento è basato, tra l’altro, sulla somministrazione di soluzioni diclorurodisodio (per via orale o fleboclisi).
Tecnica
La d. forzata si effettua con procedimenti diversi: per semplice ...
Leggi Tutto
chimica Coagulazione dei colloidi idrofili ottenuta per aggiunta di sali neutri; poiché i colloidi così precipitati non si denaturano, la coagulazione risulta reversibile, per cui è sufficiente aggiungere [...] eliminino con la salamoia.
Nell’industria ceramica, formazione di una vetrina sui manufatti di grès per effetto dell’aggiunta di sale nei forni di cottura; i vapori diclorurodisodio, reagendo con i componenti del grès, formano silicati facilmente ...
Leggi Tutto
Insieme delle operazioni cui vengono sottoposte le fibre tessili sia allo stato di fiocco, sia allo stato di filati o di tessuti, per liberarle da tutte le sostanze estranee nocive alla loro lavorazione [...] più possibile vicino al bianco e di aumentarne la lucentezza. Nel c. elettrolitico, tramite corrente elettrica, si decompone una soluzione acquosa diclorurodisodio con formazione di ipoclorito disodio, ottimo sbiancante specie per le fibre ...
Leggi Tutto
Riscaldamento dei minerali al di sotto del loro punto di fusione; è eseguito di solito in forni e consente di eliminare parti volatili, e di determinare reazioni che facilitino l’ulteriore trattamento. [...] I solfuri vengono spesso sottoposti all’a. ossidante, che li trasforma in ossidi o in solfati. Con altri minerali si usa l’a. clorurante, con aggiunta diclorurodisodio. ...
Leggi Tutto
Metallurgia e siderurgia
PPietro Cavallotti e Walter Nicodemi
di Pietro Cavallotti e Walter Nicodemi
SOMMARIO: 1. Introduzione. □ 2. Metallurgia chimica e di processo. □ 3. Metallurgia fisica. □ 4. [...] refrattari per segregazione con carbone e clorurodisodio. Anche la possibilità di recuperare lo stagno dai minerali poveri, di trattare l'ilmenite per ottenere ossido o clorurodi titanio, e il recupero di metalli refrattari da minerali complessi ...
Leggi Tutto
L'Ottocento: chimica. Chimica e industria all'inizio del secolo
Gérard Emptoz
Chimica e industria all'inizio del secolo
Nei primi anni del XIX sec. la chimica offre un panorama particolarmente originale; [...] chimico. è necessario nella prima tappa per la fabbricazione della soda artificiale (carbonato disodio) a partire dal sale marino (clorurodisodio) secondo il procedimento inventato, nel 1790, da Leblanc; è altrettanto essenziale, inoltre, nella ...
Leggi Tutto
Minerali
Anna Maria Paolucci
Nella scienza dell’alimentazione, i minerali sono nutrienti di natura inorganica, tutti essenziali per l’organismo. Alcuni di essi, come calcio, fosforo, potassio, sodio, [...] , nel tessuto connettivo e nelle ossa. Viene assunto quasi esclusivamente sotto forma diclorurodisodio e pertanto le fonti alimentari sono le stesse del sodio. Il cloro è assorbito passivamente nella parte prossimale dell’intestino tenue ...
Leggi Tutto
GAROGLIO, Pier Giovanni
Clara Stella
Nacque a Firenze il 10 luglio 1900 da Diego, critico e poeta, e da Amelia Foà. Conseguita la maturità classica, si laureò in chimica pura presso l'Università di [...] conservazione, in Olearia, XVII (1963), 1, pp. 5-12 (in coll. con C. Stella); Recenti esperienze sull'impiego diclorurodisodio, enzimi pectolitici e acido ascorbico in oleificazione, in Riv. ital. delle sostanze grasse, XLI (1964), 9, pp. 431-439 ...
Leggi Tutto
sodio
sòdio s. m. [lat. scient. sodium, der. del lat. mediev. soda «soda»]. – Elemento chimico del gruppo dei metalli alcalini, di simbolo Na, numero atomico 11, peso atomico 23, mai libero per la sua facile ossidabilità ma molto diffuso in...
clorurazione
clorurazióne s. f. [der. di clorurare]. – 1. Operazione con cui, mediante cloro gassoso o alcuni composti del cloro, s’introducono, in presenza di catalizzatori, uno o più atomi di cloro in un composto organico, per saturare doppî...